Seminario internazionale su
Ricerca e Formazione per lo Sviluppo Umano

A livello internazionale, sebbene sia stato espresso un generale consenso riguardo al modello di sviluppo umano da seguire ed ai suoi obiettivi, vengono chiaramente riconosciute le difficoltà della loro realizzazione. Innovazione e cambiamento culturale rappresentano uno dei bisogni più urgenti, al quale la cooperazione allo sviluppo può contribuire. Ciò necessita, fra l’altro, di:

• Ricerche e sviluppo di strumenti di lavoro e di azioni riproducibili, effettivamente capaci di raggiungere gli obiettivi stabiliti nel corso del Vertice di Copenaghen.
• Campagne di informazione ed iniziative nel campo dell’educazione, per i dirigenti ed il personale delle strutture pubbliche e private che svolgono un ruolo fondamentale nell’ambito dello sviluppo sociale.

Il progetto EDINFODEC, promosso dall’UNOPS per conto del Department for Economic and Social Affairs delle Nazioni Unite, ha sostenuto le attività di un gruppo di lavoro internazionale sul tema: ricerca e formazione per lo sviluppo umano. Tale gruppo era costituito dai rappresentanti dei diversi gruppi di lavoro dei seguenti paesi: Algeria, Canada, Colombia, Cuba, Francia, Italia, Marocco, Mozambico e Tunisia. Questi gruppi di lavoro sono stati diretti da rappresentanti dei dipartimenti universitari e hanno riunito varie istituzioni (università, centri di ricerca, ONG, professionisti e dirigenti di servizi sociali ed istituzioni pubbliche, amministratori locali, attori della cooperazione decentrata ecc.) operanti nel campo dello sviluppo sociale e della cooperazione allo sviluppo, allo scopo di verificare la pertinenza di un’iniziativa internazionale di ricerca e formazione per lo sviluppo umano, e di contribuire alla sua elaborazione.

Il gruppo di lavoro internazionale si è riunito a Hammamet (Tunisia), nei giorni 31 marzo e 1 aprile 2000, per condividere e discutere i risultati del lavoro portato avanti dai diversi gruppi nazionali. Questi hanno abbozzato la proposta di un’iniziativa basata, da una parte, su una rete internazionale di istituti di ricerca e formazione e, dall’altra, sulle esperienze e le pratiche dello sviluppo umano.

Il gruppo ha sottolineato la centralità della ricerca pilota come metodologia fondamentale per la ricerca e l’innovazione, collegata a periodi di lavoro/studio/formazione o a stage in quanto metodo formativo di base. In particolare, la ricerca pilota e la creazione di laboratori per la formazione, producono le condizioni necessarie per la costituzione di un insieme comune di conoscenze, utilizzando differenti capacità, competenze e forme di conoscenza che provengono da esperienze, e da contesti culturali e di sviluppo differenziati.

L’edificazione di una cultura globale per lo sviluppo umano non significa perciò trasferire la conoscenza  da coloro che la possiedono a coloro che ne sono privi. E’ invece un processo di costruzione della conoscenza che implica uno sforzo collettivo, rendendo disponibili le competenze, le capacità, la conoscenza esistente in seno alle diverse istituzioni (accademiche e non), esperienze, paesi e comunità, per un tentativo comune e nello spirito del co-sviluppo e dell’interdipendenza.

L’obiettivo finale è di lanciare una forte iniziativa internazionale in grado di moltiplicare il numero e la qualità dei lavoratori, degli amministratori, dei quadri e dei promotori dello sviluppo, e di nutrire una cultura dello sviluppo umano nel pieno rispetto dei principi enunciati nella Carta di Copenaghen.

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