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Panorama dell'Isola
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L’Isola,nota come Isola Comacina,è l’unica che
sorge dalle acque del Lario; in tempi antichi essa era affiancata da
un'altra Isola poco distante:il Dosso di Lavedo, oggi collegato con la
terraferma dai detriti alluvionali. L’Isola si è formata dal ghiacciaio
Abduano; il riaffiorare delle dolomie avrebbe determinato la formazione
dell’ Isola oltre al Dosso di Lavedo e al promontorio di Bellagio.
All’origine glaciale è dovuta anche la notevole profondità dei
fondali: fra Colonno e Sala 390 m di profondità, a sud dell’Isola fino
ad un massimo di 396 m. L’Isola, che misura circa 600 m di lunghezza ed
ha una larghezza di 150 m per una superficie totale di circa 6 ettari,
rimane a lungo invisibile a chi discende il lago da nord, la si scopre
solo quando si è vicinissimi ma anche provenendo da sud si stenta a
distinguerla. L’Isola, nell’antichità, fu luogo sicuro sia per la sua
collocazione in un punto strategico del lago sia per la sua forma.
L’Isola fu ben fortificata e gli abitanti del posto la chiamano: El
Castel. Durante il medioevo essa fu anche il centro religioso di una pieve
a cui diede il nome: Pieve d’Isola. Testimonianza dell’antica
importanza religiosa dell’isola sono i ruderi messi in luce dagli scavi
archeologici di ben 8 edifici religiosi. Le uniche costruzioni esistenti
oggi, sono la chiesetta di San Giovanni, tre atelier per il soggiorno di
artisti dell’inizio del secolo e un ristorante. Il clima della zona è
mite e la vegetazione è ricca di essenze mediterranee, come viti, ulivi,
allori e sulle pendici dei monti, folti boschi di castagni. La zona viene
chiamata: Zoca de l’Oli (conca dell’olio). I luoghi invitano ai
soggiorni estivi, ma anche quelli primaverili, quando la natura
rinverdisce e si copre dei mille colori dei fiori tra il verde dei prati e
degli alberi, ed a quelli autunnali, quando il verde cede il posto al
giallo, al rosso, al marrone.
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La Sagra di S.Giovanni
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