L'inquinamento delle acque

La carta europea dell'acqua, all'art. 3, afferma: "alterare le qualità dell'acqua significa nuocere alla vita dell'uomo e degli altri esseri viventi che da essa dipendono". Inquinare l'acqua, dunque, vuol dire modificare le caratteristiche qualificative, al punto da renderla inadatta al consumo degli esseri viventi. L'inquinamento idrico può avere diverse origini, come vedremo qui di seguito.L'inquinamento naturale non avviene per opera dell'uomo ma a causa di frane, alluvioni, aventi atmosferici e stagionali. Questo fenomeno non crea problemi particolari, perché l'acqua è in grado d’autodepurarsi, entro certi limiti.L'inquinamento industriale è dovuto all'immissione di sostanze chimiche non biodegradabili nelle acque dei fiumi, dei laghi e dei mari. Ogni giorno migliaia di fabbriche scaricano nel sistema idrico quantitativi enormi di coloranti, acidi, tinture, schiume, polveri di metalli e mille altri veleni che danneggiano irrimediabilmente la flora e la fauna acquatica.L'inquinamento termico è dovuto all'immissione, nei fiumi e nei torrenti, dell'acqua calda usata per raffreddare gli impianti. Ne sono responsabili le centrali termoelettriche e termonucleari, oppure le industrie siderurgiche.L'inquinamento agricolo è provocato da un uso indiscriminato di fertilizzanti, concimi chimici e pesticidi.Queste sostanze tossiche finiscono nel sottosuolo o nei fiumi e giungono, attraverso la catena alimentare, fino all'uomo.L'inquinamento domestico è quello proveniente dallo scarico dei liquami delle fogne urbane, raccolgono residui organici, saponi, detersivi e rifiuti di natura varia.Tutte queste forme d’inquinamento si ritorcono contro l'uomo, in forma di riduzione delle risorse idriche, avvelenamento dell'ambiente e malattie