isenti (274 sul livello del mare, a 31 chilometri
da Teramo) è un centro situato alle falde nord-orientali del Gran Sasso, alla destra
dellalto corso del fiume Fino. Popolato da età preromana, il territorio di Bisenti
appartenente dal XII secolo allabbazia di Montecassino; nel 1279 lebbero gli
Acquaviva, poi vari altri signori, fra cui gli sforza ed i Fallerio. Nonostante il
glorioso passato caratterizzato da fasti ricchezze, negli ultimi decenni si è avuto un
brusco calo demografico (attualmente conta circa 2500 abitanti). Le risorse principali
sono: lagricoltura (grano, foraggi, olio e vigneti con la qualità "Montonico" ) ed il commercio che,
soprattutto negli anni scorsi, ha rappresentato il vero e proprio "polmone"
economico dellintero territorio. Della storia illustre del paese conserva
importanti testimonianze: la chiesa madre di Santa Maria degli
Angeli (XV-XVI secolo) è annoverata tra le maggiori basiliche abruzzesi;
realizzata a pianta rettangolare e ad una sola navata, lintera costruzione,
arricchita dal campanile di 40 metri, domina
piazza Vittorio Emanuele. Allinterno della chiesa, oltre agli affreschi attribuiti a
Giacinto Diana, Giuseppe Gianni e Angelo Ronzi, è conservata la preziosa Madonna
degli Angeli , una statua in terracotta realizzata da Francesco Gagliardelli (XVI
secolo), considerata un capolavoro dellarte sacra abruzzese. Altre chiese presenti
sul territorio sono quella quattrocentesca di SantAntonio Abate (dove ha sede
permanente la statua del santo patrono degli animali) e la chiesa di San Pietro
nella frazione omonima.
Caratteristiche sono le vie e le piazze del centro storico: via del Supporto, piazza
Dante, via Rampigno, piazza Vittorio Emanuele, via Codacchio, piazza Regina Margherita. Da
menzionare lantica Torre Medioevale (unica
rimasta dalle tre torri che svettavano sulle mura di cinta), la caratteristica Fonte Vecchia , il Belvedere e la casa Badiale
realizzata nel XV secolo ad opera degli Acquaviva e appartenuta ai padri Celestini (sulla
facciata vi è uno stemma del 1479). Numerosi i bisentini illustri, tra cui bartolomeo da
Bisenti, Il pittore Quintino Catitti, Lamberto De Carolis poeta e scrittore del nostro
tempo, lartista contemporaneo Ennio Di Vincenzo. La leggenda riferisce che Bisenti
abbia dato i natali a Ponzio Pilato ; nella
presunta abitazione è possibile aprezzare lantico pozzo-cisterna collegato tramite
una serie di cunicoli alla Fonte vecchia, e il loggiato di impianto medievale. Originario
di bisenti è anche il Servo di Dio Pasqualino Canzii
, il giovane seminarista morto nel 1930 a Penne alletà di 15 anni.
Bisenti è anche un centro delle FESTE e del FOLCLORE; il Revival
delluva e vino Montonico, che si svolge immancabilmente la prima domenica di
ottobre, è lappuntamento di maggior rilievo con la sfilata dei carri allegorici per
le vie del paese e lallestimento di stands enogastronomici per la vendita dei
prodotti tipici locali. E poi, la festa di Santa Maria degli Angeli il 2 agosto con la
processione descritta da Gabriele DAnnunzio nelle "Novelle della Pescara",
la festa di San Pasquale Baylon e San Gabriele dellAddolorata del 17 maggio, e
quella dedicata a San Antonio abate (17 gennaio) con la rappresentazione itinerante del
"SantAntonio" secondo gli antichi usi e costumi.
Infine, per gli amanti della buona tavola, Bisenti può rappresentare un vero e proprio
"paradiso": la tradizione culinaria, forte e radicata grazie anche alla presenza
di numerosi ristoranti e aziende agrituristiche, rende il paese dellalta valle del
Fino uno dei più importanti centri del teramano. Un motivo in più per venire da queste
parti e portare a casa un ricordo genuino e spontaneo.