Calibrazioni:
Perché e come devono essere eseguite
Prof. G. Penino e Dr. M. Marzaro
Tutti gli interventi chirurgici per atresia anorettale
conducono inevitabilmente a un abboccamento dell'intestino alla cute per
creare un nuovo ano, di per sé non fisiologico, che se non trattato
adeguatamente va incontro ad alcuni rischi.
Esso tende naturalmente alla chiusura
("stenosi") come quasi tutte le suture chirurgiche circolari, e
pertanto deve essere sottoposto a dilatazioni costanti almeno per un
periodo iniziale tanto da mantenere un calibro anale adatto all'età e
al peso del bambino.
Una stenosi del nuovo ano é estremamente pericolosa:
essa può comportare un accumulo di feci talvolta notevolissimo con
dilatazioni anche enormi del tratto intestinale superiore e perdita
involontaria di feci
massa fecale solida; si può avere così un grave danno
per l'igiene personale del bambino e per la sua vita di relazione.
Un tratto intestinale così dilatato, d'altronde, perde
progressivamente i movimenti di spinta diventando un vero e proprio
serbatoio di feci. Nei casi più gravi esso deve essere tolto
chirurgicamente.
Ecco quindi spiegata la necessità di eseguire dilatazioni
anali costanti a partire da due settimane dopo (intervento per i primi
mesi successivi. Esse vanno effettuate con appositi dilatatori detti
"di Hegar" che vengono adeguatamente lubrificati per essere
introdotti con facilità nell'ano e che consentono di aumentare
gradualmente l'ampiezza del nuovo ano.
Una volta che si é iniziato con un dilatatore di
dimensioni minime, il diametro andrà aumentato progressivamente con
l'età e il peso del bambino; il numero delle dilatazioni andrà invece
diminuito nell'arco di circa 1 anno da una frequenza inizale di due volte
al giorno fino a scomparire quando si sia sicuri del risultato
raggiunto.
Perché il nuovo ano sia mantenuto ampio é utile
mantenere in sede il dilatatore una volta introdotto e lasciare che sia
il bambino a spingerlo lentamente fuori dall'ano vincendo la resistenza
offerta gentilmente dal dito del genitore che sta effettuando
l'operazione.
In questo modo si aiuta il bambino a spingere con i
muscoli addominali a sviluppare i muscoli che stanno intorno
all'intestino abboccato alla cute, ricostruiti con l'intervento
chirurgico,
e che servono a mantenere la continenza.
Quando inoltre l'età del piccolo sia tale da garantire
una certa collaborazione é utile che i genitori pratichino una
dilatazione con il proprio dito munito di guanto; in questo modo si può
stimolare il bambino alla contrazione dei muscoli ricostruiti intorno
all'ano, avere la sensazione precisa della contrazione e valutarne la
forza.
Ci auguriamo che queste poche nozioni possano vincere la
naturale resis2enza di quanti genitori di piccoli con malformazioni
anorettali, devono esercitare una pratica faticosa per il bambino che,
però garantisce al meglio l'utilizzo di un intervento chirurgico fra i più
importanti.