Indice
POLITICA
DI BILANCIO E QUADRO DELLE RISORSE
Landamento
della Gestione
Landamento della spesa registrato nellanno 2000
conferma quanto già rappresentato nel DPEF del 2001/2003:
unaccelerazione nel ritmo dei pagamenti pari 7 punti
percentuali rispetto a quello dellanno 1999, passando,
come si evince dalla tabella che segue, per quanto concerne
il conto della competenza rispetto agli stanziamenti ed agli
impegni, rispettivamente dal 49 al 56 per cento e dal 52 al
60 per cento, mentre per quanto concernente il conto dei residui
dall89 al 90 per cento e dal 28 al 35 per cento.
Tabella
dellandamento degli impegni e dei pagamenti nella gestione
della competenza:
Tabella dellandamento degli impegni e dei pagamenti
nella gestione dei residui:
È
utile richiamare lattenzione sullandamento degli
impegni, cioè degli obblighi che
lAmministrazione assume nei confronti di terzi, che
hanno oramai superato il 90 per cento deglistanziamenti previsti
in bilancio.
Il trend di crescita, dei pagamenti da un lato e degli impegni
dallaltro, induce ormai inevitabilmente a prendere in
considerazione la contrazione dei mutui autorizzati dalla
vigente legislazione a copertura delle spese; ciò ancorché
non sussista, così come previsto nella normativa medesima,
leffettiva esigenza di cassa condizione
volta ad evitare lonere derivante dal ricorso al credito.
Peraltro la mancata contrazione dei mutui costituisce la più
rilevante (se non lunica) causa del
risultato negativo di amministrazione che ha registrato, a
chiusura dellanno 2000, un disavanzo pari a 4.468 miliardi
(v. tabella).
Quadro delle risultanze di gestione e di amministrazione
degli ultimi 4 anni
Come
noto lautorizzazione alla contrazione dei mutui cessa
di avere effetto con il termine
dellesercizio cui il bilancio si riferisce, per cui,
in sede di consuntivo, le entrate iscritte in bilancio in
relazione ai mutui autorizzati e non contratti costituiscono
minori entrate, quindi componenti negativi nella
determinazione del risultato di chiusura dellesercizio.
Per converso, le correlative autorizzazioni di spesa, qualora
impegnate o conservate, generano residui passivi, cioè
futuri debiti, e come tali concorrono, come componenti negativi,
alla determinazione del risultato di cui sopra.
Ne deriva che il disavanzo di amministrazione sinora maturato,
essendo un risultato di competenza (prende cioè in
considerazione il momento giuridico in cui nasce per lAmministrazione
Regionale il diritto a riscuotere e lobbligo a pagare)
tiene conto anche non solo delle situazioni di fatto (incassi
e pagamenti) ma della gestione dei residui (che, per quanto
concerne la spesa, è comprensiva non solo di quelli
formali ma anche di quelli di stanziamento- v. tabella che
segue).
Tabella dellandamento della gestione residuiimmagine
Il disavanzo
di amministrazione, risultante dal conto consuntivo del 2000,
pertanto, può definirsi come prenotazione di
debito e non come debito effettivo. Tale
sarebbe se giungessero a pagamento tutti gli impegni assunti
dallAmministrazione ed in questo caso sarebbe necessario
rendere disponibile lintero ammontare dei mutui autorizzati.
Il caso rappresentato è comunque meramente teorico
perché gli impegni che vengono convertiti in pagamenti
devono tener conto dei tempi di trasformazione degli stessi.
In virtù di queste considerazioni lAmministrazione
contrae unicamente la parte dei mutui destinata ad integrare
le disponibilità di cassa, con gli effetti sullindebitamento
già descritti.
Al fine di soddisfare il principio di buon andamento
dellazione amministrativa, che impone che venga
assicurato comunque il pareggio di competenza occorre ristabilire
gli equilibri di bilancio.
Questo comporta, nel rispetto del dettato normativo delleffettiva
esigenza di cassa, di procedere alla contrazione dei mutui
sì da assicurare a fronte del residuo passivo il correlativo
residuo attivo e a fronte del pagamento il correlativo introito.
Occorre, quindi, procedere alla contrazione di un mutuo il
cui importo risulta essere pari alla
sommatoria del saldo 2001 (4.468 md) e limporto dei
mutui autorizzati dalla legge finanziaria 2001 (2.958), (4.468
md + 2.958 md=) 7.426 md condizionando lo stesso alle esigenze
di pagamento e garantendosi la massima celerità nellacquisizione
mediante lerogazione in tranches.
