Villaurban@ in cronac@. Rubrica di www.villaurbana.net a cura di Mauro Dessì.

1 Maggio 2005

Morto un dipendente postale, feriti la moglie e un giovane.

Fa manovra, travolto e ucciso.

Simaxis. Una tragedia a due passi dal centro abitato di Simaxis. Alle 21.45 in un incidente ha perso la vita Armando Schirru, 64 anni di Villaurbana, dipendente delle Poste Italiane di Oristano. La moglie Anna Carta, 60 anni, invece, è stata trasportata con urgenza in stato di choc da un'ambulanza del 118 all'ospedale di Oristano. Anche il terzo protagonista, Elio Salaris, 28 anni di Siamanna, è stato ricoverato al San Martino in evidente stato confusionale. LA DINAMICA. La Fiat Punto, di proprietà della coppia, era parcheggiata nel cortile dell'abitazione di una delle quattro figlie di Armando e Anna Schirru, poco dopo l'uscita da Simaxis. (si erano fermati a salutare al rientro da un matrimonio a cui avevano partecipato in giornata, ndr). Secondo una prima ricostruzione l'auto pare abbia cercato di immettersi nella strada principale in retromarcia. Nello stesso momento da Siamanna arrivava Elio Salaris alla guida di una Opel Astra che ha colpito in pieno la Fiat Punto scaraventandola fuori dal bordo della strada principale, sul lato destro, mentre il giovane ha proseguito la corsa andando a finire in cunetta nel lato opposto. I SOCCORSI. Sul posto sono intervenuti, subito chiamati da alcuni automobilisti, un mezzo dei Vigili del Fuoco, del 118 e della Polizia. I Vigili del Fuoco sono stati impegnati per quasi mezz'ora per estrarre dalle lamiere contorte della Fiat Punto il corpo senza vita di Armando Schirru e nello stesso tempo si sono dedicati al recupero della moglie. Con alcuni attrezzi sono riusciti ad aprire la macchina ed estrarre la donna che ha ricevuto le prime cure (molti ematomi e la frattura del femore per lei, ndr). In precedenza un'altra ambulanza era partita verso l'ospedale San Martino con a bordo Elio Salaris (poi trasportato con urgenza a Cagliari dove poi è morto il giorno dopo, ndr). LA CODA. Il traffico è rimasto bloccato sino alle 23.30 e cioè sino a quando è stata liberata la strada. Le macchine, in coda in un senso o nell'altro sono dovute tornare indietro.  Nanni di Cesare.

Pubblicato su "L'Unione Sarda", 1 Maggio 2005

 

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