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(VEDI MAPPA)
Nel condensatore, dall'utilizzatore A, arriva il vapore a bassa pressione e bassa temperatura. Esso si espande liberamente all'interno della "cassa" muovendosi intorno ad una serie di tubi percorsi da acqua detta di raffreddamento. Attraverso le pareti dei tubi il vapore cede calore (trasformazione da aeriforme a liquido) riducendosi ad acqua, mantenendo inalterata la pressione e la temperatura. L'acqua di raffreddamento riceve calore dal vapore, aumenta la propria temperatura, viene scaricata fuori e sostituita da altra fresca immessa da una pompa.
Nel condensatore vi sono due percorsi separati: in alto vapore, in basso acqua; in basso acqua di mare fredda, in alto acqua calda. Naturalmente il calore sottratto al vapore è una pura perdita. Bisogna però ricordare che tale perdita è indispensabile per chiudere il ciclo: se si vuole che il calore si "muova" (termodinamica) producendo lavoro, è necessario che esso passi da un luogo a temperatura maggiore (sorgente calda) ad un luogo a temperatura minore (sorgente fredda). Vedi lo schema funzionale di una motrice a vapore.
POMPA DI ESTRAZIONE:
poiché nel condensatore la pressione è minore (spesso molto minore) di quella atmosferica, si adopera una pompa speciale per estrarre l'acqua che deve tornare in circolo. Infatti nel condensatore regna una pressione assoluta spesso inferiore a 1/10 di quella atmosferica ("quasi vuoto") per cui la pompa deve creare nel tubo di aspirazione una pressione ancora minore, altrimenti l'acqua di condensazione non può essere estratta.