I L   G I O R N A L E    d i    S E N O R B I'






In ricordo di Donna Susanna LOY ZEDDA


Nel settembre scorso le Edizioni della Torre hanno pubblicato un libro dal titolo "Sardegna, isola dei Nuraghi", una ristampa con traduzione curata da Lucio Artizzu di un libro uscito a Londra nel 1930 col titolo originale SARDINIA, THE ISLAND OF THE NURAGHI" di Douglas GOLDRING, uno scrittore di "travel literature" di fama mondiale. La traduzione dell'opera ha il merito di far conoscere ai sardi di oggi come veniva raccontata al mondo la Sardegna degli anni venti agli amanti della "letteratura di viaggio". Nel saggio introduttivo all'edizione italiana l'Artizzu afferma che l'opera racconta le impressioni raccolte in " cinque settimane da un capo all'altro della terra sarda, in lotta coi capricci di un rigido inverno del 1928, alla ricerca di gente sconosciuta, delle sue antiche tradizioni, dei costumi policromi…". Nelle pagine del libro sono riportate interessanti annotazioni su vari passaggi dell'autore inglese nella nostra Trexenta. Nella trentina di righe che dedica a Senorbì, oltre a raccontarci le sue impressioni sulla chiesa parrocchiale con i suoi altari e statue lignee opera del Lonis (che lui erroneamente chiama Gaetano), il Goldring ci consegna una straordinaria testimonianza su uno dei più notevoli personaggi del novecento senorbiese che riporto integralmente: "…facemmo una puntata a Senorbì, cittadina che avevamo traversato nelle varie visite a Siurgus. V.M. voleva comprare una elaborata torta allo zucchero - chiamata gateau- presso un pasticciere amico della famiglia D.M. Questi, la moglie e le due figlie ci offrirono un gustoso marsala all'uovo con dolci deliziosi, simili a piccole meringues, fatte di pasta di mandorle. Pareva che una delle ragazze avesse gusti letterari e penso che fosse abbonata ad un mensile illustrato di questo genere, una pubblicazione locale. La fama dello scrittore inglese, evidentemente, mi aveva preceduto. Dovetti farle l'autografo e promettere di mandare una mia foto con dedica da pubblicare nella rivista. Per tutto il tempo, gli occhi scuri e curiosi di quella improvvisata giovane intervistatrice mi osservarono da capo a piedi, dal basco azzurro alle scarpe infangate. Provai sollievo quando la visita ebbe termine." Nessun senorbiese che abbia superato la trentina farà fatica a riconoscere quella giovane dagli occhi scuri e dai gusti letterari che col suo fare attento e indagatore mise in imbarazzo in viaggiatore inglese. Indubitabilmente si tratta de sa filla de su druceri de s'offelleria de prazza de cresia, Donna Susanna Loy Zedda della cui morte in questo giugno 2001 cade il decimo anniversario. Di tale incontro non c'è traccia nel "Diario di una provinciale " che donna Susanna scrisse negli anni della sua maturità e in cui ci racconta con rara efficacia la sua vicenda umana. Evidentemente lei ignorava quanta fama godesse nel mondo il casuale cliente - scrittore, più interessato alla marsala e ai dolciumi che alle curiosità letterarie della giovane Susanna; evidentemente la nostra illustre concittadina ignorava anche che quello scrittore-cliente già dal 1930 l'aveva resa famosa tra i lettori di lingua inglese. Donna Susanna avrebbe certo apprezzato la descrizione che di lei l'autore consegna al mondo, con ciò contribuendo a immortalare una figura che Senorbì non può e non deve dimenticare. Segnalo ai lettori del giornale della Trexenta le parole di quest'acuto osservatore venuto d'oltre Manica, in omaggio alla memoria di una personalità intensa che ha lasciato ai senorbiesi una cospicua eredità culturale con opere letterarie pubblicate (da cui traspare l'amore verso la sua gente e i luoghi della sua vita), ma anche con lavori inediti che meriterebbero di essere attentamente indagati. Tra questi ultimi è particolarmente interessante un lavoro dattiloscritto che la nostra scrittrice ci ha lasciato, pensato per celebrare i fasti della sua famiglia materna, i Ligas di Ortacesus, dal cui scritto emerge chiaro il contributo offerto dai trexentesi, in risorse economiche e uomini armati, alla battaglia di Quartu S.E. del 1973 contro i francesi. Da quello scritto apprendiamo che a quello storico fatto d'armi contribuirono Giorgio Marcello di Selegas con 15 armati, i Porqueddu di Senorbì con 5 miliziani a cavallo, i Ligas di Ortacesus con 15 miliziani a cavallo. Tali volontari erano guidati da Giuseppe Ligas che si distinse in coraggio ed eroismo da meritare per se e i suoi discendenti il titolo di cavalierato e nobiltà. Lo scritto inedito era frutto di una ricerca d'archivio svolta a Torino e a Cagliari su un periodo storico scarsamente indagato dagli storici ufficiali; questi ultimi rivolsero la loro attenzione su quei fatti d'arma solo a seguito della proclamazione de sa Die de sa Sardigna che ricorda s'annu de s'acciappa del 28 aprile 1794 . E' merito di Donna Susanna se oggi sappiamo che anche i trexentesi parteciparono direttamente al più rilevante fatto storico su cui fonda il sentimento identitario da cui deriva lo spirito autonomistico di gran parte di noi sardi. Offro queste mie considerazioni nel decennale della scomparsa di Donna Susanna, come omaggio di gratitudine, in memoria della quale va costituendosi un comitato che si prefigge l'obiettivo di organizzare entro l'anno in corso un convegno pubblico, cui hanno già aderito il Centro Studi Trexentesi, il Giornale della Trexenta ed altri; auspico che a tale iniziativa contribuisca anche l'Amministrazione Comunale con un patrocinio adeguato, ma anche con la dedica di una via, di una piazza, quale segno tangibile della volontà dei senorbiesi di conservare il ricordo di uno dei suoi figli più illustri.

