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Tratto da: "Punto di vista " n°32 Aprile
/Maggio 2002
Guido Sgaravatti
Vedere la mente
Introduzione dell 'autore.
Tipo-Litografia Bertato, Villa del Conte
2002. pp. 192, sp.
Ho conosciuto Guido Sgaravatti molti anni fa, facendo il mio
tirocinio di psicologia e applicando una sua tecnica, il "gruppo
di globalizzazione". in una casa di riposo per anziani.
Devo dire che sono rimasta molto convinta della efficacia
terapeutica e di sostegno che è derivata dal metodo
da lui proposto. Metodo che, riducendo l'impatto negativo
di ogni pressione estranea, ridona serenità e autonomia
ai partecipanti.
Oggi esce con questo nuovo testo, un passo avanti, anzi molto
oltre: un testo di psicologia del profondo illustrato con
ben 153 tavole a colori realizzate a computer che riescono
- e proprio qui sta una delle maggiori novità - a rendere
comprensibile una così difficile e complessa materia,
comprensibile anche ai sei nipotini dell'autore. a cui il
libro è dedicato.
Il punto di partenza di quest'opera sono gli "Yoga-sutra"
di Patanjali, un testo di psicologia del 400 a.C., da lui
stesso tradotto - nel 1992- dal sanscrito e reso accessibile
in forma piana e gradevole anche ai profani. Il libro si divide
in sette sezioni.
Nella prima viene spiegato come sia fatto un pensiero e come
questo possa condizionare l'individuo e la società,
attraverso uno schema a più livelli. La seconda sezione
presenta, con distacco e piacevole ironia, alcuni problemi
filosofici e di metodo, per poi passare alla terza in cui
viene esposta la successione degli scalini attraverso cui
lo yoga libera l'individuo dalla schiavitù dei suoi
condizionamenti. Le più varie modalità di pensiero
vengono trattate alla quarta sezione mentre la quinta affronta
il problema dei diversi livelli su cui può collocarsi
la coscienza individuale. Questo particolare aspetto psicologico
è assolutamente ignorato dalla nostra cultura e apre
il campo ad inesplorate potenzialità anche sul piano
didattico, per cui dovrebbe particolarmente interessare gli
insegnanti di ogni ordine e grado. Non a caso, il libro verrà
presentato nel prossimo maggio proprio all'Università
di Verona alla facoltà di filosofia.
Un delicatissimo argomento, l'inquinamento dell'inconscio
collettivo, viene considerato nella sesta sezione, mentre
nella settima il testo chiude con alcuni interessanti richiami
filosofici.
Un libro profondo e sempre lieve, malgrado il peso degli argomenti
trattati, che apre a problematiche urgenti per una società
come la nostra, coinvolta in una fase di trasformazione che
non trova riscontri in nessun'altra epoca.
Una società perciò molto debole.
Grazia Pilotto
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