Villaurban@ in cronac@. Rubrica di www.villaurbana.net a cura di Mauro Dessì.

3 Marzo 2005

Orecchie da mercante.

Un paese intero contro Telecom.

Villaurbana. Se è vero che tutto il mondo è paese, sarebbero tempi piuttosto duri per “Telecom Italia” se tutti i rapporti con la clientela fossero come quelli stretti con il Comune e con gli abitanti di Villaurbana. Infatti, da un po’ di tempo a questa parte – e in alcuni casi si tratta di tempi anche abbastanza lunghi – sia il Comune sia numerosi privati hanno avuto modo di manifestare le loro lamentele per il disservizio con cui la Telecom sta gestendo i suoi rapporti con gli abbonati alla telefonia fissa. In primis c'è il Comune, che nonostante abbia fatto pervenire alla società telefonica una serie di lettere (la prima è datata nientemeno che ad aprile 2000) non riesce a far smuovere alcuni pali rimasti lungo la strada, nonostante siano stati effettuati già da tempo i lavori di scavo e i cavi siano stati fatti passare sottoterra. Lettere di sollecito, di ormai cinque anni le cui esortazioni però, sono rimaste inascoltate da chi di competenza per tutto questo tempo. Con conseguenti disagi e lamentele delle persone che abitano i rioni interessati, come quelli di via Brotzu e via Garibaldi: «Fortunatamente è stato rimosso lo scorso anno il palo più pericoloso, quello della strada detta di Truncoi», dicono dal municipio, «Ma attendiamo che i lavori vengano completati anche con gli interventi di rimozione degli altri pali». Ma non è solo il Comune a presentare proteste e lamentele. Tanti sono i casi in cui la comunità villaurbanese ha avuto da ridire: «Continuo a pagare per un servizio di cui non usufruisco », racconta un impiegato, «E non riesco a far togliere quelle voci dalla mia bolletta». Mal comune, mezzo gaudio, si usa dire: «Io, invece, aspetto che mi cambino gli apparecchi telefonici perché alcuni servizi proposti possano essere attivati», aggiunge una giovane signora che da tempo cerca di esortare gli operatori contattati tramite i numeri di servizio. Ma c'è anche chi l’allaccio non l’ha ancora avuto: «Assurdo che fatta la domanda ad agosto, ottenuti i permessi ad ottobre, ancora non si sia visto nessuno per attivare un servizio che in certi casi è proprio di vitale importanza», spiega un altro utente. O meglio, in questo caso solo e “forse” un potenziale cliente di Telecom Italia.  Mauro Dessì.

Pubblicato su "La Nuova Sardegna", Giovedì 3 marzo 2005

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