Questo itinerario è uno dei più lunghi tra quelli proposti, e può tranquillamente occuparvi
un'intera giornata. La partenza è sulle due isole che formano il cuore della città: per quanto
riguarda l'Ile de la Cité rimando a quanto già detto nell'itinerario
2, mentre qui vorrei soffermarmi sulla seconda isola, l'Ile St-Louis, di minori dimensioni
rispetto all'altra, ma non certo meno interessante. Sono due isole antitetiche: l'Ile de la
Cité è l'isola di Notre-Dame, l'isola maggiore, quella più sfarzosa e ricca, mentre l'Ile-St-Louis
è quella più intima, raccolta, che conserva uno stile antico, tramandatosi negli anni; la sua
chiesa di St-Louis-en-l'Ile è molto più piccola, non è sempre aperta al pubblico (rimane chiusa
da mezzogiorno fino alle prime ore del pomeriggio), e le sue strade son meno trafficate.
Forse proprio per questo è quella che preferisco tra le due: sono entrambe belle, ma l'Ile-St-Louis
sa dare al visitatore qualcosa di più in termini di appagamento dello spirito, tanto che quando
la si lascia, si sente di aver lasciato indietro qualcosa di importante. Nelle sue vie sono
custoditi alcuni interessanti palazzi, ma poco importa, ciò che conta è il silenzio che ancora
si riesce a sentire a volte in queste piccole strade, e il rumore della città più lontano.
Risalendo rue des 2 Ponts si raggiunge facilmente il quartiere del Marais, racchiuso tra
l'Hotel de Ville (il municipio) e la Bastille. Per la strada che vi indico entrerete nel centro
del quartiere, all'altezza del village St-Paul, un piccolo quartiere nel quale sono custoditi
antiche tradizioni e mestieri, situato dietro la chiesa di St-Paul-St-Louis, che si affaccia
invece su rue St-Antoine. Sempre sulla stessa via, più avanti, si trova l'Hotel de Sully,
un palazzo molto raffinato, con un cortile sul quale si affacciano interessanti architetture.
Alla fine di rue St-Antoine, si arriva alla place de la Bastille, la famosa prigione
della quale non rimane nulla in quanto fu demolita, non però dai rivoluzionari ma da un'impresa
che si aggiudicò l'appalto qualche anno dopo. E' curioso sapere che non fu quel luogo
terribile che si pensa: il numero di prigionieri non superò mai i 50 detenuti, e quasi sempre
erano detenuti di alto rango, qui infatti furono rinchiuse personalità quali Voltaire e il marchese
de Sade. In piazza de la Bastille sorge ora un importante e avveniristico teatro, l'Opera de
la Bastille.
Sempre da rue St-Antoine si può raggiungere Place des Vosges, la prima piazza reale di Parigi,
voluta da Enrico IV come nuovo centro commerciale e di divertimento. E' una piazza diversa dalle
altre di Parigi, non meno ampia di certo, ma molto più chiusa, con un giardino al centro,
e attorno portici che accolgono bar, ristoranti e negozi, mentre alcuni tratti di tali portici
mostrano notevolmente l'incuria che li ha toccati.
Da place des Vosges, incamminandosi lungo rue des Francs Bourgeois, si giunge agli Archivi
Nazionali, custoditi nell'Hotel Rohan, nel Caran e nell'Hotel de Soubise, quest'ultimo
un interessantissimo e raffinato palazzo, il cui cortile è circondato da due porticati
a 56 colonne formanti un peristilio.
Poco distante sono situati il Museo della Caccia e della Natura e il Museo Picasso; il quartiere
ospita anche altri piccoli musei molto particolari, come quello della magia, oppure la
Maison européenne de la Photographie, oltre a molti altri palazzi e piccole corti.
Dagli Archives Nationales, scendendo per l'omonima via, si giunge alla place St-Gervais,
situata fra la chiesa di St-Gervais St-Protais e il mastodontico Hotel de Ville, sede
del municipio.
Per chi volesse proseguire si può infine raggiungere il centro commerciale Forum des Halles,
un'interessante costruzione in vetro e acciaio che ospita un gran numero di negozi al suo interno;
arrivando, sulla strada si troveranno la Tour St-Jacques e la Fontaine des Innocents.
Dietro il forum si stendono invece dei giardini che conducono alla Bourse de Commerce
e alla chiesa di St-Eustache, un'imponente chiesa in stile gotico delle dimensioni di 88m per
43, alta 33m, con 5 navate.