Individui sotto terapia correttiva o riabilitativa


Nel caso di individui alle prese con problemi di carattere medico, si presenta in effetti una casistica piuttosto ampia e differenziata (vi sono inclusi, ad esempio, individui in via di recupero in seguito ad incidenti, individui praticanti terapie correttive, individui alle prese con dolori articolari di tipo reumatico, etc.), nella quale inoltre rivestono un ruolo importante il sesso e soprattutto l'età dell'interessato; nel complesso però, si tratta di individui che stanno tentando, impegnandosi al massimo, di conquistare o riconquistare una condizione di benessere fisico ed anche psichico, della quale al momento sono privi. E' ovvio, a nostro avviso, che a tutta questa categoria di persone dovrebbe interessare essenzialmente il raggiungimento del massimo risultato, anche con gli esercizi di stretching, passando quindi in secondo piano il tempo necessario per raggiungere lo scopo. E' altrettanto chiaro che per essi sarà più indicata la seconda delle due tecniche, quella definita PNF.Ci sembra quasi superfluo precisare che la sua applicazione non vada operata in maniera pedissequa, quasi cieca. Ad esempio, nel caso di un recupero funzionale in seguito ad un trauma muscolare o tendineo che riguarda un arto, l'impiego della tecnica di PNF sarà indicato soltanto per le articolazioni prossime a quella rimasta «bloccata» dal trauma, rimanendo queste generalmente, in una condizione di relativa inattività. Per il muscolo o il tendine che hanno subito la lesione, potrebbe rivelarsi pericolosa una tensione di tipo massimale o submassimale, quale è quella prodotta dalla contrazione isometrica che si effettua nel «primo tempo» della tecnica di PNF. Starà dunque al professionista - tale almeno si spera che sia - che segue l'individuo in cura, determinare l'opportunità di applicazione di tale tecnica.