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I primi atti presenti nell'archivio

Si trovano rispettivamente nel Libri dei Defunti n.1 e nei Libri dei Matrimoni n.1 del nostro elenco.

14 Giugno 1637

Si tratta di un certificato di morte, redatto in latino, della fanciulla Alessandra di due anni, figlia di Antonio di Bologna, sepolta in chiesa.
Parroco era il sac. Giovanni Crisostomo, Canonico Regolare Lateranense, Priore Curato di S. Michele degli Scalzi.

12 Luglio 1637

Si tratta di un atto di matrimonio, redatto in latino, fra Bartolomeo di S. Iacopo in Orticaia e Camilla quondam Quirici della stessa parrocchia. Parroco era il sac. Giovanni Crisostomo, Canonico Regolare Lateranense, Priore Curato di S. Michele degli Scalzi.


(Da: Archivio parrocchiale).

Napoleone

Nel libro n.6 dei "Libri Diversi" del nostro elenco abbiamo trovato due documenti riguardanti Napoleone I Bonaparte:
Nel primo, datato 1 aprile 1809 Ranieri Alliata (Arcivescovo) comunica che S.A.I. Elisa, principessa di Lucca e Piombino, ha ricevuto da "S.A.I. e R. Napoleone il Grande suo fratello la sublime dignità di Gran-duchesa (sic) e Governatrice della nostra Toscana".

Nell'altro, invece, si obbligano i parroci ad inserire nelle orazioni del Venerdì Santo alcune modifiche, fra le quali una preghiera per Napoleone Bonaparte, sostituendo all'espressione Respice ad Romanum benignus Imperium la formula Respice ad NAPOLEONIS benignus Imperium, così come all'espressione Respice ad devotissimum Imperatorem Nostrum Franciscum che si recitava nel Preconio Pasquale, la formula Respice ad devotissimum Imperatorem Nostrum NAPOLEONEM.
Anche altre espressioni vanno cambiate: i Giudei non sono più perfidi ma solo accecati.
Dalla Cancelleria Arcivescovile di Pisa, lì 6 aprile 1808, firmato Filippo Ranieri Pacchioni Primo Cancell..
(Da: Archivio parrocchiale, libri diversi n.6.1).

Doti pubbliche a fanciulle indigenti

Abbiamo rinvenuto nelle "Notifiche avvisi e lettere dall'autorità civile" due atti riguardanti una dote offerta dal Granducato di Toscana ad una ragazza indigente di S. Michele degli Scalzi nell'anno 1835. Molti altri atti del genere sono presenti nell'archivio parrocchiale: noi ci limitiamo a riportare questo.
Notificazione
Il Cancelliere Comunitativo di Pisa di commissione di questa Civica Magistratura rende pubblicamente noto, che desiderando la medesima spargere sopra la Classe più indigente qualche tratto di pubblica beneficenza nell'aventurosa circostanza della nascita del GRAN PRINCIPE EREDITARIO, è stata Superiormente autorizzata a concedere dieci Doti di Lire settanta per ciascuna ad altrettante Fanciulle miserabili della Comunità da estrarsi a sorte, fra quelle che siano orfane di Padre o di Madre, o di ambedue, e della età dagli anni 18. compiti ai 24. parimenti compiti.
Che a tale effetto viene assegnato il termine a tutto il corrente mese di Giugno alle Fanciulle, che concorrano a queste Doti ad avere presentate le loro Istanze in carta libera munite dell'opportuno certificato del Paroco, da cui vengano constatati i sopra espressi requisiti.
E finalmente che nella mattina del 13 luglio prossimo sarà fatta nel Palazzo Comunitativo la imborsazione di tutte le Richiedenti, delle quali saranno verificati i titoli, e la consecutiva estrasione (sic) delle Dotande.
E tutto ec.
Pisa, Dalla Cancelleria Comunitativa / lì 16 Giugno 1835.
Il Cancelliere Comunitativo / Dottor Francesco Occhini
Dalla Stamperia Pieraccini.

Ecco l'esito:

Notificazione
Il Cancelliere della Comunità di Pisa rende noto che nella pubblica Estrazione eseguita la mattina del dì 12 stante avanti questa Civica Magistratura collegialmente adunata per le Dieci Doti istituite nell'avventurosa circostanza della Nascita del GRAN PRINCIPE EREDITARIO, sono state tratte a sorte, ed hanno le seguenti miserabili Fanciulle conseguita la Dote di Lire Settanta pagabile all'epoca del loro Matrimonio tanto spirituale che temporale, cioè:

  1. Sbrana Rosa di Bartolomeo di Putignano
  2. Vannucci Maria Anna q. Aurelio di S. Cecilia
  3. Pratesi Maria Domenica q. Michele di S. Martino
  4. Castroni Maria q. Ranieri di S. Caterina
  5. Prosperi Metilde (sic) q. Bruno della Pieve di Calci
  6. Giusti M. Rosa q. Cammillo di S. Michele degli Scalzi
  7. Gherardi Graziosa q. Francesco di S. Pietro in Vinculis
  8. Vanni Gaetana q. Giuliano di S. Cosimo e Damiano
  9. Pacini M. Elena Elisabetta q. Pietro di S. Paolo
  10. Bini M. Aleandra q. Luigi di S. Frediano
E tutto ciò ec. acciò ec.
Pisa, dalla Cancelleria Comunitativa / Lì 14 Luglio 1835
Il Cancelliere Com. Fott. Francesco Occhini
(Da: Archivio parrocchiale).

Certificato Negativo di morti

Ogni volta che in un certo mese non si verificavano decessi, il parroco era tenuto ad informarne lo stato (nel nostro caso il Granducato di Toscana) presso l'ufficio competente (ufficio di stato civile). Ecco un esempio rinvenuto in un libro dei matrimoni (un errore di posizionamento dovuto al parroco del tempo?), nel nostro elenco il n.2 dei Libri di Matrimonio.

Bollo dello Granducato (Modello 21.) (c)

Certificato negativo di morti
Comunità di Pisa / Parrocchia di S. Michele degli Scalzi / Mese di Luglio 1847.

In esecuzione di quanto dispone l'Articolo 9 della Legge de' 18 Giugno 1817; si certifica dall'infrascritto Paroco (sic) della Chiesa suddetta, qualmente nel corso del mese sopra accennato, non è seguita la Morte di veruno individuo appartenente al Popolo da quella dipendente; come appare dal Registro dei Morti al quale ec.
Lì 6 Agosto 1847.
Il Paroco della Chiesa summentovata / Alessio Garfagnini (in firma)
(Da: Archivio parrocchiale, libro dei matrimoni n.2).

Due stati enumerativi di persone: 1849 e 1851

Clicca sulle due immagini per ingrandire:
Stato enumerativo popolazione 1849 Stato enumerativo popolazione 1851
(Da: Archivio parrocchiale, Libro Affari Diversi).


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