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Il poeta di Tresnuraghes

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Chi inventò le gare poetiche a premio.

Esistono documenti contrastanti al riguardo: Antonio Cubeddu, in un suo celebre sonetto scritto nel 1955, pochi mesi prima di morire, afferma di essere stato l’organizzatore della prima gara poetica a premio:

De s’otighèntos su norantasèse
Pro iniziativa mia rara
Amos fatu sa prima bella gara
De Cabidànni su bìndighi ‘e mese

Nel milleottocentonovantasei,
per mia iniziativa
si è tenuta la prima gara poetica,
il 15 settembre

Secondo i quotidiani dell’epoca, promotore della prima gara a premio fu invece un fabbro ozierese facente parte del comitato per le feste della Madonna del Rimedio. In un articolo de La Nuova Sardegna del 1905 si legge infatti: “Quando il giovane fabbro ozierese insieme ad un comitato per le feste lanciò per la prima volta la proposta di una gara poetica dialettale a premi, l’idea fu trovata ottima e subito attuata”. Per quanto riguarda la data, se così sono andati i fatti, è da ritenersi storicamente esatta quella del 28 settembre 1902: lo confermerebbero due corrispondenze de La Nuova Sardegna. In quella da Ozieri del 1903, dove si annuncia il programma delle feste della Madonna del Rimedio, si legge infatti: “si terrà una gara poetica fra gli improvvisatori della Sardegna con tre premi per lire 120 [...]. Questa gara, venne iniziata lo scorso anno dalla società 20 settembre e riuscì splendidamente”. In un’altra corrispondenza da Lula del 1913 il cronista afferma: “Ricordo la prima gara poetica tenuta ad Ozieri nel 1902 nella quale il Cubeddu si rivelò in tutta la pienezza del suo ingegno maturo”.

A complicare ulteriormente la questione, è un manoscritto di Cubeddu risalente agli anni 30, nel quale il poeta afferma di aver partecipato, il 20 e 21 settembre 1896, alla prima gara poetica. Considerata la grande quantità di particolari contenuta nel documento (poeti partecipanti, componenti della giuria, etc.), e considerate le difficoltà che Cubeddu avrebbe potuto incontrare nell’innestare avvenimenti e persone reali con i frutti della fantasia o, addirittura, nell’inventarsi tutto, ritengo che il manoscritto provi la realtà dei fatti. Per quando riguarda le cronache nei quotidiani, avanzerei una mia personale ipotesi: che i cronisti si siano riferiti ad una seconda gara poetica, più famosa della prima del 1896.

Ultimo aggiornamento: 21/08/03

- Realizzato da Francesco Cadoni -