Accoglienza

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Il progetto accoglienza

 nella SCUOLA DELL’INFANZIA e nella SCUOLA PRIMARIA

 Riferimenti normativi

Dagli orientamenti '91:

     “La Scuola accoglie ed interpreta la complessità dell’ esperienza vitale dei suoi alunni e ne tiene conto nella sua progettualità educativa.” (dagli Orientamenti).

     L’ambientazione e l’accoglienza rappresentano un punto privilegiato d’incontro tra la Scuola e le famiglie, in quanto forniscono preziose opportunità di conoscenza e di collaborazione.

     Lo stesso capitolo I riserva una trattazione specifica sulle due componenti principali (genitori e insegnanti) che interagiscono nella Scuola ai fini di una efficace accoglienza del bambino.

     E’ sicuramente importante la capacità dell’insegnante e della Scuola nel suo insieme di accogliere il bambino in modo personalizzato e di farsi carico delle emozioni sue e dei suoi familiari nei delicati momenti del primo distacco, dell’ambientazione quotidiana e della costruzione di nuove relazioni con i compagni e con gli altri adulti.

 

 

PROGETTO ACCOGLIENZA NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA

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Significato del progetto.

     L’accoglienza trova piena cittadinanza nell’insieme della programmazione educativo-didattica e va intesa come un suo nucleo significativo.

     Programmare una buona accoglienza significa progettare un’offerta educativa strutturata in senso unitario, ove il bambino possa ritrovare un controbilanciamento al senso di discontinuità  che deriverebbe da un ingresso “traumatico” nell’ambiente scolastico e significa, inoltre, rispettare le esigenze  della famiglia e della scuola.

     La progettazione attenta di questa “fase” ha una ricaduta significativa sia a livello di singolo bambino, sia a livello complessivo di clima-benessere scolastico e di immagine rimandata all’esterno.

 

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A chi si rivolge:

 

 Ai bambini;

Ai genitori;

 All’insegnante.

 

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Obiettivi dell'accoglienza:

Ø             Programmare ed organizzare un avvio scolastico che faciliti nel bambino l’instaurarsi ed il permanere di un atteggiamento di fiducia nei confronti dell’ambiente che lo accoglie;

Ø             Predisporre un percorso che promuova nel bambino la percezione di essere accolto ed accettato dall’ambiente scolastico e che stimoli il desiderio di farne parte in maniera attiva;

Ø             Promuovere la costruzione di nuove relazioni collaborative tra Scuola e Famiglia;

Ø             Favorire la comunicazione interpersonale a livello di adulti e di bambini coinvolgendo i bambini già frequentanti la Scuola ad essere parte attiva nell’accoglienza e nell’inserimento dei nuovi “ospiti”.

 

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Proposte operative:

 

  1. Idonea organizzazione degli spazi;
  2. Flessibile utilizzo dei tempi;
  3. Attenzione ai materiali;
  4. Puntuale osservazione e rispetto dei ritmi e dei tempi del distacco;
  5. Recupero dell’esperienza e delle competenze pregresse;
  6. Adozione di tecniche di comunicazione;
  7. Predisposizione di indicatori per l’osservazione;
  8. Progettazione di interventi mirati alle fasce di eta’;
  9. Adozione di strategie idonee per l’inserimento;
  10. Stimolo alla graduale conoscenza e  partecipazione all’attivita’ di vita quotidiana;
  11. Predisposizione di una documentazione per la famiglia e di un questionario d’ingresso da far compilare ai genitori per ottenere informazioni relative al bambino ed utili per una buona accoglienza ed un positivo inserimento nelle attivita’ complessive della Scuola.

