Sviluppo Economico
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Prima del 1900 Cusano era un Paese molto piccolo e poco abitato; la sua economia era basata quasi interamente sull'agricoltura.

Fu il sindaco Adolfo Ferrari che realizzò le condizioni necessarie per favorire lo sviluppo del nostro paese, che a partire dai primi anni del 1900 divenne un Comune all'avanguardia rispetto a tutti gli altri paesi limitrofi: furono illuminate le strade con 80 lampioni, si installarono dei telefoni pubblici, si costruirono uffici scolastici, le fognature, un'uscita sull'autostrada Torino-Venezia …

Cusano si trasformò rapidamente e il piccolo borgo agricolo, che per secoli aveva mantenuto un aspetto pressochè immutato, in pochi anni diventò un importantissimo centro industriale dell'area milanese.

Infatti sul nostro territorio a partire dai primi anni del 1900 si insediarono numerose fabbriche.

Due in particolare diedero lavoro a un gran numero di persone:

la GERLI, nata all'incirca nel 1920, che è stata una delle più importanti fabbriche di Cusano Milanino, con oltre 2.000 dipendenti e che produceva rayon, seta artificiale ricavata dalla cellulosa.

la MOSCA MASERA, poi rinominata CIA, che prima era stata una filanda e in ultimo produceva materiali impermeabili ( tendaggi per negozi, abiti, abrasivi, tessuti industriali, ecc.).

La S.A.A.S.A ( Società Anonima Applicazioni Seta Artificiale), che lavorava il filato di seta artificiale prodotto dalla SNIA, concorrente della Gerli.

In media, il numero di persone occupate nelle fabbriche di Cusano era di 300/ 400; un esempio sono la ditta FONGARO/PIRELLI, che produceva fili e cavi di rame rivestiti in gomma, la TAGLIAFERRI ( già GNECCHI & REALI) che produceva forni elettrici e a combustione, la GRIZZIOTTI la SFONDINI ( canapa e cordami) e la VERNER FIAT ALLIS, che produceva trattori e durante la guerra cingolati per carri armati.

Molte altre ditte, di dimensioni minori, si insediarono a Cusano e avviarono molteplici attività, di tipo artigianale o in qualità di piccole industrie

Al piano terreno di Palazzo Omodeo ad esempio si stabilì la TIPOGRAFIA COLOMBO.

Eravamo invidiati da tutti i paesi vicini e moltissimi erano i lavoratori che affluivano quotidianamente dai comuni a Nord e a Sud perchè occupati nelle nostre industrie; Cusano, in poco tempo diventò un centro attivissimo, sempre percorso da gente in movimento.

Ma, a partire dal 1970 molte industrie si videro costrette a ridurre e poi cessare la propria attività, a causa dell'eccessiva concorrenza di fabbriche più moderne, sorte in territori vicini, che avevano i mezzi necessari per una produzione più rapida ed economica . Di conseguenza la richiesta di prodotti era diminuita e i proprietari delle industrie di Cusano si trovavano di fronte a due possibilità: modernizzare gli impianti, affrontando costi ingenti, oppure licenziare tutti i lavoratori e chiudere i battenti.

Alcune ditte scelsero la seconda soluzione, e ciò causò disoccupazione. Chiusero molte delle fabbriche più importanti, come la Gerli (nel 1973), la Mosca Masera e la Fiat Allis Chalmers.

Altre industrie invece, si trasferirono ai confini di Cusano, soprattutto nei pressi di Paderno e Bresso.

Sulle aree dismesse delle grandi industrie in alcuni casi sono subentrate piccole fabbriche di tipo artigianale. In altri casi gli edifici industriali sono stati demoliti e al loro posto sono stati realizzati parchi, palazzi residenziali, negozi.

 

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