Test t di Bonferroni per confronti multipli nell'analisi della varianza ad un criterio di classificazione

    Il test t di Bonferroni per confronti multipli è uno dei possibili metodi applicabili quando dal risultato dell'analisi della varianza ad un criterio di classificazione emerge una differenza significativa, al livello di significatività prescelto, e ci permette di identificare quali medie differiscono dalle altre.
    Applichiamo il test t di Bonferroni all'esempio seguente: vogliamo valutare, durante una sperimentazione clinica, l'influenza sulla funzionalità renale di un farmaco. Costituiamo cinque gruppi di 8 soggetti scelti a caso dalla stessa popolazione; ai componenti del gruppo A somministriamo la dose minima del farmaco, mentre ai componenti dei gruppi B, C, D, E somministriamo dosi crescenti. Valutiamo la concentrazione della creatinina sierica, svolgiamo l'analisi della varianza ad un criterio di classificazione ed otteniamo i dati illustrati nella Tabella.
 
 
 
GRUPPO A
GRUPPO B
GRUPPO C
GRUPPO D
GRUPPO E
1
0,58
0,65
0,69
0,74
0,77
2
0,63
0,74
0,76
0,70
0,77
3
0,81
0,82
0,84
0,83
0,90
4
0,57
0,60
0,64
0,75
0,80
5
0,56
0,62
0,75
0,65
0,94
6
0,75
0,85
0,71
0,77
0,83
7
0,70
0,71
1,02
0,95
0,84
8
0,50
0,63
0,62
0,69
0,78
 
mA = 0,637
mB = 0,702
mC = 0,754
mD = 0,760
mE = 0,829

 
 

Origine della variabilità
Devianza
G.L.
Varianza
tra gruppi
0,16 
4
0,040
entro gruppi
035 
35
0,010
totale
0,51
39
Rapporto delle varianze
  

  La stima della varianza entro gruppi è 0,0098 e ci sono k = 5 campioni, ciascuno formato da n = 8 soggetti, possiamo calcolare il numero dei gradi di libertà: G.L. entro gruppi = k(n - 1) = 5(8 - 1) = 35 gradi di libertà associati alla stima della varianza entro gruppi.
    Possiamo confrontare i cinque gruppi calcolando i valori di t dei confronti delle medie due a due, in questo caso faremo 10 confronti utilizzando la seguente formula:

dove mx e my rappresentano le medie da confrontare e n rappresenta la numerosità dei gruppi esaminati.

   

   

   

   
 

   

    Abbiamo messo a confronto multiplo  5 medie perciò per avere un tasso complessivo di errore che sia inferiore al 5% dobbiamo confrontare ciascuno dei valori t ottenuti con il valore critico associato con 5/k = 5/5 = 1% di probabilità di errore, cioè il valore critico per p = 0,01.
    Dalla Tabella dei valori critici per il test t di Student vediamo che per 35 gradi di libertà il valore critico per p = 0,01 è 2,724. Confrontando questo valore critico con quelli appena ottenuti vediamo che questo valore è superato nel confronto fra la media del gruppo A e quella del gruppo E, possiamo quindi affermare che l'effetto tossico del farmaco studiato, a carico del rene, inizia a manifestarsi alla dose somministrata ai soggetti del gruppo E.
 
 

Indice generale
Pagina precedente
Pagina principale
Pagina successiva