SANDOVAL 

 
 
Storia del Forte
Il forte di Sandoval

Il forte di Sandoval prende il nome in onore di Francisco Sandoval y Royas, duca di Lerna, potente ministro di Filippo III e pare dovette esistere a poche centinaia di metri da Borgovercelli.
Nell'estate del 1612 il governatore spagnolo di Milano, don Giovanni de Mendoza (marchese di Hinojosa), giunse in Italia per farsi un'idea della situazione politica. Comprese che il Duca di Savoia avrebbe potuto creargli enormi problemi di natura sia politica che militare e decise di costruire una grande fortificazione, accanto al guado del fiume Sesia, capace di dominare la strada che da Novara portava a Vercelli, oltre che da essere usata come base per l'armata spagnola.

I TEses alla ricerca :

Quello che abbiamo raccontato nella colonna a fianco è, più o meno, quello che si trova sui libri.
Non contenti della scarsità di informazioni riportate sui libri di storia e motivati dall'alone di mistero che circonda da secoli questa fortezza, abbiamo deciso di intraprendere una ricerca approfondita, nella speranza di scoprire qualche cosa in più, come, ad esempio, la locazione precisa.
L'idea comprendeva la speranza di intimorire Carlo Emanuele con una costruzione in faccia alla città di Vercelli, dal momento che le minacce diplomatiche non erano vi riuscite.
Fu l'ingengere Claudio Cogorani che si occupò della rapida costruzione, terminata nel 1614. Pare che fu fatto erigere poco a sud di Borgovercelli, circondato da un largo fossato e che i suoi bastioni avessero forma pentagonale.
Al suo interno vi erano caserme, stalle, scuderie, magazzini e, oltre alla dimora del governatore, addirittura una chiesa.
E' intuibile che la scarsa disciplina dei numerosi soldati spagnoli divenne insopportabile per la vicina Borgovercelli, vittima di continui saccheggi.
La sua storia, costituita da numerosi scontri e conflitti, si concluse nel 1659 con il trattato dei Pirenei, quando la fortezza fu smantellata. Pare che non ve ne sia più traccia, le poche testimonianze che ci restano sono solo alcune mappe ().

 

Si racconta che nel 1941 un geometra torinese (forse di nome Costa) trovò delle mura nascoste dalla vegetazione nei pressi di Borgovercelli. Notò una leggera depressione del terreno e ne seguì l'andamento. Trovò, nel mezzo di un cespuglio, l’ingresso a dei locali sotterranei.
Munitosi di torcia entrò nella buca, una scala con gradini in mattoni portava a due locali, dalla pavimentazione fangosa, lunghi una decina di metri, larghi circa sei ed alti tre.
Quei vani avevano pareti molto spesse, e il Costa saggiò la risonanza dei muri, scoprendo un’apertura che era stata murata.
Praticato un foro, vi entrò trovando vecchi barili di polvere da sparo, moschetti e spade spagnole.
Alla sua sinistra trovò una porta con cardini arruginiti e, forzatola, scoprì un nuovo tunnel sbarrato da un muro. Poteva essere un sotterraneo di fuga all’interno di quel fortilizio. Dove di preciso questo forte fu scoperto ancora non lo si sa.
Questa leggenda è ben poco probabile, dal momento che, stando al racconto originale, egli avrebbe documentato con cartine e piantine l'intera costruzione e che, di fatto, nulla oggi abbiamo in mano.
Abbiamo così deciso di intraprendere una ricerca ().

[Indietro]