Antonello Giuntini







ANCHE A SENORBI' LA FESTA DELLA CANTINA


Ha ottenuto un successo addirittura superiore alle attese la prima sagra delle arti, mestieri e prodotti rurali svolta presso lo stabilimento della "Cantina Trexenta" di Senorbì domenica 27 maggio in occasione della manifestazione nazionale "Cantine Aperte". I visitatori, arrivati da tutti i paesi della Trexenta, hanno potuto ammirare l'ampiezza dello stabilimento: una guida ha illustrato il funzionamento dei macchinari e il processo di trasformazione dell'uva in vino. Una sala era adibita all'esposizione di manufatti e opere d'artigianato locale, molti dei presenti, soprattutto gli ospiti dei paesi vicini, hanno visitato il museo comunale "Sa Domu Nosta" e il sito archeologico di Monte Luna. Grazie alla collaborazione dell'Associazione Ippica è stato possibile effettuare passeggiate a cavallo, col calesse o senza. In qualità di ospite d'onore era presente Gennaro Longobardi, che nell'occasione ha registrato una puntata del programma TV "Per la Strada": tra i senorbiesi, alcuni si saranno potuti rivedere e riconoscere dalle immagini televisive. La serata è stata animata dai canti e balli dei gruppi folk locali. La manifestazione, che visto i pareri favorevoli, verrà sicuramente ripetuta l'anno prossimo, è stata organizzata oltre che dalla cantina sociale, dalla Pro Loco, dalle Associazione Pibiri e Sabi, Monte Luna e dalla cooperativa che gestisce il museo.

