L'Italia ha trovato nell'Opera saviniana, sempre più aperta ai segni dei tempi, una vera fonte di Carità e di solidarietà cristiana. Le SdP, figlie di Savina, accolgono le varie forme di povertà che, nel tempo, incontrano oltre le mura di Siena. Sono le bambine in difficoltà, gli extra-comunitari, l'anziano solo, l'handicappato, l'uomo senza Dio... Su queste povertà le SdP di ieri e di oggi si chinano con rispetto, tenerezza, amore, perché come ha lasciato scritto la Beata Savina: "Il cuore umano a tutto resiste fuorché alla bontà" e continuano a prodigarsi a tempo pieno nelle parrocchie e negli oratori, collaborando con le Caritas diocesane dove la parola d'ordine è: accoglienza e rispetto della persona, sia tossicodipendente o alcolizzato, straniero o anziano o ragazza madre...; compiono visite a domicilio, lavorano tra gli extracomunitari, tra i piccoli delle Scuole materne ed elementari per aiutarli a crescere come creature "nate alla libertà" (B. Savina)
L'ideale di Savina è sempre vivo e attende, oggi come ieri, giovani con mani libere, con occhi che guardano in alto, con cuori che tendono all'essenziale per essere, nell' "oggi" il sole che benefica tutti, il pane che si spezza per la fame dei fratelli.