di
Jacopo Fo
Fermeremo la guerra perché ora la gente conosce le urla di
chi sta morendo in un palazzo bombardato,
perché loccidente non può permettersi la guerra, perché la pace è più
conveniente per tutti e perché riusciremo finalmente a parlare con le persone di destra.
Care amiche, cari amici,
E un momento estremamente difficile. Ma sono convinto che stiamo toccando il punto
più nero della notte e che presto la situazione incomincerà a migliorare.
E vero che si prepara una guerra che non si sa dove potrebbe portarci ma è vero
anche che molti stanno riflettendo profondamente su quanto è successo.
Ma credo che perché si possa ottenere questo miglioramento si dovranno anche fare alcune
cose molto precise.
Prima di tutto riuscire a parlare ai molti che sono caduti nella rete delle false notizie
televisive.
Il che vuol dire impostare il discorso rivolgendoci veramente a chi non è daccordo
con noi, riuscire a parlare anche con la destra. Lo so che dico una cosa che farà rizzare
i capelli a molti compagni. Ma la penso così. Credo che a destra ci sia molta gente che
su alcuni punti essenziali la pensa come noi. Alcune lettere di lettori pubblicate da
giornali come Libero lo dimostrano. Solo se riusciremo a allearci con questi
amanti della pace di destra concluderemo qualche cosa. Perché solo loro sono veramente
capaci di spostare settori della destra verso la pace.
Si tratta di smettere di pensare allazione politica in termini ideologici e iniziare
a vederla in termini di efficienza. Cerchiamo di capirci, di stabilire obiettivi pratici
comuni con tutti gli italiani, con tutti gli esseri umani. Questa guerra è possibile
anche perché i pacifisti di tutto il mondo parlano linguaggi troppo diversi e non
riescono a comunicare. Sono sicuro che se il grande pubblico conoscesse lessenza
delle nostre idee le condividerebbe. Allora proviamo a smettere di usare un linguaggio
sbandierato e vediamo se cè un punto di base, elementare, basato sul buon senso che
può far capire che si stà facendo una mostruosità insensata e dannosa. Mettiamo via
anche le considerazioni morali per le quali una guerra è comunque orrenda. Parliamo solo
di semplici questioni pratiche. Perché il dato importante, che può convincere veramente
la maggioranza degli esseri umani, anche quelli egoisti e cattivi, è che con questa
guerra ci perderemo tutti. Ma proprio tutti. Anche i megamiliardari che si arricchiscono
con le armi si sentiranno di merda se il pianeta non sarà più un posto vivibile.
Qualcuno obietterà: allearci con la destra non ha senso sono tutti gentaglia!
Perché scusate, a sinistra son tutti belli con laureola?
Ma vogliamo scherzare?
Ho visto tanti ladri, pazzi e tagliagole a sinistra che non cè da crederci.
Così come ho visto anche gente di destra che cè da togliersi tanto di cappello.
Lo so molti non manderanno giù questo discorso. Ma la penso così: basta con le divisioni
ideologiche. Dobbiamo trovare dei punti di unione con la maggioranza del popolo italiano e
questo non riuscirà se non saremo capaci di agire insieme alla destra, al centro, ai
cattolici, ai buddisti, ai credenti del Dio di Israele e ai musulmani e anche agli
appassionati di Ufo, ai fedeli del Dio Pangolino e ai collezionisti di francobolli.
Credo che la situazione sia veramente grave, lo ripeto, siamo una locomotiva lanciata a
velocità folle verso il baratro, non ha senso mettersi a litigare, tocca iniziare subito
a buttare acqua sul fuoco, bisogna che tutti svuotino le loro baracce e chi non ha acqua
faccia la pipì!
Già vedo chi storce il naso: Pisciare sul fuoco non è una frase elegante!
Si ma se vuoi spegnere il fuoco devi pisciarci sopra lo stesso.