 

                I. IDONEA ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI.

     Occorre organizzare:

- Spazi sufficienti per far incontrare, giocare, muovere il bambino con gli altri e consentirgli anche un personale approccio;

- Spazi facilmente percorribili per consentirgli un’adeguata libertà di movimento;

- Spazi contrassegnati da un proprio ordine specifico per consentire al bambino un facile accesso agli oggetti;

 

                II. FLESSIBILE UTILIZZO DEI TEMPI.

     I primi giorni sono senza dubbio i più delicati e necessitano una serie di accortezze tra le quali una programmata gradualità delle fasi d’ingresso:

- I bambini di prima accoglienza potranno iniziare l’attività scolastica qualche giorno dopo dei bambini già inseriti in modo da trovare un ambiente già vissuto;

- Si può programmare l’entrata di piccoli gruppi di bambini di prima accoglienza per consentire un’accoglienza più personalizzata riducendo il rapporto numerico insegnante-bambini;

- Nel corso delle prime due settimane anche la durata della frequenza giornaliera sarà più breve (8,30-12,30). I genitori potranno attardarsi nella sezione e rivolgersi anche agli altri bambini per poi lasciare il proprio figlio per un tempo più ridotto.

 

                III.ATTENZIONE AI MATERIALI.

I materiali dovranno essere ordinati nei mobili all’altezza dei bambini per favorire l’uso diretto ed il successivo riordino da parte degli stessi;

Sarebbe opportuno per i primi tempi non mettere a disposizione dei bambini tutti i materiali ed i giochi disponibili, ma introdurli gradualmente, avendo cura di presentarli, valorizzandoli e scoprendone insieme i vari utilizzi possibili;

Sarà consentito al bambino, che ne sentisse la necessità, di trattenere con sé un oggetto a lui conosciuto e familiare (bambolina, pupazzetto, macchinina, ecc.) che lo renda più sicuro e tranquillo e ne favorisca la transazione dall’ ambiente familiare ad un ambiente scolastico.

 

                IV. PUNTUALE OSSERVAZIONE E RISPETTO DEI RITMI E DEI TEMPI

    DEL DISTACCO.

       L’insegnante deve osservare puntualmente che l’inserimento del bambino avvenga in un clima sereno senza forzature e che l’insieme delle misure adottate siano idonee al raggiungimento del fine, assumendo comportamenti adeguati rispetto alle singole problematiche che ogni bambino potrebbe presentare.

     Può succedere che pur con tutte le attenzioni vi siano bambini che non se la sentono di frequentare la Scuola per tutta la mattinata:sarà cura dell’insegnante parlare con i genitori e ricercare insieme le possibili cause accordandosi, in tal caso, a  procedere “a piccoli passi”, piuttosto che forzare le situazioni.

 

              V. RECUPERO DELLE ESPERIENZE E DELLE COMPETENZE PREGRESSE.

     Durante il periodo dell’accoglienza è molto importante che insegnanti e genitori costruiscono un rapporto sincero di collaborazione e stima reciproca. Tale rapporto, inizialmente, deve servire a ricavare il massimo delle informazioni relative alle storie precedenti del bambino.

In tal modo l’insegnante sarà in grado di:

- Attuare un approccio specifico avendo conoscenza delle esperienze e delle competenze pregresse di ogni bambino;

- Elaborare, sulla base degli elementi ricavati, i più idonei interventi per agevolare al massimo la fase dell’inserimento;

- Dare sicurezza e tranquillità ai genitori in quanto conoscendo il  vissuto del loro bambino saprà come atteggiarsi verso di lui.

 

              VI. ADOZIONE DI TECNICHE DI COMUNICAZIONE.

         L’insegnante dovrà assumere un atteggiamento sereno ed equilibrato nei confronti del bambino avendo la precisa cognizione che occorre adottare delle tecniche comunicative adeguate al momento emozionale che il bambino sta vivendo con il suo primo inserimento nella scuola.

        Un metodo comunicativo importante potrà essere la proiezione a scuola di videocassette portate direttamente dai bambini che essendo a loro familiari servono a creare un clima disteso predisponendoli al dialogo.

        In queste prime fasi l’insegnante dovrà usare prevalentemente il linguaggio del corpo,  mantenere lo sguardo alla stessa altezza del bambino e costruire situazioni di curiosità.

