maggio 1712

Una tiepida mattina di tarda primavera - mancavano un paio di settimane alla fine del contratto di apprendistato - mamma Contesta ed un signore anziano vestito di panno blu si presentarono in bottega e chiesero di Diego.

Líanziano guardò il ragazzo, gli sorrise e, rivolto al padrone di Diego, chiese con uno curioso accento impastato di genovese :

- Come stiamo Mastro Giuseppe?

- Non cíè male. Voi, piuttosto: libero senza riscatto?

- U riscattu si paga sempre a qualcuno, figé, - rispose Tore Dalfina, asciutto.

- E voi a chi lo avete pagato? - insistette il mastro corallaro.

- Cavolicelli miei. Si yò aspettava a vui , in Barberìa ci facìa li vermi. Ora parlàmo di cosi seri: Diego torna 'ncasa sua.

- Il contratto non è ancora terminato.

- Lo facèmo finire subito. Ho altri progetti per lui. Questo fiorino díoro è pi vossìa, per il disturbo. E si un basta, ite a ramengo. Salutàmo.
 

Capitolo 3

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