Il nostro più grande nemico in questo momento è di tipo mentale. I pacifisti hanno
difficoltà a cogliere il punto dove fare leva per cambiare le cose. Anzi non sono proprio
convinti che sia possibile cambiare le cose. Siamo troppo scioccati dallorrore di
quel che succede per immaginare unazione che fermi veramente questa infernale
macchina di guerra. Rendiamoci conto dellurgenza assoluta, del grande pericolo ma
anche delle grandi possibilità di azione. Se riusciremo a spiegare alla gente perché
siamo così spaventati forse otterremo ascolto.
Il popolo della sinistra mi sembra un balbuziente che entra in un bar pieno di ubriachi e
cerca di spiegare che cè un incendio.
E una situazione avvilente. La stragrande maggioranza delle persone di sinistra che
vanno in televisione si perdono in discorsi estetici, parole difficili, parlano di tutto,
non seguono un filo logico, non cercano veramente di parlare con chi è fuori dal loro
club linguistico. Sono veramente pochi quelli che raccontano per immagini e esempi,
parlano come mangiano e affrontano solo le questioni essenziali, lasciando perdere il
resto. Generalmente si comincia a parlare delluovo sodo e si finisce su Marte.
Io vedo una situazione tragica ma vedo anche la possibilità di limitare enormemente i
danni (che ci saranno). Però non vedo un atteggiamento di fiducia nel movimento
pacifista. Vedo rassegnazione. E questo è il primo grande ostacolo. I pacifisti possono
riconquistare fiducia. E possibile conquistare una visione della situazione delle
cose che lasci una possibilità alla pace. Allinizio non potremo impedire le azioni
violente. Sarà tremendo e molti moriranno e ci saranno sofferenze enormi. Ma se noi
avremo creato con una discussione continua con tutti, un polo di attenzione e di
controinformazione, potremo far leva su quel che succede per fermare questa follia.
Dopo la distruzione delle due torri la guerra non sarà più
la stessa. E stato il primo massacro in diretta mondiale. Abbiamo sentito tutti le
urla dei moribondi incise sulle segreterie telefoniche.
Io credo che in questi giorni sia successo un fatto epocale nella mente degli esseri umani
e questo mi da una speranza enorme.
Fino all11 settembre 2001, nella mente degli esseri umani, un bombardamento era una
serie di lucine nello schermo nero del televisore. In sottofondo la voce di un giornalista
che raccontava che quelle erano bombe che cadevano, nella notte, su Bagdad o Telaviv. Non
sapevamo nulla sulle urla dei moribondi nei palazzi in fiamme, non avevamo le immagini di
quelli che si buttano dalla finestra per sfuggire al fuoco, non avevamo i messaggi daddio
e damore delle donne ai loro mariti, registrati sulle segreterie telefoniche.
Io credo che la guerra non possa resistere alla tecnologia della comunicazione totale
nella quale stiamo vivendo.
La crudeltà disumana della guerra può esistere fino a quando le bandiere e le fanfare
riescono a nascondere lagonia e le urla delle vittime. Quando la morte raggiunge il
mondo dei cellulari qualcosa cambia. Le persone non credono più che la morte accidentale
di alcuni civili sia un prezzo increscioso ma invitabile da pagare per ottenere un mondo
giusto.
Perché siamo convinti che si stia facendo un errore
madornale che costerà alloccidente decine di migliaia di morti.
(Mai invitare un elefante in un negozio di porcellane)
1) Bush parla di guerra perché sa benissimo che sarà difficilissimo colpire direttamente
gli ispiratori e i finanziatori di queste azioni senza che, alcuni missili intelligenti e
alcuni generali intelligenti facciano delle sciocchezze idiote in grado di provocare
massacri tra i civili. Chi è disposto a rischiare di ammazzare altri bambini per fare
giustizia dei terroristi dovrebbe sapere che ci saranno padri che hanno perso i figli che
vorranno farla pagare allOccidente. E faranno quello che in questo momento in
occidente molti vogliono fare: giustizia sommaria. In questo momento in Usa ci sono
parecchi fanatici che stanno tentando di assaltare le moschee o che picchiano gli arabi
che incontrano per strada. Eppure dovrebbe essere chiaro a tutti che ci sono centinaia di
milioni di musulmani (la quasi totalità dei musulmani) che non hanno niente a che fare
con questi attentati e sono altrettanto inorriditi e addolorati di noi per queste stragi
orribili. In oriente e in occidente ci sono un sufficiente numero di stupidi che sono
convinti che i bianchi sono tutti uguali o che gli arabi sono tutti
uguali.