 

             VII. PREDISPOSIZIONE DI INDICATORI PER L’OSSERVAZIONE.

     Saranno predisposte delle prove d’ingresso, approvate dal collegio dei docenti, che assumendo la forma di gioco, per non predisporre il bambino ad atteggiamenti di rifiuto, avranno lo scopo di individuare meglio le competenze iniziali dei bambini.

 

VIII.         PROGETTAZIONE DI INTERVENTI MIRATI ALLE FASCE D’ETA’.

          Per una buona riuscita del progetto accoglienza non può non tenersi conto, ovviamente, della presenza dei bambini già inseriti nella sezione, anzi questi dovranno essere primari attori per favorire l’inserimento dei nuovi. Essi essendo già padroni della scuola potranno essere validi riferimenti per costruire momenti di viva accoglienza.

     In questa fase, quindi, e’ essenziale progettare una serie di interventi mirati verso i bambini già inseriti che dovranno dispiegare una loro efficacia operativa anche verso le attività di inserimento che l’insegnante svilupperà per accogliere i nuovi bambini.

   A tale scopo si potrà:

- Organizzare una festa di benvenuto per i nuovi arrivati;

- Realizzare oggetti dono e/o offrire dei regali;

- Comporre dei cartelloni di benvenuto;

- Costruire festoni per addobbare l’aula;

- Fare disegni sull’esperienza vissuta durante l’estate per regalarli ai nuovi arrivati;

- Predisporre percorsi con fattore “sorpresa”;        

- Varie altre attività simili.

 

            IX. ADOZIONE DI STRATEGIE PER L’INSERIMENTO.

       I bambini fin dall’inizio verranno intrattenuti e tranquillizzati con giochi di esplorazione degli spazi scolastici, con girotondi, filastrocche, proiezioni di videocassette, musiche e canti adatti alla loro età e giochi guidati e giochi liberi a cui loro potranno aderire spontaneamente.

      Man mano che la conoscenza di ogni bambino si approfondisce sempre più saranno adottate strategie particolari che tengono conto delle singole peculiarità.

 

X. FAVORIRE GRADUALMENTE LA CONOSCENZA E LA PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA’ DI VITA QUOTIDIANA.

     Ottenuto un atteggiamento collaborativo da parte dei bambini si comincia a farli partecipare, sempre con la più opportuna gradualità, a quelle che sono le attività ordinarie e programmate della giornata.

  Questa potrebbe essere una fase che presenta particolari difficoltà poiché, in fondo, per il bambino sarebbe un “secondo inserimento”. Dopo aver gestito la fase di passaggio dalla famiglia alla scuola si tratta di gestire una seconda e più piccola fase, ma non per questo meno delicata, che prevede il “passaggio” dall’accoglienza con le sue specificità all’attività ordinaria della scuola.

    La buona riuscita di questa fase e’ strettamente correlata alla efficace attuazione di tutto quanto previsto nella accoglienza.

 

XI.              PREDISPOSIZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE PER LA FAMIGLIA.

      Ai genitori sarà consegnato:

Un questionario d’ingresso per compilarlo e riportarlo a scuola contenente informazioni relative al bambino ed al contesto familiare;

Un foglio informativo sull’orario scolastico, frequenze e certificazioni, sulle dotazioni che il bambino dovrà avere per una adeguata frequenza ed un buon comportamento igienico-alimentare;

Un foglio “suggerimenti” ai genitori ove vengono indicati gli atteggiamenti positivi e negativi da adottare e non, per favorire un buon inserimento del proprio figlio nella scuola.

 

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 Accoglienza in rapporto agli insegnanti ed ai genitori :

        Durante la fase di accoglienza il team docente dovrà considerare l’opportunità di realizzare i seguenti obiettivi:

Stabilire una significativa collaborazione tra i colleghi;

Costruire progetti comuni ed attuarli;

Elaborare una sintonia metodologica;

Assumere la comunicazione come base della relazione educativa;

Assumere un atteggiamento sereno ed equilibrato nei confronti dei bambini;

Sviluppare un atteggiamento positivo con bambini e genitori.

