Le SdP diventano missionarie quando, per soprannaturale intuizione, la Fondatrice, Madre Savina Petrilli, capisce che è l'ora di affrontare la grande prova. All'inizio del secolo, nel 1903, l'umile ma coraggiosa pioniera senese invia alcune sue Figlie più preparate nel Nord-Est del brasile, la zona più povera. La loro opera è una risposta ai bisogni del popolo: |
educazione ed istruzione soprattutto dell'infanzia e della gioventù soprattutto povera ed abbandonata e la catechesi.
Affrontano con entusiasmo disagi e sofferenze; alcune di esse, sull'esempio di Gesù, donano la propria vita per amore dei fratelli, stroncate dalla febbre gialla. |
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Nel 1909 le SdP arrivano in Argentina per assistere gli anziani, opera che esige pazienza e carità per dare la possibilità a queste persone di vivere serenamente i loro ultimo giorni. Si aggiunge a quest'opera il compito dell'educazione dell'infanzia. |
Nel 1912 Madre Savina affronta i disagi di un lungo viaggio che la porta nel Sud America dove può costatare il lavoro fatto dalle sue Figlie e quanto c'è ancora da fare.
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Sotto la valida direzione della Madre generale, Madre Agostina Borromei, correggionale della Fondatrice - e con la disponibilità delle Sorelle - il granello di senapa piantato un giorno a Siena ha allargato le sue radici fino al Paraguay, ad Iturbe, un paesino dell'interno. Qui le Figlie di Savina Petrilli offrono il loro prezioso contributo impegnandosi nel settore salute (molto carente in questa zona) |
con un ambulatorio, che è l'unico a Iturbe in cui i poveri possono essere assistiti, gratuitamente; a volte l'azione benefica delle Sorelle ci spinge, quando occorre, fino alla donazione del proprio sangue. Una delle Sorelle, infermiera, con esperienza di ostetricia è veramente una benedizione: ella contribuisce a far "sbocciare" tante nuove vite in ambienti ove, probabilmente, la miseria le avrebbe "soffocate". |
Anche la nuova Madre generale, Madre Maria do Socorro Fortes, procede instancabile l'Opera iniziata e porge orecchio e cuore alla urgente esortazione del Vescovo di Portoviejo: è l'occasione per allargare gli orizzonti del "Savimondo" fino all'Ecuador. Mossa dallo stesso zelo che 90 anni prima aveva spinto la Fondatrice ad inviare le sue Figlie in terra americana, dopo aver tanto pregato e fatto pregare, porta la Comunità a riflettere sulle parole della B. Savina: "Per mezzo di una missionaria santa Dio benedice tutto l'Istituto" e la missione viene accettata. |