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MESSINA

Si estende fra il mare e le pendici dei monti Peloritani. Fu ricostruita, con criteri moderni antisismici, dopo il terremoto-maremoto del 1908, che la distrusse quasi completamente.

Cenni storici Sorta nel sec. VIII a. c. per opera dei Siculi, ebbe poco dopo il nome di Zancle. Da allora ebbe importanza sempre crescente causa la sua posizione geografica. Le migrazioni dei Messeni la mutarono nel V sec. in Messana. Fu distrutta nel 396 a. c. per aver partecipato, alleata di Siracusa, alla guerra contro cartagine nel 406. Al rigoglio dell'età romana subentrò, con i Bizantini, la decadenza
DUOMO di origine medievale (sec. XII). Il suo orologio meccanico, unico al mondo, mette in animazione diverse figure nella facciata del campanile alto 60 mt.. Alle ore 12 si puo' sentire anche il canto del gallo.
PORTO di Messina con la caratteristica Madonnina della Lettera. Essa sembra sorvegliare il transito dei numerosi traghetti che fanno la spola, notte e giorno, fra Messina e Villa S. Giovanni.
LA SPADARA, cioè caratteristica imbarcazione attrezzata per la pesca del pesce spada. Da notare l'albero con in cima una gabbia per la vedetta ed il lungo pennone di prua.
TORREFARO ED I LAGHETTI DI GANZIRRI. Ad est di capo Peloro, sono il punto con distanza minima (3150 mt) dalla costa calabra di tutto le stretto. Interessanti da visitare, vi si allevano molluschi (cozze in particolare).
FONTANA DEL NETTUNO ( 1557 ) di G. A. Montorsoli
MUSEO REGIONALE, in Viale della Libertà, n° 465 (Tel. 090-361292). Il museo espone oltre 200 opere lungo un percorso obbligato ed organizzato in ordine cronologico ; sec. XII-XVIII. In partivcolare 10 opere del Caravaggio, altre di Antonello da Messina, preziosi argenti, presepi e paramenti sacri. Alla fine del percorso una monumentale carrozza, berlina del senato messinese in legno intagliato e dorato.

 

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