PRONTO SOCCORSO 

 
 
Questa sezione vuole essere solo un prontuario e non vuole in nessun modo sostituire il parere di un medico. Prima di seguire queste indicazioni, sentire l'opinione di un medico e, in ogni caso, chiamate il Pronto Soccorso.

Ogni spedizione deve essere accompagnata da una cassetta del pronto soccorso. Questa deve contenere:
 
  • Disinfettante
  • Bende idrofile
  • Cerotti
  • Garze sterili
  • Benda elastica
  • Laccio emostatico
  • Cotone idrofilo
  • Forbici
  • Crema contro ematomi
  • Può capitare di graffiarsi e di tagliarsi con dei rovi, sfregare contro un muro, può scivolare il piede di appoggio e farci procurare delle abrasioni per sfregamento, ma può anche crollare una volta, potremmo cadere in un pozzo o altro ancora.
    L'urgenza di muovere una persona infortunata si ha solamente in caso di asfissia, emorragia grave ed incendio. Solamente in questi casi si aiuterà la persona evitando che muova il collo e la schiena, per ridurre i rischi di paralisi in caso di frattura della colonna vertebrale.

     
    In caso di abrasione si deve disinfettare la ferita evitando però l'uso di alcool, acqua ossigenata o di altre sostanze simili che oltre ad uccidere i batteri distruggono anche parecchie cellule sane (ecco perchè talvolta si sente bruciare...)
    In mancanza di prodotti specifici, meglio usare dell'acqua naturale.

    In caso di bruciature o di ustioni, se gli indumenti hanno preso fuoco, avvolgerli con una coperta finchè questi non si spengano. Versare acqua fredda sulla ferita per fermare il calore. Evitare assolutamente di toccare con le mani la ferita e di usare pomate grasse che permetterebbero al calore di diffondersi e non somministrare mai alcoolici (vaso dilatatori) al ferito.
    Le ustioni, epsresse in gradi, si misurano così:

    1° Pelle arrossata
    2° Bolle (che non devono essere rotte)
    3° Si distruggono le terminazioni nervose
    4° Carbonizzazione totale di ua parte del corpo
     

    In caso di contusione mettere subito a contatto la parte ferita con del ghiaccio o con dell'acqua fredda e poi con pomate specifiche. Mai fasciare strettamente le parti coinvolte, nemmeno con bende elastiche.

    In caso di distorsione basta un po di riposo, meglio se su di un luogo morbido. Il freddo fa bene e, nel caso che qualcuno sappia come, fascaire l'articolazione distorta.

    In caso di emorragia, si deve subito capire se si tratta di emorragia arteriosa o no. Esempi del primo caso si riconoscono in quanto il sangue appare molto chiaro e esce a fiotti sincronizzati al battito cardiaco. Si deve ostruire il passaggio del sangue tra il cuore e la ferita, stringendo dapprima con le mani, per agire in modo immediato, in seguito con un laccio emostatico, una cintura o una corda. Ogni 30 minuti si deve rimuovere il laccio, mantenedo con le mani la ferita il più chiuso possibile, per evitare casi di cancrena. NOTA: L'operazione di rimozione del laccio in alcuni casi pià uccidere il ferito. Andrebbe condotta da un dottore.
    Nei casi di emorragia venosa basta far sdraiare il ferito, tenergli sollevato l'arto coinvolto (in modo tale che il cuore mandi in alto meno sangue possibile), ed attendere che termini. Si dovrà sempre pulire e disinfettare la ferita.
    Nei rari casi di emorragie interne, si deve far sdraiare il ferito, mantenergli sollevate le gambe ed allentare gli indumenti più stretti.

    Nei casi di epitassi (Emorragia nasale), se in seguito ad un violento urto del capo, può essere sintomo di trauma cranico. In questi casi, in attesa di soccorso, si dovranno ostruire le narici con decisione, per poi tamponarle con della garza.

    In caso di ferita semplice si deve come prima cosa disinfettare la ferita adoperando prodotti analcoolici (Vedi abrasione). Nel caso di perdita di sangue, si deve tenere coperta la ferita con una garza, compressa sul taglio fino a quando non viene arrestata l'emorragia. Potrebbero essere necessari anche dei punti di sutura. In attesa di un soccorso definitivo, si può rimediare tagliando lateralmente un semplice cerotto, conferendogli una sagoma a "8" con la strettoia sulla garza. Prima di applicarlo si devono avvicinare i lembi della ferita, in modo tale che eviti ulteriori lacerazioni e che il cerotto non si incolli alla ferita.

    In caso di frattura si distinguono tre casi: composta, se l'osso rompendosi ha comunque mantenuto la sua posizione; scomposta, se i due o più frammenti di osso si sono spostati; esposta se l'osso esce dalla pelle. I sintomi sono gonfiore, dolore ed incapacità di muovere l'articolazione. Il rimedio è semplice: si deve steccare la parte lesa, rami, assi, superfici rigide e robuste, al fine di non permettere alcun movimento. Quando possibile inserire del materiale morbido, tipo il cotone, tra l'apparecchio così costruito e la pelle. Fasciare tutto quanto, prestando attenzione al non impedire la circolazione sanguigna. Importante impedire che si muovano anche le articolazioni alle estremità dell'osso rotto.

    In caso di frattura vertebrale, e quì non si scherza, c'è il rischio di paresi irreversibile. I sintomi, oltre al dolore ed all'impossibilità di alzarsi, muovere gambe o braccia, se si avvertono bruciori, solletico e scosse elettriche lungo le articolazioni. Si deve impedire ogni movimento. Il ferito può essere trasportato solo in barella. Dei cuscini vanno posti ai lati della testa e mai sotto alla stessa.

    In caso di lussazione, ovvero di spostamento temporaneo delle ossa dalla loro sede, impacchi di acqua fredda, fasciatura e riposo sono sufficienti.

    In caso di morso di animale selvatico, disinfettare bene con amuchina, adoperare della polvere antibiotica e fasciare con bende sterili. Attenzione alla rabbia.

    In caso di morsicatura di vipera ricordate che il siero è efficace ma potrebbe essere pericoloso. Nella sezione [Serpi] trovate maggiori informazioni.

    In caso di morsicatura di vespa o di ape sono necessari impacchi di ammoniaca, amuchina, soda o ghiaccio. Se è stata un'ape a pungervi verificate che non vi sia rimasto incastrato nella ferita il pungiglione, altrimenti rimuovetelo.

    In caso di svenimento (può essere provocato dall'eccessivo dolore, dalla paura o da emorragie), sovente preceduto da vertigini, nausea, ronzii alle orecchie e disturbi alla vista, la persona va sdraiata con le gambe sollevate. In caso di vomito la testa va voltata di lato per evitare che si soffochi. Può essere necessario praticare teciniche di rianimazione.

    In caso di trauma cranico la persona va fatta sdraiare sul dorso senza cuscini per esaminare eventuali infossamenti della scatola cranica. Se del sangue fuoriesce dal naso, dalla bocca o dalle orecche si tratta sicuramente di frattura del cranio. Altri sintomi sono vomito, movimento a pendolo degli occhi, mal di testa, sguardo fisso o strabico, pupille dilatate differentemente e respiro affannoso ed irregolare. E' facile che il ferito svenga e che si riaddormenti subito se svegliato. In ogni caso non fermare l'emorragia. Impedirgli di muovere la testa.

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