Aree settentrionali
Non si tratta propriamente di una provincia, ma di una "zona amministrata a
livello federale" a causa della contrapposizione tuttora aperta tra il Pakistan e
l'India a proposito del Kashmir.
In questa zona si incontrano importanti catene montuose : a ovest l' Hindukush,
a sud il piccolo Himamaia (collegato al Nanga Parbat, 8126 metri), a est le stupende cime
del Karakoram e a Nord, oltre la frontiera, il Pamir.
La popolazione (850 000 abitanti) è un caleidoscopio di popoli, lingue e sette
religiose. Dal 1982 la Karakoram Highway, attraversando le
valli dei fiumi Indo, Gilgit e Hunza, le ha poste in collegamento e le ha fatte diventare
una meta turistica. Dal 1986 le aree settentrionali sono divenute accessibili anche dalla
Cina attraverso il passo Khunijerab.
Negli anni '60 il Pakistan e la Cina iniziarono uno dei più grandi progetti
ingegneristici dall'epoca delle piramidi: la Karakoram Highway, una strada di collegamento
lunga 1200 km sulle catene del Karakoram e del Pamir, da Havelian, nella Provincia della
Frontiera del Nord Ovest a Kashgar, nel Xinjiiang. Sono stati necessari vent'anni dalla
parte del Pakistan, e dieci oltre a questi in Cina.
Fino al XIX secolo la regione era un mosaico di regni e piccole repubbliche, la
cui sovranità si fondava in gran parte sull'isolamento favorito dai confini montuosi.
Nel 1846 gli Inglesi si impadronirono dei territori sikh del Kashmir, Ladakh,
Baltistan e del bacino dei fiumi Gilgit-Hunza. Riunendoli sotto il nome di Azad Jammu e
Kashmir, li vendettero al principe indù G.Singh che venne dichiarato primo maraja del
Kashmir.
Alla spartizione, nel 1947, il maraja H. Singh che sperava di mantenersi
indipendente, decise di dare la sua adesione all'Unione indiana, suscitando la ribellione
di Gilgit e le valli circostanti; di conseguenza, l'India e il Pakistan entrarono in
guerra per il Kashmir. Con il cessate il fuoco delle Nazioni Unite, il Pakistan ebbe il
controllo temporaneo sulle attuali Aree Settentrionali, più una fetta del Kashmir
occidentale.
Il Kashmir (controllato
per due terzi dall'India e il resto dal Pakistan), nel contenzioso indo-pachistano figura
al primo posto.
Dal 1989, la guerriglia separatista ha causato 20.000 morti. Un avvio di
soluzione negoziata fra New Delhi e Islamabad su questo tema incoraggerebbe la
normalizzazione piena dei rapporti fra le due comunità, legate da interessi economici e
spesso da legami familiari.
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