Cosa succede se utilizziamo la versione del test t di Student per varianze omogenee quando i nostri campioni hanno varianze non omogenee?

    Se avessimo utilizzato la formula ordinaria del test t di Student a quale risultato saremo arrivati? Verificare questa evenienza serve per dimostrare che eseguire un test statistico errato può portare a delle conclusioni sbagliate.
    Consideriamo ancora l'esempio precedente utilizzando in questo caso la formula per il t di Student ordinario:
 
 

 
Campione A
Campione B
n
101
81
media
53,46
47,36
ds
25,37
15,39
s2A
643,6369
 
s2B
 
236,8521

 Per calcolare s2, la stima combinata della varianza della popolazione, si applica la formula:


 

a questo punto possiamo applicare la formula generale:


 

    Si consulta la tabella dei Valori critici per il t di Student per 180 gradi di libertà e si ricava che non vi è una differenza statisticamente significativa. In realtà il valore di p è pari a 0,059, un valore molto vicino a quello della significatività normalmente accettata (p < 0,05). Questo è uno di quei casi in cui la scelta del test sbagliato ci porta a delle conclusioni errate.
 
 

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