2) Ma anche ammettendo che si possa catturare i terroristi con unazione pulita
e senza morti inutili dobbiamo renderci conto che fermare i responsabili di QUESTE azioni
terroristiche è giusto ma non serve a fermare il dramma del terrorismo. Ci sono 2
miliardi di miserabili nel mondo e non potrete mai convincerli che sia giusto che altri
sguazzino nelloro mentre i loro bambini muoiono di fame. Non esiste una sola
organizzazione militare terrorista che voglia distruggere loccidente: ce ne sono
migliaia. E ora che hanno visto che è possibile mettere in ginocchio gli Usa faranno a
gara per compiere tutto il peggio possibile. E non si fermeranno se gli si spara addosso.
Non hanno niente da perdere e lo dimostrano proprio facendo azioni suicide.
3) Lorrendo massacro compiuto con il dirottamento ha dimostrato una realtà fin
troppo evidente: la nostra società è strutturalmente fragile. Una ventina di uomini
armati di taglierini ha sconfitto la più potente organizzazione militare mai esistita.
Nessuno potrà mai garantire la sicurezza degli aerei, neanche facendo viaggiare tutti
nudi. Tentare di farlo avrebbe comunque dei costi tali da mettere in ginocchio leconomia.
Laltro ieri Tre dipendenti di una compagnia aerea, negli Stati Uniti, nel momento di
massima allerta possibile, hanno passato i controlli meticolosissimi, che avevano creato
code spaventose, con coltelli e taglierini e poi si sono autodenunciati, proprio per
dimostrare lassurdità di questo tentativo. I controlli attuati in questi giorni
sono solo ridicoli. Hanno lo scopo di tranquillizzare lopinione pubblica. Non si
vuole dire la verità: la nostra società è indifesa davanti a un gruppo di criminali
pronti a tutto, che hanno come unico obiettivo morte e distruzione e sono disposti a
suicidarsi per ottenerlo. Bush ha richiamato i riservisti e raddoppiato il pattugliamento
delle coste. A che scopo? Esistono almeno 10 sistemi con i quali si possono ottenere
massacri senza organizzare un piano così complesso e costoso come un super dirottamento.
E si potrebbe anche farlo senza dover diventare kamikaze. E si sbaglia anche chi pensa che
la distruzione di 2 grattaceli e del Pentagono sia la cosa peggiore che si possa fare con
degli aerei dirottati. Molti si sono chiesti che cosa sarebbe successo se li avessero
fatti precipitare su 3 centrali nucleari.
4) Gli Usa hanno intensificato anche i controlli doganali a terra. Ci sono code di decine
di chilometri alle frontiere con il Canada e il Messico. In questi giorni i camion
aspettano decine di ore. Se si vogliamo fermare i terroristi non ha senso fare controlli
spettacolari che creano il caos e bloccano leconomia. Vuoi veramente fermare il
terrorismo? Allora devi affrontarlo come un problema pratico. Lascia andare la rabbia e i
sentimenti di vendetta. Guarda la situazione in modo pratico. Sai benissimo che la cosa
più potente del mondo non sono le armi ma il denaro. Usiamolo. Mettiamo delle taglie
spaventose sui terroristi. Premi di centinaia di milioni di dollari, a chiunque aiuti a
sventare un attentato. E vedrete che anche tra i fanatici della strage troveremo qualcuno
che preferisce vivere nel lusso piuttosto che morire domani mattina.
