Esperienze:
Dobbiamo essere abbandonati a noi stessi?
Anna
e Antonio
Siamo
i genitori di Marco nato tre anni fa con una mar.
Terminati
gli interventi di ricostruzione e di chiusura della colostomia, ci siamo
sentiti più sollevati pensando e illudendoci che i problemi di Marco
fossero finiti.
Ai
vari controlli post degenza quando chiedevamo chiarimenti ai medici sulla
reale condizione di Marco le loro risposte erano molto spesso evasive. Con
il passare del tempo l’evidenza dei fatti dimostrava che Marco aveva un
serio problema di incontinenza.
La
risposta alle nostre domande sul problema “incontinenza” fu quella che
non c’era niente altro da fare che aspettare fino 7/8 anni dopo di che
Marco avrebbe cominciato la terapia con il feed back.
Il
fatto che Marco sarebbe dovuto rimanere in questa situazione fino a
quell’età era per noi inconcepibile perché pensavamo a quale e quanti
problemi sociali e psicologici nostro figlio sarebbe andato incontro.
Infatti
Marco col passare del tempo incominciò a capire che qualcosa non
“funzionava” e ne abbiamo avuto conferma anche dalle maestre
d’asilo. Fortunatamente un giorno grazie al periodico dell’Aimar siamo
venuti a conoscenza di una conferenza tenuta da una assistente del dott.
Peña, la quale illustrava i problemi, la gestione dell’incontinenza
tramite periodici “lavaggi”, e l’estrema importanza di applicare
questo metodo onde evitare serie complicazioni intestinali, a noi allora
“sconosciute”.
Decidemmo
così di contattare il Dr. Pena, che ci propose una visita presso lo
Schneider Children’s Hospital di New York.
Lì
finalmente siamo riusciti ad avere una chiara visione del problema e delle
risposte esaudienti a tutte le nostre domande, inoltre abbiamo saputo del
rischio corso da Marco di essere operato per mega colon se non avesse
incominciato al più presto questa gestione intestinale e comunque tre
anni è l’età migliore per iniziare.
Siamo
tornati da tre mesi e devo dire che le nostre vite sono migliorate, ora
Marco fa i suoi “lavaggi”, non sporca più, e abbiamo notato che da
quando rimane pulito Marco è più socievole, sereno e sicuro di sé.
Infatti anche all’asilo le maestre hanno notato in lui questo
cambiamento.
Siamo
convinti che nostro figlio avrà ora una vita socialmente e
psicologicamente normale, questo per adesso è la cosa più importante. Ci
saranno probabilmente altri problemi da affrontare ma li affronteremo man
mano con fiducia ed ottimismo come abbiamo sempre fatto. Ora noi ci
domandiamo perché una famiglia si è vista “costretta” ad andare fino
in USA?
Perché
le famiglie vengono abbandonate a se stesse? – Spero che questa lettera
sia di aiuto ad altre famiglie. Se qualcuno ci vuole contattare il nostro
numero di telefono è: 02/9105461