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Il
Sogno di Giuseppe
Io
sono Giuseppe, un figlio di Dio: così canta il protagonista di una
delle pagine più belle della Bibbia, oggi centro del nostro spettacolo.
Il
musical IL SOGNO DI GIUSEPPE racconta la vicenda di Giuseppe e di
Beniamino, gli unici due figli di Giacobbe e Rachele.
Lo spettacolo ha inizio con una grande festa in cui il Faraone presenta
al popolo egiziano Manasse, il figlio dell'ebreo Giuseppe e dell'egiziana
Asenat. Attraverso un viaggio nel tempo lo spettatore è invitato ad
accompagnare Manasse a rivivere la storia di suo padre Giuseppe il
prediletto tra i dodici figli di Giacobbe, il più amato dal padre e da
Dio, l'uomo che, attraverso i sogni, comprende di essere chiamato a
testimoniare l'amore di Dio.
Giacobbe però ha avuto anche altri 10 figli maschi da altre mogli.
Questi fratelli non accettano e non capiscono come mai Giuseppe sia il
più amato, così accecati dalla gelosia lo vendono come schiavo ad un
ismaelita diretto con la sua carovana in Egitto.
Giuseppe inizia da questo momento una nuova vita: conquista la fiducia
di Putifarre, il suo nuovo padrone, rifiuta le attenzioni della
bellissima Mut e, accusato ingiustamente da quest'ultima, finisce in
carcere. Giuseppe non dispera, ha fiducia in Dio (!) e attende nouvi
segni. Intanto però passano alcuni anni.
Poi un giorno il Faraone lo chiama per decifrare un sogno e da quel
momento la vita di Giuseppe ha una svolta decisiva. Giuseppe viene
insignito della carica più importante, sposa Asenat, salva il popolo
d'Egitto dal pericolo di una carestia che investe tutti i territori.
Presto in Egitto giungono altri popoli con la speranza di ricevere grano
per sfamarsi; mescolati tra loro ci sono anche i fratelli di Giuseppe:
è questo il momento in cui Giuseppe riesce ad esprimere con
sorprendente novità, la logica di Dio.
Lo
spettatore distratto potrebbe a questo punto interpretare le scelte ed i
gesti di Giuseppe nella linea del "ti perdono, ma prima mi
vendico". Giuseppe invece perdona - chiedendo la forza al Dio della
storia - i suoi fratelli proprio aiutandoli a ripercorrere al contrario
quel cammino di "dimenticanza e odio del fratello". Quando i
fratelli, pur di non perdere Beniamino, l'altro fratello, decidono di di
consegnarsi a Giuseppe, riscoprono di essere fratelli e ricevono
in dono la rivelazione di Giuseppe "VOSTRO FRATELLO SON IO... E
VOSTRO PADRE E' ANCHE IL MIO!"
Alcuni
flash che possono aiutare a contemplare le scene
- Lo stretto legame che c'è tra mancanza
di pane e comunione con i fratelli. Dove non c'è pane non
c'è comunione. Quando incontri il fratello trovi anche il
pane. Forse l'Eucaristia ci richiama proprio questo!
- Chi rappresenta Beniamino in tutto
il musical? In alcuni momenti sembra assomigliare a te! Il
fratello amato, non consapevole del male recato a Giuseppe
dagli altri fratelli, protagonista silenzioso della storia
della salvezza...come te!
- Chi rappresenta Asenat in tutto il
musical? In alcuni momenti richiama proprio la
chiesa-sposa! Sposa che racconta, che non capisce, che
domanda, ma che fa corpo unico con il suo signore!
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