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Curiosita'

I gatti nell'antico Egitto

I felini domestici erano animali sacri nell'antico Egitto. Causare la morte di un gatto, anche involonta-

riamente, era delitto piu' grave dell'uccisione di un uomo e veniva sempre punito con la morte.

Quando un gatto di casa moriva, i membri della famiglia si mettevano in lutto stretto e si rasa-

vano i sopraccigli quale segno del loro cordoglio. Se ne avevano i mezzi, i proprietari provvedevano

a far mummificare il corpo della bestiola e a seppellirlo son solennita' in apposito sarcofago. In caso

d'incendio, il gatto di casa veniva posto in salvo per primo. Ogni bambino veniva consacrato ad un

gatto sin dal momento della nascita e, per tutta la vita, doveva portare un medaglione con l'effige

dell'animale. Una delle principali feste religiose egiziane si celebrava a Bubastis in onore della dea

Bastet, raffigurata come una donna con la testa di gatto. Gli antichi Egizi credevano che la dea Bastet

potesse vivere nel corpo dei gatti e scandagliasse, attraverso gli occhi dei felini, l'animo dell'uomo,

controllandone le azioni. Anche Ra, dio del sole, si credeva che assumesse le sembianze di un gatto

maschio quando scendeva sulla terra. Nel 1890 fu scoperto in Egitto fu scoperto un antico cimitero di

gatti contenente circa 180.000 mummie: ogni felino era imbalsamato, avvolto in bende funerarie e

deposto in una piccola bara riproducente le forme dell'animale. Le credenze religiose fiorite intorno al

gatto domestico furono mosse da ragioni concrete, infatti, questi animali erano preziosi in Egitto,

perchè salvaguardavani dai topi i raccolti immagazzinati per i periodi di siccità.

Gatti come orologi.

Nell'antica Eliopoli il dio egizio del sole, Ra, veniva raffigurato con le sem-

bianze di un gatto e la sua statua, troneggiante nel tempio, aveva le pupille

forgiate in modo da dilatarsi o restringersi a seconda della posizione del sole,

e quindi da consentire di determinare le diverse fasi del giorno.

Analogamente, in alcune regioni della Cina,gli abitanti hanno scoperto

di poter utilizzare i gatti quali viventi sostituti degli orologi, in quanto

e' possibile calcolare l'ora basandosi sulla dimensione delle loro pupille.

Il gatto di Manx

Una leggenda narra che i gatti razza Manx, i quali notoriamente non hanno la coda,

abbiano perso la preziosa appendice salendo in ritardo sull' Arca di Noe'.

La coda sarebbe rimasta chiusa fuori dalla porta dell'arca mentre Noe' la chiudeva

in tutta fretta pronto a salpare.

Nedjem

Il primo gatto della storia di cui si riporti il nome e' Nedjem,

che significa amabile e dolce. E' vissuto in Egitto alla corte del faraone

Tutmosis che regno' dal 1479 al 1425 a.C.

Esperimento

Un esperimento condotto in un laboratorio canadese sull'istinto di caccia del gatto e sullo

stimolo della fame ha fornito interessanti risultati : un gatto che stava tranquillamente

mangiandocibo in scatola e' stato "distratto" dal passaggio di un topo.

Ha smesso di mangiare, ha catturato il topo, lo ha portato accanto alla sua ciotola

ed ha proseguito il suo pasto a base di cibiin scatola, mostrando chiaramente che il piacere

della caccia e quello di un buon pasto sono due cose distinte.

I Gatti e il terremoto

In prossimita' di un terremoto, il gatto diventa particolarmente inquieto. Grazie ad una sua

peculiare sensibilita', capta le minime vibrazioni della terra, e' sensibile alle variazioni del campo

magnetico terrestre e avverte l'aumento di energia statica che si sprigiona prima dei sismi.

Gatti persiani

I gatti persiani furono introdotti in Europa dal navigatore Pietro della Valle, che, verso il 1650,

porto' a Roma due gatti dal pelo lungo che destarono grande stupore.

Tuxedo

I gatti bianchi e neri negli Stati Uniti vengono definiti "Tuxedo", come l'elegante abito da

sera maschile che noi invece chiamiamo "smoking".

Colori

Studi recenti hanno determinato che il gatto percepisce i colori nero, bianco, giallo, verde,

blu, e venticinque sfumature di grigio.

Sbadigli

Quando un gatto sbadiglia significa che sta bene e si sente al sicuro.

La coda del gatto

Osservando la coda del gatto si può avere la certezza del suo umore. La coda ingrossata per il rizzamento del

pelo è tipica del gatto eccitato per la presenza di un altro gatto o animale. La coda ritta in alto, accompagnata

dall'inarcamento della groppa, indica che il gatto fronteggia una minaccia. Se trotterella contento incontro al

padrone, tiene la coda levata in alto. Anche il gatto che passeggia indifferente a quanto lo circonda tiene la

coda ritta, ma se ne piega la punta in avanti ad uncino significa che è di umore socievole. Il gatto che agita

la coda come una sferza è di cattivo umore; agitata lentamente significa invece che l'animale è in vena di

affettuosità. Se il gatto che riposa o dorme, muove lentamente la punta della coda, vuol dire che pensa

o sogna cose piacevoli.

Proverbi e modi di dire

Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino.

La gatta frettolosa fece i gattini ciechi.

Quando il gatto non c'è i topi ballano.

Qui gatta ci cova.

Una gatta da pelare.

Fare la gatta morta.

Silenzioso come un gatto.

Agile come un gatto.

Furbo come un gatto.

Vederci al buoi come un gatto.

Essere come cane e gatto.

Cadere in piedi come un gatto.