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Romeo e Giulietta di Kenneth MacMillan | Notre-Dame de Paris di Roland Petit | Excelsior di Ugo Dell'Ara

 

"EXCELSIOR" di UGO DELL'ARA

Excelsior

Roberto Bolle, Viviana Durante, Mick Zeni in "Excelsior" di Ugo Dell'Ara
Foto Andrea Tamoni

 

Excelsior

 

Roberto Bolle in "Excelsior" di Ugo Dell'Ara
Foto Andrea Tamoni

Excelsior

 

Isabel Seabra in "Excelsior" di Ugo Dell'Ara
Foto Andrea Tamoni


Excelsior

“Italianissima collezione di buoni sentimenti e aspirazioni patriottiche e progressiste, il ‘gran ballo’ Excelsior di Luigi Manzotti, Romualdo Marenco e Alfredo Edel vide la luce al Teatro alla Scala nel 1881, e in poco tempo divenne un cult-ballet, esportato in tutto il mondo: dalla Francia alla Russia, dall’Austria al Sud America.
L’Excelsior di oggi è tornato a trionfare all’estero, al Théâtre National de l’Opéra di Parigi (gennaio 2002) ed è a sua volta già un remake storico. Approntato nel 1967 dal coreografo Ugo Dell’Ara e dal regista Filippo Crivelli, evita l’elefantiasi del balletto originale (nel 1881 vi erano oltre 500 tra interpreti e animali vivi in scena!) ma ne mantiene il soggetto, l’ingenuità e la fragranza d’altri tempi anche grazie alle scene e ai costumi di Giulio Coltellacci e alle musiche di Fiorenzo Carpi.
Costruito a quadri dedicati alle grandi scoperte, alle invenzioni scientifiche, alle imprese di metà e fine Ottocento come il battello a vapore, la pila elettrica o il traforo del Moncenisio, Excelsior contrappone la bontà, la lungimiranza e lo spirito pro-global ante-litteram della Luce alla malvagità e all’arretratezza culturale del torvo Oscurantismo che, però, nel colorato sventolio delle bandiere di tutte le Nazioni, viene sconfitto. Un’altra figura simbolica, la Civiltà, che danza con lo Schiavo, ci racconta, grazie alle metafore della danza, come il bene di tutti i popoli nasca dalla libertà e dal rispetto reciproci.
Tenero, sorridente, raffinatissimo e popolare, l’Excelsior di Dell’Ara-Crivelli è ancora testimone della brillantezza della scuola italiana del balletto: tra stelle di primo piano, solisti e danzatori adulti del Corpo di Ballo, vi si esibiscono, non a caso, anche i piccoli allievi del Teatro alla Scala”.

 

TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI

17, 22, 24 (2 rappr.), 26 maggio 2002

Azione coreografica, storica, allegorica, fantastica in due parti e undici quadri
di LUIGI MANZOTTI

Allestimento del Teatro alla Scala

Coreografia di UGO DELL’ARA

Musica di ROMUALDO MARENCO

Revisione musicale di Fiorenzo Carpi e Bruno Nicolai
(Proprietà Teatro del Maggio Musicale Fiorentino)

Direttore DAVID COLEMAN
Regia di FILIPPO CRIVELLI
Scene di GIULIO COLTELLACCI a cura di Michele Della Cioppa
Costumi di GIULIO COLTELLACCI

CORPO DI BALLO DEL TEATRO ALLA SCALA
Direttore del Corpo di Ballo Frédéric Olivieri

ORCHESTRA DEL TEATRO ALLA SCALA

Artista ospite ROBERTO BOLLE (17, 22, 24 sera, 26 maggio)

Con la partecipazione degli Allievi della Scuola di Ballo diretta da Anna Maria Prina.