PRINCIPI DI UNA TEORIA DEI GENERI FORMULAICI

GOTICO, WESTERN, GIALLO, PORNOGRAFIA, ECC.

 

 

 

 

 

13. Il giallo d’azione

 

Questo naturalmente non può accadere nel giallo d'azione, dove il poliziotto è invece costretto a sporcarsi le mani con la realtà.  Anzi se pure la separazione e il contrasto fra pensiero e azione si ripropongono, i valori vengono capovolti. È l'azione del poliziotto coraggioso, ma poco rispettoso dei regolamenti, che diventa positiva, mentre il ruolo caricaturale dell'incapace o addirittura di personaggio ostacolo cioè di humour negativo, viene attribuito al superiore politicante o al collega che sta pacificamente in ufficio a far carriera senza rischio.  In alcuni casi l'uomo d'azione rischia di ridiventare dilettante quando, o di propria volontà o perché messo sotto inchiesta dai superiori, restituisce il distintivo e prose­gue l'indagine per conto proprio.

 

Di solito però la distinzione tra detective dilettante e poliziotto di stato tende a sparire nel giallo d'azione, tutto permeato di violenza, perché il detective, privato o no, oltre che a indagare, è costretto a lottare, e la punizione del colpevole è strettamente intrecciata all'indagine stessa.  Questo è certamente un sintomo di regressione della società civile, proprio in relazione all'ambiente, che appare più brutale, di una brutalità condivisa da tutti i personaggi, delinquenti e poliziotti insieme.

 

Rispetto al giallo d'indagine, nel giallo d'azione, ad esempio quelli di Dashiell Hammet, Raymond Chandler, Mickey Spillane, la differenza fondamentale è proprio la qualità dell'ambiente, che non è più una società ordinata, caratterizzata da una sistematicità protettiva. L'ambiente, che è più spesso quello della metropoli moderna, non è più totalmente sotto il controllo delle forze legali, ma in misura più o meno estesa è alla mercé dei delinquenti; la polizia stessa e tavolta persino i giudici, per non parlare dei politici, sono corrotti.  In questo senso il giallo d'azione si svolge in un contesto che sta a metà strada tra il giallo d'indagine e il western.

 

Infatti il detective privato del cosiddetto giallo hard boiled (il termine significa letteralmente: “ristretto a seguito di forte bollitura”, e si riferisce allo stile narrativo scarno, tutto fatti e azione) non si limita a risolvere razionalmente l’enigma, ma opera anche come esecutore della sentenza, per lo più suo malgrado, ma talvolta con un certo compiacimento nella violenza.  A questo proposito il titolo del primo romanzo di Spillane, I, the Jury, è estremamente significativo, perché enuncia il fatto che il protagonista non solo scopre il colpevole, ma si propone di essere anche la giuria che lo condanna. Ed è in contrapposizione a questo atteggiamento che emerge un certo tipo di giallo detto procedurale.

 

 

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