CASANOVA ELVO 

 
 
Il suo nome racconta già tutto: Casanova Elvo. Ogni volta che l'Elvo usciva dal suo corso, i suoi abitanti erano costretti a costruirsi una "casanuova".


Il paese di Casanova Elvo fu, nel XII secolo, dei conti di Biandrate e passò alla familgia degli Avogadro 1170, venduto dagli sconfitti conti di Biandrate. Solo nel 1404 gli Avogadro di sottomisero ad Amedeo XVIII entrando nello Stato Sabaudo.
Il castello, a painta quadrangolare con grande cortile interno, è stato più volte rimaneggiato. Fu edificato probabilmente verso la fine del XIII secolo o nel XIV secolo. Si ipotizza che nel XV secolo vi fossero tre castelli, uno detto "vecchio", l'altro "nuovo" ed il terzo, edificato da Andicino di Casanova, sarebbe quello attuale.

Lo stemma "fasciato d'oro e di rosso in dieci pezze" ovvero cinque strisce color oro alternate da altrettante color rosso. Si narra che uno degli Avogadro, combattendo per Federico Barbarossa, sia stato ferito a morte. Al passaggio dell'Imperatore, il guerriero, si volle alzare per rendere omaggio a Federico, ma, a causa di un mancamento, appoggiò la mano sanguinante alla gualdrappa dorata del cavallo, lasciando l'impronta di cinque dita insanguinate sul campo dorato. L'imperatore assegnò agli Avogadro quei cinque segni rossi su campo d'oro quale stemma della loro famiglia.
Dobbiamo però ricordare che, come tutti gli Avogadro, anche quelli di Casanova Elvo erano di partito guelfo e che quindi il racconto suona un po' strano.
7/11/2000 - Siamo venuti a conoscenza di una leggenda di un tunnel nascosto nel castello. Non sappiamo ancora dove conduce.

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