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Il Cappereto

Il cappereto si estende su una superficie di circa 70 are; le piante appartengono al biotipo Nocella, molto diffuso nell'isola di Salina, e sono state ottenute tutte per radicazione di talee prelevate da piante madri. Le piante sono state messe a dimora in quadro ad una distanza l'una dall'altra di 4 m ; si pensa, nel futuro, di infittire il sesto portandolo a 4x2 o addirittura a 2x2 , queste scelte dipenderanno dalla risposta delle piante, in termini di accrescimento, sviluppo e produttivitą, nei prossimi due, tre anni quando entreranno in piena produzione. Il periodo migliore per la piantagione é fine di febbraio primi di marzo. La tecnica colturale di questa pianta é molto semplice: a) Lavorazione del terreno: da 3 a 6 erpicature l'anno ad una profonditą di circa 15 cm. b) Concimazione: Biologica [ letame o compost da distribuirsi nel periodo compreso tra fine novembre e fine gennaio (circa 300 ql ettaro ogni due anni)]. Tradizionale [concime minerale ternario (10-10-10 o altro tipo presente in commercio) da distribuirsi a fine gennaio (circa 250 g per pianta ogni anno). c) Potatura: Operazione importantissima ai fini produttivi; si effettua nel periodo di riposo delle piante (fine dicembre primi di gennaio); si procede eliminando tutti i rami prodotti nell'anno mediante tagli che lasciano tronconi di 0,5-1 cm; si tratta quindi di una potatura corta, solo nelle piante pił giovani si effettua una potatura leggermente pił lunga. Raccolta: Questa operazione consiste nello staccare i boccioli dai rami senza il peduncolo; la raccolta é scalare e si effettua da maggio ad agosto ritornando sulla stessa pianta ogni 7-8 giorni.       

Il cappereto nel mese di luglio

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a cura del prof. Salvatore Capra