5) Cè un solo sistema che funzioni veramente contro il terrorismo: rassegnarsi a un
lavoro costante e difficile di prevenzione, di indagine e di caccia individuale ai
terroristi, devono sapere che gli daremo la caccia per sempre e che prima o poi li
prenderemo. Dobbiamo usare le taglie senza badare a spese. E dobbiamo rinunciare ad
attacchi indiscriminati che possano colpire le popolazioni inermi. Contemporaneamente
bisogna affrontare veramente la questione della disperazione sociale. Bisogna impegnarsi
perché ovunque gli esseri umani abbiano da mangiare e abbiano dignità (e dare uno stato
a questi disgraziati di palestinesi che da mezzo secolo vivono nei campi profughi). Qui cè
un nesso logico essenziale. Esiste una legge scientifica: se ci sono un milione di morti
di fame prima o poi sbuca un terrorista. Oggi non serve usare i muscoli serve usare il
cervello.
6) Temiamo invece che Bush vorrà dare una prova di forza brutale. Deve essere chiaro che
se colpiranno gruppi di persone alla ceca, se altri bambini moriranno, gli Usa e lEuropa
verranno colpite da unondata di terrorismo che difficilmente ora riusciamo a
immaginare. Il costo economico sarà cento volte più alto di quello che oggi costerebbe
sanare le disuguaglianze e smettere di inquinare il pianeta. LOccidente potrà
vincere mille volte la guerra contro singoli gruppi di terroristi o singoli stati cattivi
ma si ritroverà sempre punto e da capo. Comunque il mondo moderno come lo conosciamo
sarà cancellato e ci troveremo davanti a una realtà durissima per tutti. Vi ricordate
cosa successe con i pompelmi avvelenati, che si scoprì poi che contenevano solo un po
di inchiostro?
Abbiamo letto, su Libero del 15 settembre, a pagina 14, una
lettera a Vittorio Feltri, scritta da un lettore di destra, che dice grossomodo quel che
abbiamo appena detto. Ed è sintomatico che Feltri labbia pubblicata con grande
risalto. Segno che anche a destra cè chi si rende conto che se imbocchiamo questa
strada andiamo incontro a tali pericoli che cè il rischio di un collasso sociale
che nessuno può permettersi.
Oggi crediamo che sia essenziale creare una grande alleanza per la pace che superi le
divisioni tra destra e sinistra. Oggi più che mai difendere la pace con tutte le proprie
energie è unazione che può avere successo solo se sarà un rifiuto della violenza
di popoli, non di fazioni.
Rendiamo la guerra un cattivo affare.
Boicottiamo leconomia delle armi.
Cosa fare
Forse vi stupirà ma noi non crediamo più ai cortei, alle proteste, ai comizi.
Crediamo che per fermare qualche cosa di enorme come una guerra non siano strumenti
efficienti.
Noi siamo convinti che le guerre si fanno perché molti sono credono che si possano
prendere i problemi a fucilate ma soprattutto perchè alcune persone, molto potenti,
pensano di guadagnarci montagne di soldi. Sono i soldi che fanno girare il mondo. Interi
imperi finanziari sono stati costruiti sulle forniture militari e i vantaggi che i furbi
traggono dalle tortuosità delleconomia di guerra sono eccezionali. Noi crediamo che
solo se il fronte pacifista e ecologista riuscirà a usare la leva del denaro potrà
fermare i guerrafondai e linquinamento (altra minaccia tragica per la nostra
società).
La nostra proposta è che il mondo civile abbandoni tutti coloro che oggi guadagnano
producendo strumenti di morte. Intendiamo cioè chiudere i nostri conti correnti nelle
banche che trattano con aziende coinvolte con la guerra. Non compriamo più i prodotti di
chi produce anche armi. Non assicuriamoci con le compagnie che assicurano chi produce e
commercia strumenti di morte. Non acquistiamo più prodotti di aziende che non
garantiscono i diritti sindacali nelle loro sedi nel terzo mondo, non compriamo più nulla
da chi inquina e distrugge lambiente.