         L’insegnante, in un clima collaborativo, dovrà “suggerire” ai genitori gli atteggiamenti da adottare per  favorire l’inserimento del proprio figlio.

          In linea generale, i genitori dovrebbero:

§         Evitare certi tipi di espressione che potrebbero risuonare nella mente del bambino come un castigo oppure come un premio, del tipo: “se non stai buono di porto all’asilo!” – “se non piangi ti compro un giocattolo”;

§         Non lasciarsi prendere dall’ansia (e farlo notare) se il bambino ha delle regressioni o dei comportamenti strani: incubi notturni, balbuzie, vomito, ecc.;

§         Portarlo a scuola e non  riportarlo subito a casa, anche se piange, ma lasciarlo da solo a scuola anche per pochi minuti;

§          Non sgridarlo se comincia a fare pipi’ a letto;

§         Non continuare a salutarlo senza  decidersi ad andare via;

§         Non sgridarlo se piange;

§         Non “nascondersi” per vedere quello che fa’…, sperando che “magari ci veda”;

§         Partecipare attivamente alla vita scolastica del bambino;

§         Salutarlo e con decisione andare via;

§         Infondere sicurezza incoraggiando il bambino ad affrontare con serenità questa nuova esperienza;

§         Portarlo a scuola e, se ritenuto necessario, fermarsi un po’ a giocare con lui esplorando gli spazi e conoscendo gli altri bambini.

 

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   Verifica.

     Anche questo primo momento di vita scolastica deve essere verificato tramite l’osservazione puntuale e prolungata dei comportamenti e degli atteggiamenti che ogni bambino assume dentro la scuola.

     Tale operazione è importante per capire quanto l’accoglienza abbia trovato il modo di rappresentare una fase d’incontro tra scuola e famiglia, tramite la quale il bambino saprà vivere serenamente in due situazioni diverse e coglierne le valenze.

       Il raggiungimento dei seguenti comportamenti del bambino ci farà capire il felice esito di questo primo ed importante momento di vita scolastica.

         Occorrerà, quindi, osservare se il bambino:      

sarà curioso verso la scuola;

entrerà al mattino sicuro;

accompagnerà il genitore alla porta e lo saluterà;

saprà dove sistemare le sue cose;

saprà orientarsi negli spazi della sezione per giocarvi;

si avvicinerà agli altri per condividere un gioco o un giocattolo;

dimostrerà di voler fare da solo;

avrà una prima dimensione dei ritmi della giornata: per esempio saprà che per il pranzo la mamma lo verrà a prendere;

dimostrerà iniziativa;

riferirà ai genitori i nomi dei compagni e assumerà in casa alcuni atteggiamenti “scolastici”.

 

 

IL PROGETTO ACCOGLIENZA NELLA SCUOLA PRIMARIA 

 

              L’accoglienza è un momento fondamentale nella vita della scuola: se nella classe non si crea un atmosfera di fiduciosa aspettativa, di positiva relazionalità, di reale accettazione i bambini non potranno mai concentrarsi sull’apprendimento perché le loro energie saranno utilizzate per affrontare le difficoltà dovute a rapporti interpersonali conflittuali o poco motivanti. E’ importante che ogni alunno maturi un’immagine positiva di sé e degli altri.

Si educa con l’affettività e all’affettività avviando il fanciullo a conoscere meglio la proprie capacità e a saperle utilizzare, ad avere consapevolezza dei propri sentimenti ed emozioni e a saperli adeguatamente esprimere e all’occorrenza controllare; a saper vivere insieme agli altri con sincerità, serenità, spirito di collaborazione, senza sopraffare e senza essere sopraffatti.

E’ nell’ambito di questo sfondo pedagogico che si colloca, da alcuni anni, il Progetto Accoglienza del nostro Circolo che si articola in due fasi:

  1. ACCOGLIENZA INIZIALE che si esplicita in una gamma di attività diversificate nelle varie classi.
  2. ACCOGLIENZA QUOTIDIANA intesa come l’atteggiamento permanente dell’insegnante di disponibilità vigile nei confronti degli alunni.

