Progetti Alzheimer

Il progetto Alzheimer nato dall'esperienza pratica e teorica offerta dal corso per "Animatori di comunità e Assistenti di base ", organizzato dal comune di Scandicci con il contributo della Comunità Europea, promuove una particolare attenzione verso una malattia che necessita sempre di più di personale qualificato e specializzato. Il progetto, infatti, oltre ad avvalersi di personale specializzato, che ha maturato la propria esperienza non solo durante il "corso", ma anche in altri ambiti (ospedaliero, ecc.), attiva percorsi di collaborazione e formazione con altre figure: professionali e non. Nella convinzione che l'animazione sia una strategia complessiva, che debba coinvolgere tutte le figure presenti nelle strutture: dall'infermiere, all'assistenza di base, al volontario in modo tale che si possa seguire una stessa logica di intervento con obiettivi comuni.

Animazione e formazione.

L'animazione è stata pensata secondo criteri che privilegiano un approccio individuale e commisurato ai diversi gradi di demenza: da un stadio lieve ad uno grave.
La formazione invece punta a fornire agli assistenti di base specifici strumenti di intervento, ai volontari una coscienza delle particolari problematiche inerenti alla malattia di Alzheimer per una collaborazione attiva con il personale specializzato, ai familiari un codice di comportamento ed un punto di ascolto del disagio, derivante dalla convivenza quotidiana.
L'attività di animazione si rivolge alle persone affette da demenza lieve, moderata, grave. La demenza è caratterizzata all'esordio da un lento, ma progressivo deterioramento intellettivo con perdita della memoria, diminuzione del livello d'attenzione e alterazione dell'affettività, che impediscono alla persona di svolgere le normali attività di vita sociale e professionale.
Il progetto si prefigge, attraverso un'attività di osservazione, di valutare e attuare percorsi d'animazione per il mantenimento delle attitudini psicofisiche, ma anche di ripristino-stimolazione delle residue capacità dell'anziano affetto da demenza.
L’attività di animazione si rivolge a persone anziane, affette da demenza, residenti in strutture o presso le proprie abitazioni.
La Legge 72 del 1997 art. 1, 4 comma, lett.d), privilegia "il mantenimento della persona nel proprio ambiente di vita e di lavoro, considerando il ricorso ad interventi istituzionalizzati come misure di emergenza e di eccezionalità". L’intervento a domicilio oltre a non alterare il rapporto ormai consolidato del paziente con l’ambiente, stimola l’operatore a confrontarsi con una realtà "odorante". In questi termini la filosofia del nuovo Wellfare si traduce in un intervento non solo di erogazione, ma di interazione, poiché l’operatore è costretto a misurarsi con un ambiente che non è asettico, ma contaminato dalla storia personale del singolo soggetto.
Il rapido invecchiamento della popolazione ha comportato un crescente interesse sociale per la demenza, essa, infatti, può colpire individui di età inferiore ai 65 anni con un tasso di incidenza di 2,4 nuovi casi su centomila abitanti in età compresa tra quaranta e sessanta anni, aumenta a 127 casi su centomila se l'età supera i sessanta anni.Nel 50% dei casi di demenza diagnosticata si parla di Morbo di Alzheimer

Elementi innovativi

Button Utilizzo di Schede di Orientamento Spazio-Temporale
Button Attività di Animazione Personalizzata
Button Attività di Sostegno e Orientamento dei Familiari
Button Presenza di Personale Specializzato

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