A fronte di tale contrazione devono essere garantiti gli oneri
di ammortamento, mediante iscrizione degli stessi nei pertinenti
bilanci. Al fine di determinare una congrua rata annua si
presume una restituzione in un periodo non inferiore a 20
anni; in tal caso lonere della rata sarà di circa
650 md.
La prospettazione suesposta consentirà di chiudere
positivamente i conti della Regione al termine dellesercizio
2001, ma non è, da sola, sufficiente a garantire il
risanamento dei conti pubblici.
Ad essa, pertanto, va affiancata una politica contabile
di consolidamento finanziario che
condizionerà sensibilmente gli obiettivi della politica
di bilancio.
L'indebitamento nel periodo 2002-2004 (espresso in rata
annua)
Gli oneri
derivanti da obblighi già assunti in conseguenza di
azioni di ricorso al credito (mutui e prestiti obbligazionari)
risultano essere della seguente entità:
Se a
tali importi si aggiunge lonere di ammortamento dei
mutui che si ritiene di dover contrarre per il risanamento
della spesa,
si ha
che il totale complessivo degli oneri di ammortamento dei
mutui risulta essere pari a:
A fronte
di tale onere dindebitamento le "entrate disponibili"
*, che definiscono la capacità
"legale" di indebitamento della Regione ai sensi
dell'art. 37, comma 3, della legge regionale n. 11 del 1983
risultano essere pari a:
*Per
entrate disponibili devono intendersi quelle indicate
nel Quadro tendenziale delle risorse finanziarie
relativamente al bilancio regionale diminuite
delle quote a destinazione vincolata.
Da quanto
sopra esposto risulta che "limpegno" della
Regione, per effetto del ricorso all'indebitamento, ammonta
negli anni 2002, 2003 e 2004 rispettivamente al 17,9%, 17,6%
e 17,4% delle proprie entrate disponibili.
La reale capacità d'indebitamento della Regione va
però calcolata tenendo conto delle spese aventi carattere
obbligatorio, che riducono detta capacità ad un importo
di circa 1.200 miliardi annui.
Da ciò consegue che il predetto indebitamento assorbirebbe,
alla fine del triennio, il 64,5% delle risorse effettivamente
disponibili.
L'ipotesi del bilancio a "legislazione vigente"
Lipotesi del bilancio e legislazione vigente che si
formula, attiene alla previsione di un bilancio
triennale nel quale siano rappresentate le autorizzazioni
di spesa recate per il triennio dalla
legislazione in vigore, dalla dotazione necessaria al funzionamento
di alcuni fondi di riserva, dagli oneri di ammortamento dei
mutui in contrazione ed autorizzati, dalla quota a carico
della Regione relativa al "Quadro Comunitario di Sostegno".
In sintesi si avrebbe la seguente situazione finanziaria che
comporterebbe il reperimento di ulteriori risorse regionali
pari a:
Considerato
però che nel 2002 e nel 2003 sono stati autorizzati
con la finanziaria 2001 mutui per un importo rispettivamente
di 585.000 ml e di 400.000 ml., la suddetta differenza diventa
pari a:
(2)
Al netto delle entrate e delle spese derivanti dalle assegnazioni
statali e dal QUADRO COMUNITARIO DI SOSTEGNO 2000-2006.
Quanto
sopra impone, per il conseguimento dellobiettivo di
riduzione dellindebitamento, unazione costante
di contenimento e di razionalizzazione della spesa.
Pertanto, il processo di formazione del bilancio non potrà
non essere impostato su una rigorosa
riconsiderazione degli interventi, che devono tendere allabbattimento
della suddetta differenza.
Il piano di rientro del debito regionale
Lobiettivo di risanamento della finanza regionale introdotto
col DPEF 2000/2002, è
necessariamente confermato nellattuale.
Si ribadisce la tendenza al consolidamento dellattuale
livello dindebitamento mediante la conferma del ricorso
al credito nelle misure previste dall attuale legislazione
e lallocazione ottimale delle risorse attraverso la
riqualificazione della spesa.
Lelaborazione di unipotesi di bilancio a legislazione
vigente con la conferma degli interventi relativi alle spese
storiche di seguito elencate, comporta per il
2002 nellentità prevista dallattuale legislazione,
un onere complessivo di copertura superiore di 1.250 md alle
entrate proprie regionali e al mutuo di 585 md (previsto per
lanno 2002 dalla L.F. 2001).