E un modo completamente nuovo e diverso di fare politica. A molti parrà poca cosa
limitarsi allo sciopero dei consumi
Ma immaginate cosa succederebbe se solo il 20%
degli abitanti del mondo ricco scegliesse di non comprare più nulla da chi produce armi e
volesse invece acquistare solo da imprese che investono il 5% del loro fatturato in
propaganda contro la guerra e aiuti ai paesi poveri...La politica la si fa con i soldi.
Bush lo ha dimostrato
Mi dite quale politico avrebbe il coraggio di proporre la guerra sapendo di doversi
battere contro le imprese che vogliono conquistare i consumatori pacifisti?
E quante aziende sarebbero disposte a rinunciare in partenza al 20% del mercato? Chiunque
lo facesse sarebbe stroncato dalla concorrenza. Da sempre sono gli interessi economici a
fare la storia.
Bene, il volume daffari rappresentato dalle nostre spese individuali è maggiore del
volume daffari del mercato delle armi!
Lo so che è un modo di pensare difficile da digerire. E più romantica lidea
di sfilare in piazza, attaccare direttamente i politici e i militari, sputtanarli,
resistere alle cariche della polizia e mostrare al mondo il nostro coraggio e la nostra
determinazione. Leggere letichetta dei prodotti per vedere quale società li
commercializza, imparare a memoria i nomi delle aziende che producono armi, disdire il
conto corrente bancario, non sono azioni che ti danno lidea di fare veramente
qualche cosa. Ma invece sono le più efficienti. E un modo dagire di sponda di
rimbalzo. Non abbiamo nessun modo di fare leva sui politici e sui generali. Non esistono
partiti che rappresentino veramente il nostro modo di vedere e comunque in questo momento
siamo una minoranza nel mondo, non potremmo mai vincere le elezioni
E comunque non cè
tempo.
Possiamo però avere un impatto enorme su chi comanda i politici e i generali: le grandi
multinazionali. Non ci serve essere la maggioranza per farlo. Possiamo farlo subito. E per
di più non è vietato da nessuna legge al mondo scegliere un prodotto piuttosto che un
altro. E se ci organizziamo possiamo perfino rendere conveniente questa nostra scelta
consociando i nostri acquisti e andando a comprare cibi biologici e prodotti di alta
qualità a prezzi molto più bassi. Cioè si tratta di una forma di lotta che potrebbe
essere addirittura conveniente sul piano economico per chi la pratica. Invece di rischiare
le botte e la galera alla fine dellanno ti ritrovi in tasca i soldi per farti
quindici giorni di vacanza alle Maldive. E questo è importante perché per concludere
qualche cosa dovremmo coinvolgere in questo movimento milioni di persone e sarà più
facile farlo se non si chiederanno sacrifici ma si offriranno vantaggi.
Vi sembra impossibile sfidare il potere mondiale con una
specie di sindacato di consumatori etici? Neanche attaccare il Pentagono era semplice ma
ci sono riusciti. Se i malvagi sono capaci di fare cose impossibili perché non dovrebbero
riuscirci le donne e gli uomini di buona volontà?
Ci riusciremo se riusceremo ad agire assieme, tutti, senza divisioni ideologiche. Serve
gente di buon senso. Ne serve tanta!
Fermeremo la guerra.
Ma ci vorrà del tempo. La bestia nera della vendetta e la stupidità umana sono ancora
troppo forti. Prima lumanità dovrà sopportare qualche altro tremendo massacro che
dimostrerà quanto sia fragile loccidente e quanto sia inutile usare i muscoli.
Non fermeremo subito la guerra ma otterremo comunque un risultato: limiteremo la
disumanità della guerra.
