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La Lupa dell’Arte
Forum di libera informazione sull'Arte contemporanea dell’Associazione Culturale L.I.Art

Anno 3 - 2002 n°1

Armistizio politico per l'Arte
Il sermone del Pontefice contro il divorzio e il Suo appello a Giudici e Avvocati affinché evitino le cause di separazione, ha colto di sorpresa tutti coloro che come me, si illudevano che la Chiesa si adeguasse alla Storia e alla sua natura umana. La censura imposta al catalogo della mostra "La dolce vita, Roma 1950-1959" (accolta ieri con grande successo al Palazzo delle Esposizioni) ha purtroppo riportato nelle vicende dell'Arte, la contaminazione politica di quegli anni. Non è stato possibile fare omaggio del catalogo al Presidente Ciampi, perché il catalogo non c'era. A dire di molti, la pubblicazione era stata bloccata all'ultimo momento dal Presidente del Palaexpo su richiesta di due Consiglieri, i quali hanno preteso che vi figurassero insieme ai testi previsti dal Direttore della mostra (da loro ritenuti di sinistra) anche due testi che documentino il contributo della destra nel periodo preso in esame. In seguito a un compromesso, si dice che il catalogo arriverà fra qualche giorno. La predica del Santo Padre che intende limitare i nostri diritti civili, non tiene conto di quanto sia difficile tuttora, ottenere il divorzio in Italia. La censura fondata su un criterio politico di equilibrio di forze, non tiene conto che in Arte non esistono correnti di destra né di sinistra, bensì valori estetici e tuttavia non esita a limitare la libertà delle scelte critiche del Direttore responsabile della mostra. Né tiene conto che in quel periodo, la destra era rappresentata dal Marchese Lucifero e da Malagodi e che non c'erano Artisti di destra, né Dorotei, né Morotei. Tutti quelli che contavano, erano come uomini, di sinistra e che il dibattito fra di loro era se mai, su quale fosse la vera sinistra. Né più ne meno, come dovrebbe accadere oggi. La destra, si contenti di stare al Governo e lasci in pace gli Artisti. Il Papa, lasci liberi gli amanti.
Roma 30 gennaio 2002
Piero Dorazio