Curiosità, documenti, storie... Seconda Parte


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Prime elezioni (1850) del Consiglio Comunale di Pisa

Riportiamo l'elenco dei consiglieri comunali eletti nella prima adunanza elettorale, rinvenuti nel nostro archivio parrocchiale assieme ad un libretto contenente i nomi degli eliggibili:
  1. Ruschi Francesco voti 799
  2. Vannucchi Dott. Andrea 752
  3. Morosoli Avv. Robustiano 731
  4. Bracci Gaetano 717
  5. Franceschi Cav. Lelio 713
  6. Toscanelli Giov. Battista 608
  7. Roncioni Cav. Francesco 593
  8. Castinelli Ridolfo 579
  9. Michelazzi Gaspero 543
  10. Dal Borgo Cav. Giov. Saladino 539
  11. Savi Prof. Paolo 533
  1. Galli Florido 508
  2. Simonelli Cav. Antonio 507
  3. Buonafalce Gaetano 501
  4. Frizzi Emilio 478
  5. Landucci Giovanni 460
  6. Locci Giuseppe 437
  7. Masi Sacerdote Raimondo 437
  8. Gennari Giuseppe 437
  9. Del Rosso Tanucci Antonio 436
  10. Agostini Della Seta Andrea 431
  11. Catanti Avv. Giovanni 419
  1. Sanminiatelli Galleni Cosimo 410
  2. Studiati Dott. Cesare 405
  3. Della Bianca Carlo 389
  4. Sbragia Prof. Ranieri 384
  5. Del Punta Avv. Angiolo 383
  6. Sabatini Dott. Jacopo 367
  7. Antoni Avv. Giuseppe 361
  8. Passerini Prof. Baldass. Ranieri 359
  9. Rosini Dott. Ippolito 359
  10. Paperini Dott. Giulio 356
F. Ruschi Gonf.
(Da: Archivio parrocchiale, Notifiche e Avvisi della autorità civile).

Una strana richiesta

Il 15 ottobre 1887 viene richiesto all'uffico competente di comprare un ombrellino d'incerata per portare la S. Comunione, visto che la parrocchia (di circa 4000 anime, scrive il parroco del tempo) ne è priva e che fino ad ora si doveva usare l'ombrellino di seta.
il costo previsto si aggira sulle 25 lire.
(Da: Archivio parrocchiale, Libro Affari Diversi).

Prima illuminazione pubblica

L'ufficio tecnico del Comune di Pisa, col n.43 di protocollo, data 3 gennaio 1898, avvisa il parroco di S. Michele degli Scalzi:
Come è certamente noto alla SV. Ill.ma, l'Amministrazione Comunale ha stipulato, colla Ditta Siemens e Halske di Berlino, una convenzione per l'impianto e l'esercizio della distribuzione dell'energia elettrica nel Comune di Pisa, sia a servizio pubblico che privato.
A facilitare però l'impianto della rete di condutture è necessario che, per parte dei proprietari dei fabbricati, sia accordata alla Ditta concessionaria la facoltà di apporre alle loro case le mensole a sostegno dei fili.
Nell'interesse quindi di questo importantissimo servizio pubblico, rivolgo preghiera anche alla SV. prelodata perché voglia concedere alla prefata Ditta la facoltà di cui sopra è parola per la Chiesa di S. Michele degli Scalzi.
E colla fiducia che Ella sraà per concedere quanto viene domandato, attendo un cortese cenno di assentimento, che riterrò come accordato quando non mi pervenga risposta in contrario entro dieci giorni dalla presente.
Il Sindaco (Cesare Franceschi).

Il parroco rispose che non spettava a lui dare l'assenso, ma al Ministero della Pubblica Istruzione, essendo l'edificio monumentale.
(Da: Archivio parrocchiale, libri diversi n.5).

Una sola messa al cimitero

Clicca sull'immagine per ingrandire l'originale. Ecco il decreto manoscritto di
FERDINANDO CONTE CAPPONI
Patrizio fiorentino / per la grazia di Dio e della S. Sede Apostolica
Arcivescovo di Pisa
primate delle isole di corsica e sardegna / ed in esse legato nato
della santità di N.S. Leone XIII / prelato domestico ed assistente al soglio pontificio

Invocato il SS. Nome di Dio
Un decreto di Ferdinando Capponi Arcivescovo. Clicca per ingrandire Colla Nostra autorità Ordiniamo, diciamo e decretiamo che nell'Oratorio o Cappella esistente nel Campo Santo della Parrocchia di S. Michele degli Scalzi, Subborgo di questa città, non vi sia celebrata che una sola Messa piana nei giorni feriali e nel dì 1° Novembre di ogni anno; ed ordiniamo al M. Rev.do Parroco pro tempore di S. Michele degli Scalzi, al quale solo compete la giurisdizione di fare tutte le Sacre funzioni in detto Oratorio (non esclusa la celebrazione della S. Messa) che eseguisca e faccia eseguire quanto abbiamo determinato con questo Nostro Decreto.
Dato in Pisa dal Nostro Palazzo Arcivescovile Lì 15 marzo 1899.
+Ferdinando Arc. di Pisa.
(Da: Archivio parrocchiale. Libro Affari Diversi).

Benedizione delle case dei primi anni del 1900

Riporto il seguente avviso (omettendo il solo ordine delle vie), curioso soprattutto per le norme che regolavano la Benedizione:
La benedizione delle case
Come è d'uso a Pisa, nella Settimana di Passione vi sarà la benedizione delle case della Parrocchia. Per evitare lamentele inutili e ingiustificate tenete presente questa norma:
  1. La benedizione incomincia il giorno 23 marzo.
  2. La mattina si viene in casa alle ore 10, seguendo l'itinerario posto qui sotto. Si benediranno tutte quelle case che si potrà in mattinata: nel pomeriggio si riprenderà dal numero lasciato la mattina, fino al termine della strada.
  3. Secondo il numero di case di ciascuna via, si verrà in due o più sacerdoti.
  4. Per la benedizione si incomincia sempre dai numeri più bassi: n.1,2, ecc. Nel caso però che una via fosse troppo lunga per un solo sacerdote, si incomincerà contemporaneamente da altri, partendo dai numeri più alti.
  5. Qualcuno si trovi in casa nel giorno determinato, per evitare di farci tornare in altri giorni.
  6. L'istituto Agrario, come le altre fabbriche o laboratori che esistono in Parrocchia, saranno benedetti in giorni e ore da stabilirsi coi rispettivi Direttori.
Segue l'ordine delle vie

AVVERTENZA IMPORTANTE
Per ordine di S. E. l'Arcivescovo quelle poche famiglie che hanno rifiutato il Sacerdote per lo Stato d'anima, non avranno la benedizione delle loro case. Così non la possono avere coloro che non hanno contratto Matrimonio religioso, ma sono uniti solo civilmente (Cfr. riguardo questo l'avviso seguente)
(Da: Archivio parrocchiale, libro Affari Diversi).


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