Spese storiche relative allanno 2001
Interventi
relativi alla forestazione (contributo allEnte Foreste) |
221
mld
|
Formazione
professionale |
123
mld
|
Spesa
sanitaria |
2.344
mld
|
Trasporti
su strada |
140
mld
|
Trasferimenti
agli EE.LL. |
639
mld
|
Trasferimenti
agli Enti regionali |
286
mld
|
Trasferimenti
al Consiglio regionale |
110
mld
|
Oneri
di ammortamento |
776
mld
|
Quota
annuale regionale per la copertura del Q.C.S. |
155
mld
|
Oneri
di funzionamento e per il personale |
638
mld
|
Fondi
di riserva vari |
720
mld
|
|
__________
|
Totale
parziale
|
6.152
mld
|
Interventi
vari previsti dallattuale legislazione
|
1.268
mld
|
|
__________
|
Totale
|
7.420
mld
|
La manovra di bilancio dovrà, quindi, essere impostata
come segue:
- non
deve includere nuovi o maggiori interventi, e, nelleventualità
di un loro inserimento, la
relativa copertura dovrà essere necessariamente ricercata
nelle risorse previste dalla vigente legislazione, conseguentemente
non verrà effettuato nessun accantonamento nel fondo
per nuovi oneri legislativi;
- le
spese di funzionamento devono essere limitate a quelle strettamente
legate al soddisfacimento di obbligazioni in essere ed a
quelle volte a garantire le normali attività amministrative,
escludendo quelle finalizzate al soddisfacimento di nuovi
o maggiori bisogni, si presume una
flessione delle stesse in misura non inferiore al 10%;
- le
spese per il personale devono essere limitate alle sole
presenze, pertanto non dovranno essere previste
nuove assunzioni salvo motivate eccezioni - ma dovrà
essere impostata una politica di riorganizzazione del personale,
anche attraverso la riallocazione, la formazione, la riconversione
e la riqualificazione dello stesso;
- la
spesa corrente in genere, ivi compresi i trasferimenti a
qualsiasi titolo, deve subire un
abbattimento progressivo annuo del 5 per cento;
- non
devono essere previsti ulteriori stanziamenti per quelle
spese di investimento o in conto capitale che presentino
consistenti residui; al riguardo si specifica che, per gli
interventi che trovano attuazione mediante fondi
gestiti dagli Istituti di Credito, si terrà altresì
conto delle disponibilità sussistenti nei fondi medesimi
in relazione allandamento del fabbisogno rappresentato
dagli stessi istituti e dalla reale capacità di spesa;
- per
quanto concerne i trasferimenti a favore degli enti strumentali
per i quali vigono, in quanto applicabili, le limitazioni
di cui sopra - gli stessi sono fissati nella misura prevista
per lanno 2001, anche in previsione della loro riforma;
in particolare, con riferimento al contenimento delle spese,
si conferma quanto già disposto nellesercizio
precedente: le spese di rappresentanza non possono superare
i 6 ml annui e le spese di personale devono essere limitate
alle presenze, è fatto divieto di nuove assunzioni
anche in turn over.
- Particolare
attenzione deve essere poi prestata al conto dei residui
passivi ed in particolare ai residui di stanziamento per
i quali deve essere rivista la legislazione vigente sì
da limitare
notevolmente la formazione degli stessi.
- Le
autorizzazioni contenute nel ddl finanziaria 2002 e le previsioni
di bilancio 2002 e
2002/2004 devono tener conto altresì della disposizione
contenuta nel comma 20 lettera a) dellarticolo 1 della
L.R. n. 6/2001 (legge finanziaria 2001) in materia di limiti
alle previsioni di spesa, che prevede il mancato incremento
degli stanziamenti per i quali risultino impegni inferiori
all80%.
- Non
può, infine, la nuova politica di bilancio
non prendere in doverosa considerazione
lazione di rivisitazione del titolo 3° dello Statuto
ed in particolare dellarticolo 8 relativo alle quote
di spettanza della Regione dei tributi erariali, che costituiscono
la principale fonte dentrata, sì da pervenire
allacquisizione di maggiori risorse. Lincremento
del regime dentrata non potrà che essere rappresentato
solo dopo lemanazione dei relativi provvedimenti statali.
Per il
completamento del raggiungimento dellobbiettivo su esposto
le risorse da ripartire tra i vari centri di responsabilità
della spesa dovranno essere mediamente ridotte del 18% annuo.
Quadro
tendenziale delle Risorse Finanziarie per il periodo 2000/2006...
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