Seminario Internazionale

Gli indicatori dello sviluppo umano
27 giugno 2000
Ore 10,00 – 11,45

Conference Centre of Varembé(CCV)
Sala B
Rue de Varembé 9
Ginevra
 

Conclusioni

In linea con gli obiettivi dell'iniziativa PARIS21 il seminario, organizzato dalla Divisione di Statistica della Commissione Economica delle Nazioni Unite per l’Europa (UNECE), si proponeva di esaminare i progressi ottenuti nella realizzazione degli impegni di natura statistica identificati in occasione del vertice di Copenaghen. In assenza di un meccanismo di monitoraggio e valutazione basato su informazioni affidabili e comparabili, l’impegno sociale assunto dai governi e dagli organismi internazionali appare difficilmente credibile. Il “benchmarking” rappresenta un rilevante strumento per una società dell’informazione sempre più aperta e globale in grado di introdurre visibilità, trasparenza e certezza dello sviluppo.

I rapporti presentati dai paesi nel corso del seminario e la discussione che ne è scaturita hanno mostrato un’ampia varietà di esperienze e un’ampia gamma di meccanismi istituzionali per il monitoraggio dei processi di sviluppo: creazione di uffici statistici presso le agenzie di sviluppo ed i Ministeri sociali (UK), ampliamento del ruolo e delle competenze dell’Istituto Nazionale di Statistica (Danimarca), creazione di comitati interministeriali con la partecipazione degli Istituti di Statistica (Palestina, Italia), “devolution” dei compiti di monitoraggio alle strutture locali (Sudafrica e, per alcuni versi, Australia). Numerose le difficoltà che emergono, alcune attengono alla debolezza del sistema informativo statistico, altre a problemi istituzionali. Esiste, comunque, una complessità intrinseca nel monitoraggio dello sviluppo sociale per quanto attiene alla definizione degli standard per l’esclusione sociale e per la misura della qualità della vita, al campionamento, alla disponibilità di informazioni di natura amministrativa,  all’integrazione delle diverse fonti.

E’ stata quindi sottolineata l’importanza di promuovere uno scambio di esperienze con i paesi in via di sviluppo. Si tratta di un’area dove il trasferimento di know how e la disseminazione di “best practices” sono insufficienti. Lo sviluppo del dialogo tra le istituzioni competenti, la promozione di “peer reviews” tra i paesi, la stimolazione del partenariato tra chi produce e chi utilizza le informazioni, l’educazione, il coinvolgimento dei diversi attori - i media, la scuola, la società civile, il tessuto produttivo - possono contribuire a stimolare la crescita e lo sviluppo dei sistemi informativi statistici. Le indicazioni raccolte nel corso del seminario e gli approfondimenti autonomamente sviluppati dalla cooperazione italiana hanno condotto a definire un possibile approccio per rispondere alle esigenze di rafforzamento del sistema di informazioni socio-economiche soprattutto a livello locale. Sarà infatti promossa una componente nell’ambito dei programmi di sviluppo umano e di lotta contro la povertà finanziati dalla cooperazione italiana (componente statistica) destinata, da un lato, a misurare le azioni svolte e i risultati ottenuti dai programmi stessi e, dall’altro, a sostenere una capacità locale di produrre, analizzare e diffondere le informazioni sulle principali caratteristiche socio economiche del territorio promuovendo una “cultura dell’informazione” nel paese.