SEVERINO SIRIGU







Giappone

ANNO 2000/2001 LA U.S.FULGOR VA OLTRE
L'OBIETTIVO EUROGIOVANI E TOCCA IL SOL LEVANTE

Si è conclusa un'altra pagina del campionato giovanile della scuola calcio. Un anno ricco di altanellanti avvenimenti che hanno coinvolto tanti giovani atleti. Nel quadro generale abbiamo raggiunto soddisfacenti risultati anche nel campionato della 2° Cat., ottenendo una buona postazione in classifica. Non posso che ritenermi onorato per tutti gli sforzi compiuti da tutto lo staff tecnico e mi è doveroso ringraziare quanti si sono prodigati in questo cammino, talvolta tortuoso, con una miriade di difficoltà, particolarmente economiche, senza mai però perderci d'animo, e con fermezza e costanza abbiamo raggiunto il nostro traguardo. Ma non c'è tregua per la nostra compagine che si accinge ad allestire il 7° Torneo Internazionale di calcio giovanile che si terrà dal 28giuno al 1 di luglio prossimo. A Senorbì anche gli alberghi hanno fatto il pieno e per la prima volta, grazia a Roberto, per l'occasione sbarcherà in Sardegna, provenienti dal JAPPONE, che entrerà nel nostro circuito del Torneo la " CIENCIANO SOCCER CLUB DI TOKIO" con la cat. dei pulcini, oltre poi a squadre della Regione Sicilia, Campania, Lombardia; Nizza, Ajaccio e Bastia, anche il calcio femminile sarà per l'occasione presente con quattro squadre ( La Villacidrese , S.Lucia di Arixi, G.S. Cornaredese Milano, A.C. S. Gregorio Aquila ) quindi un grazie anticipato a tutti i partecipanti e un arrivederci a presto.

Aldo Monni




GRANDI FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI SANT'ISIDORO

Era da parecchi anni che Senorbì non celebrava Sant'Isidoro, patrono degli agricoltori, in maniera così sentita com'è avvenuto domenica 13 maggio con una partecipazione del paese davvero entusiasta. Dopo la messa nella Parrocchia di Santa Barbara, alle 10:30 c'è stata la processione con il Santo accompagnato da tutti i fedeli in corteo. Gli agricoltori locali non hanno mancato all'appuntamento rendendo omaggio al loro patrono sfilando con i trattori addobbati per l'occasione, al loro seguito numerosi i cavalli e i seminatori: giovani e anziani che volendo rappresentare il passaggio generazionale tra agricoltori fedeli al Santo e alla tradizione hanno distribuito legumi e cereali. La festa ha suscitato pareri favorevoli in tutta la popolazione che forse non si aspettava un coinvolgimento di questo tipo, le melodie del suonatore di launeddas e del campanaro hanno accompagnato il percorso del corteo, esso stesso impreziosito dall'importante e gradita partecipazione del gruppo folk "Santa Maria della Neve" della Pro Loco di Senorbì. Celebrazioni all'insegna della tradizione quindi, ma più ricche e festose del solito, grazie all'impegno di Don Ennio Matta, parroco del paese, che ha invitato i fedeli perché formassero un Comitato per il santo, il quale a sua volta ha lavorato per ridare maggior visibilità e splendore a quest'antica tradizione. In questo senso, e a tal proposito, ho anch'io - insieme a numerosi miei compaesani - voluto complimentarmi con i componenti del Comitato, i quali hanno fatto sfoggio di autentica modestia manifestando la loro gratitudine a tutta Senorbì che con la propria affettuosa e sentita partecipazione ha reso possibile riportare i festeggiamenti di Sant'Isidoro ai fasti del passato.

SEVERINO SIRIGU








Mensile di politica, attualità, cronaca, sport, commenti, opinioni del territorio della Trexenta comprendente i Comuni di Senorbì, Selegas, Guamaggiore, Guasila, Ortacesus, Pimentel, Barrali, Sant'Andrea Frius, San Basilio, Siurgus Donigala, Mandas, Gesico, Suelli.

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