 

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FINALITA' DEL PROGETTO: 

·        Instaurare sin dai primi giorni di scuola un clima sereno e rassicurante per gli alunni delle prime classi.

·        Riprendere il contatto con gli alunni delle altre classi per proseguire il lavoro iniziato negli anni precedenti.

·        Conoscere la personalità di ciascun bambino.

·        Far crescere negli allievi la stima di sé e la disponibilità a socializzare e ad apprendere.

·        Sviluppare la conoscenza di sé, dei compagni, degli insegnanti, dell’ambiente, delle  regole basilari della vita all’interno dell’Istituzione scolastica.

·        Aprire la scuola alle istanze delle famiglie per avviare un dialogo e stabilire un rapporto di collaborazione, finalizzato ad una migliore conoscenza dei bambini e di eventuali problematiche.

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OBIETTIVI EDUCATIVI 

-Insegnare a star bene con sé e gli altri.

-Sentirsi parte di un gruppo affiatato.

-Accrescere la stima di sé e degli altri.

-Condividere con gli altri le emozioni.

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OBIETTIVI DIDATTICI 

Potenziare abilità di base quali:

·        Saper ascoltare.

·        Saper parlare.

·        Saper scrivere.

·        Saper osservare.

·        Saper descrivere.

·        Potenziare il coordinamento nella manualità, nel gesto, nel movimento.

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ATTIVITA' 

Nelle classi prime si proporranno attività allo scopo di fare in modo che i nuovi allievi provenienti da diverse località e da diverse scuole si conoscano a si possa instaurare un clima di collaborazione a di accettazione. Tali attività, più o meno ludiche, verranno affiancate ad esperienze che tendono a informare gli alunni sulla nuova struttura scolastica e la sua organizzazione sia logistica che disciplinare.

Nelle altri classi è necessario operare affinché i cambiamenti del gruppo classe o i mutamenti dei ragazzi in crescita, avvenuti durante l’estate, siano accettati e superati. Si tenderà al dialogo e alla descrizione di esperienze estive in modo che ogni alunno sia chiamato ad esprimere impressioni personali, nuovi interessi sopraggiunti, nuove amicizie e nuove emozioni ad esse legate.

Nel caso di nuovi compagni si cercherà di inserirli nel gruppo classe.

 

ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI

La nostra scuola accoglie gli alunni stranieri garantendo uguali opportunità formative e considerando tale situazione una risorsa educativa per alunni ed insegnanti.

Per assicurare un inserimento adeguato anche a questi bambini, appartenenti a culture diverse, nelle nostre scuole saranno attivati interventi volti a:

- raccogliere informazioni e dati sul bambino, la sua storia personale, la biografia linguistica;

- creare contatti con la famiglia ricorrendo, se necessario, all’aiuto di mediatori/traduttori (altri genitori stranieri presenti nella scuola, connazionali…);

- acquisire materiali, risorse, e testi presso centri di documentazione e attraverso contatti con altre scuole.

 

ACCOGLIENZA ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP 

Per agevolare il passaggio di questi allievi da un ordine di scuola all’altra il nostro Circolo.

- avvierà iniziative di accoglienza che prevedono la presenza dell’insegnante di sostegno dell’ordine di scuola precedente come consulente del team che accoglie l’alunno e in classe nei primi giorni di frequenza;

- predisporrà situazioni facilitanti per permettere loro di adattarsi alla nuova realtà ambientale e didattica e agli insegnanti di adeguare le richieste ai loro ritmi di apprendimento e alle loro possibilità di attenzione e concentrazione.

bulletRISULTATI ATTESI

-Sereno inserimento.

- Piacere di venire a scuola.

- Frequenza regolare.

- Rapporti interpersonale positivi.

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PERIODO

Il periodo di intervento si concretizza in particolare nella prima settimana di scuola, anche se alcune attività possono trovare collocazione in periodi successivi.

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SPAZI  UTILIZZATI 

Classe – Androne – Cortile

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