I generali devono sapere che sono sotto il costante controllo del movimento pacifista e
che non perdoneremo nulla.
Sbaglia chi pensa che i militari e i terroristi se ne freghino dellopinione
pubblica. Il peso del nostro sciopero degli acquisti avrà proprio la capacità di
esercitare una forte pressione psicologica sui militari e le ditte che li riforniscono di
armi e, a volte anche di mazzette. I militari adorano chi gli costruisce i razzi
terra-aria. Cè un rapporto simbiotico tra loro e i costruttori di morte, mandano i
figli nello stesso asilo. E se il produttore darmi dice al generale:Sai sono
un po giù di corda, non mi comprano più le mie automobili
Cho lindice
borsistico ammosciato
E non mi si rizza più
Ho paura che se ammazzate troppi
arabi mi si rivolta il mercato
Allora al generale gli spunta una lacrima e
dice ai suoi colonnelli di stare attenti che con le bombe intelligenti è meglio non fare
i deficienti. Se anche il nostro impegno potrà salvare la vita di un solo essere umano ne
sarà valsa la pena. Ma io spero che potremo salvare la vita a milioni di persone,
miliardi perché qui è in gioco il destino del pianeta.
Fermare la guerra con i pannelli solari
In questo momento è importante non perdere di vista il quadro generale della situazione.
Non cè solo la guerra a minacciare lumanità. Cè anche linquinamento,
laumento dellanidride carbonica nellaria e la distruzione delle foreste.
E questo fenomeno è gravemente interconnesso con la guerra. Inquinamento e guerra sono i
due sottoprodotti del modello di sviluppo oggi dominante. Entrambi sono imperniati sul
sistema del petrolio e delle materie prime. Loccidente compra per quattro lire le
materie prime e per garantirsi questo diritto segue una politica imperiale di dominio sul
mondo che genera reazioni violente. Oggi sarebbe tecnicamente possibile abbandonare luso
del petrolio come carburante e ricavare metalli e legno dal riciclaggio ma non viene fatto
perché è più comodo tenere a freno le pretese dei popoli del terzo mondo. Tanto cosa
volete che facciano quegli straccioni?
Le Torri Gemelle dovrebbero aver spiegato a tutti cosa può succedere se tra questa gente
umiliata e depredata qualcuno impazzisce.
Ma la soluzione del problema è a portata di mano. Oggi potremmo alleggerire la tensione
internazionale iniziando una vera politica di risparmio energetico e di riciclaggio e
risparmio delle materie prime.
Metà del cibo prodotto nel mondo viene buttato via.
Se in Usa usassero gli stessi criteri di isolamento termico delle case e di efficienza dei
sistemi di riscaldamento utilizzati in Giappone risparmierebbero 200 miliardi di dollari
allanno. Circa 400 mila miliardi di lire.
Cioè loccidente potrebbe continuare ad essere ricco e felice se invece di sprecare
le risorse di tutto il pianeta razionalizzare lutilizzo delle risorse.
Anche qui non possiamo sperare di convincere Bush facendo dei sit-in. Ci passa sopra coi
carri armati e poi ci butta il sale sulle ferite.
Se vogliamo determinare un reale aumento dei comportamenti ecologici delloccidente
possiamo solo iniziare noi.
Possiamo isolare meglio la nostra abitazione, mettere doppi vetri, montare un pannello
solare sul balcone, miscelatori ai rubinetti, disduttori allimpianto elettrico,
collegare la lavatrice allacqua calda, di modo da non usare la caldaia interna,
scegliere un modello ad aria compressa, convertire lauto a benzina a gas, usare lolio
di semi per i diesel. E poi invitate i vostri amici e i vostri vicini di casa e fate
vedere loro che tutto funziona meglio, il vostro bianco è più bianco e risparmiate
parecchi soldi ogni anno.
Contemporaneamente si può iniziare a rompere le scatole a tutti i condomini per adottare
il riscaldamento centralizzato, che costa meno ed è più efficiente.