Aimar associazione                                1/1997

PICCOLI GRANDI PASSI VERSO UNA DIAGNOSI PIU’ SICURA

 

Servizio di Genetica Medica, Dott.ssa Lerone/Dott.ssa Priolo, Laboratorio di Genetica Molecolare, Istituto G. Gaslini, 5 Genova teL 010/5636532

 

Qui di seguito pubblichiamo il lavoro premiato dallAimar durante il Congresso di Chirurgici Pediatrica che si è tenuto a Torino a settembre del 1996.

I progressi della ricerca scientifica spesso forniscono alla medicina gli strumenti per una diagnosi di certezza in malattie rare di tipo ereditario per le quali non sarebbe possibile un inquadramento definitivo sulla base dei soli dati clinici. E' il caso della Triade di Currarino, un complesso malformativo che nella sua forma completa è caratterizzato da / malformazione anorettale, mancanza di una porzione del sacro e massa presacrale. La variabilità di espressione di questa malattia è estrema in quanto alcuni individui pur presentando uno solo di questi segni possono essere considerati in egual modo affetti da Triade di Currarino ed avere un rischio di ricorrenza nella propria prole pari al 50%: 1 bambino su 2 risulterebbe teoricamente affetto. Il laboratorio di Genetica Molecolare dell'Istituto G. Gaslini ha eseguito uno studio del DNA in una famiglia che presentava ricorrenza di questa malformazione. Lo scopo di tale indagine è stato quello di verificare se una particolare porzione del DNA degli individui esaminati venisse trasmessa agli individui affetti ma non a quelli sani. Il compito non si presentava così semplice: basti pensare che una cellula umana contiene 23 paia di cromosomi costituiti da una catena di DNA avvolta in doppia elica. Il DNA è formato dal susseguirsi di 4 elementi base, Adenina, Timina, Guanina e , Citosina, per un totale di circa 3 miliardi di paia di basi. Ogni individuo eredita da ciascuno dei propri genitori metà del proprio DNA, vale a dire 23 cromosomi che nello zigote (il primo stadio dell'émbrione che si forma dall'unione di 1 spermatozoo con 1 cellula uovo) si riuniranno a formare un assetto cromosomico completo di 46 cromosomi. All'interno di questa lunghissima catena è possibile riconoscere delle porzioni specifiche (definite geni) che, opportunamente tradotte attraverso un codice (il codice genetico), danno luogo a tutte le proteine presenti nel corpo umano. Se un gene risulta alterato, si produrrà una proteina alterata e/o non funzionante che determinerà l'instaurarsi della malattia. Il meccanismo di insorgenza di tutte le malattie ereditarie può essere spiegato attraverso questo modello.

Poichè non conosciamo a tutt'oggi quale sia il gene che risulta alterato nella Triade di Currarino, abbiamo pensato di utilizzare delle porzioni di DNA che si trovano in vicinanza del presunto gene in modo tale da delimitare una zona critica all'interno della quale potrebbe trovarsi il gene malattia. Queste porzioni di DNA definite marcatori microsatelliti presentano una grossa variabilità nella lunghezza da individuo ad individuo e, come tutte le altre porzioni di DNA, vengono ereditate dai genitori che forniscono al figlio una copia ciascuno. Studiando con particolari metodiche questi marcatori, è possibile verificare se essi siano stati trasmessi nello stesso modo agli individui affetti. In tal modo è possibile dimostrare indirettamente che tutti gli individui affetti presentano la stessa copia del gene malattia poichè questo si trova all'interno della zona critica delimitata dai marcatori. Abbiamo eseguito questa indagine su tutti gli individui della famiglia ed abbiamo dimostrato che tutti gli affetti presentano lo stesso ordine dei marcatori analizzati (definito aplotipo), mentre gli individui sani presentano combinazioni diverse degli stessi marcatori. Questi risultati hanno permesso di identificare altri 4 soggetti affetti all'interno della famiglia che risultavano clinicamente sani ma che dopo aver eseguito su nostra richiesta una radiografia del bacino, presentavano un segno minimo della malattia (l'emisacro); infine abbiamo potuto meglio definire per ciascun individuo esaminato il rischio di ricorrenza della malattia nei propri figli, suggerendo per eventuali future gravidanza una appropriata diagnosi prenatale. Con questo tipo di indagine speriamo di aver contribuito ulteriormente ad una migliore comprensione di questa malattia e di aver fornito un nuovo ausilio diagnostico veloce e sicuro che richieda un impegno minimo da parte del paziente. Per ottenere ulteriori informazioni sul tipo di malattia analizzata in questo studio è possibile contattare il

 
                                          Precedente Indice generale Successiva