Progetto Educativo

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FINALITA', OBIETTIVI FORMATIVI

              Da un’attenta analisi e lettura del territorio e dei suoi bisogni formativi emergenti, alla luce di quanto previsto nei programmi ministeriali e degli ordinamenti scolastici, si sono individuate le seguenti indicazioni formative che ispirano il presente Progetto educativo, soprattutto nelle sue scelte didattiche ed organizzative.

              L’Istituzione  scolastica di Pellaro

-         ha per suo fine la formazione dell’uomo e del cittadino e pone le premesse per un suo inserimento nella società e in una attività lavorativa;

-         riconosce di non esaurire tutte le funzioni educative e, rispettando le scelte educative della famiglia, favorisce l’interazione formativa con essa e con la comunità sociale;

-         favorisce la curiosità nei bambini, stimola l’osservazione critica della realtà, educa a superare i punti di vista egocentrici e soggettivi, i giudizi sommari e aiuta il bambino a capire che esistono punti di vista diversi dal suo che vanno rispettati;

-         nel corretto uso del suo spazio educativo, ha il compito di sostenere l’alunno nella progressiva conquista di autonomia di giudizio, di scelta e di assunzione di impegni sulla base dell’accettazione e del rispetto dell’altro, del dialogo, della partecipazione al bene comune;

-         opera per promuovere nell’alunno la capacità di assumere impegni personali per il raggiungimento di un compito; gli offre occasioni di iniziativa; organizza esperienze di gruppo nelle quali sperimentare atteggiamenti di collaborazione, di vicendevole aiuto, di indipendenza di giudizio, di giustizia, prendendo coscienza della differenza tra “solidarietà attiva” con il gruppo e “cedimento passivo” alle pressioni del gruppo:

-         sensibilizza ai problemi della salute e igiene personale, al rispetto dell’ambiente naturale e al corretto comportamento verso esseri viventi, strutture, servizi di pubblica utilità;

-         contribuisce alla formazione di sentimenti e comportamenti di reciproca comprensione e di rispetto anche in materia di culto religioso;

-         favorisce la realizzazione di un clima sociale positivo nella vita quotidiana della scuola

-         attraverso sollecitazioni culturali, operative e sociali, promuove la progressiva costruzione della capacità di pensiero riflesso e critico, potenziando, nel contempo, creatività, divergenza ed autonomia di giudizio;

-         favorisce nell’alunno lo sviluppo di un adeguato equilibrio affettivo e sociale e di una positiva immagine di sé;

-         assicura la continuità dello sviluppo individuale e delle esperienze educative precedenti, evitando, per quanto possibile, che le diversità si trasformino in difficoltà di apprendimento e in problemi di comportamento;

-   Rileva attese, problemi, bisogni, ed in particolare si propone di:

  1. -   riconoscere i segnali di disagio che alcuni ragazzi inviano;

  2. -         aiutare le famiglie a rendersi più consapevoli del ruolo insostituibile che esse svolgono;

  3. -         potenziare le offerte formative territoriali già operanti, anche se con molta difficoltà (parrocchie, associazioni sportive, culturali, ricreative);

  4. -         offrire spazi e occasioni aggregative e animative per tutte le fasce di età;

  5. -         ottimizzare le risorse evitando inutili dispersioni con la realizzazione di “progetti integrati” tra le diverse agenzie formative che agiscono sul territorio.

Determinazione delle priorità:

-         tutelare i minori delle famiglie “distratte”da problemi di vario genere che delegano alle altre agenzie l’opera educativa;

-         educare alla legalità diffondendo un’autentica cultura dei valori condivisi e ispirati ai dettami costituzionali ;

-         educare ad una positiva utilizzazione del tempo libero;

-         educare ad una positiva utilizzazione dei mezzi audiovisivi e telematici;

-         educare alla convivenza democratica ;

-         sensibilizzare i ragazzi sul “problema droga” con momenti formativi, incontri, iniziative varie;

-         educare alla solidarietà e all’accettazione dei “diversi” indirizzando i ragazzi verso iniziative di volontariato;

-         sensibilizzare il riconoscimento e la comprensione di culture diverse dalla nostra.

 

 L'ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO 

              L’attività didattica sarà caratterizzata dall’elaborazione di un curricolo flessibile che abbia una parte “fissa (le discipline fondamentali e i relativi indicatori) e una parte “mobile” (discipline e attività integrative e opzionali elaborate ascoltando e consolidando bisogni, aspettative, interessi, risorse…  dei protagonisti del processo formativo – insegnanti, allievi, genitori – e del territorio).

              Si predilige un curricolo orientato verso l’innovazione e il consolidamento, ricco di offerte formative, superiori per quantità e qualità alle proposte standard d’istruzione e che abitui l’alunno a costruirsi consapevolmente il proprio “sapere”, “saper fare” e “saper essere”, cioè pervenire ad un “pensiero flessibile”.

 

 INTERVENTI DI INTEGRAZIONE E DI SOSTEGNO

              Gli interventi per l’inserimento e l’integrazione degli alunni portatori di handicap mirano al superamento degli ostacoli di natura fisica, cognitiva e relazionale che impediscono di fatto il raggiungimento di una vera uguaglianza. Nessuno di questi aspetti deve essere trascurato per favorire lo sviluppo di tutte le potenzialità.

              Per attuare ciò si terrà conto della Diagnosi Funzionale, stilata dall’Unità Multidisciplinare dell’ASL, e del Profilo Dinamico Funzionale che rappresenta il frutto dell’incontro tra operatori socio-sanitari, scuola e famiglia.

              In altri termini, gli interventi presuppongono la conoscenza del bambino, di quel determinato bambino, in quel particolare momento del suo sviluppo. Gli insegnanti nel sostegno all’interno del Circolo predisporranno la loro programmazione tenendo conto dei presupposti sopra indicati.

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