3. Una economia moderna e dinamica
Il sistema industriale
del secolo scorso era stato costruito su materie prime grezze, industria pesante, forza
lavoro manuale non specializzata, grandi concentrazioni di potere economico e antagonismo
tra capitale e forza lavoro. Questo sistema non ha mai dominato in modo tanto assoluto
come molti credono: i servizi e le imprese medie e piccole hanno svolto un ruolo
importante nell'economia britannica, anche nei giorni in cui trionfavano il carbone,
l'acciaio e i grandi cantieri navali. Ma la vecchia politica della sinistra era
un'espressione della vecchia industria - lavorazione di materie prime, grandi fabbriche ed
eserciti di operai sindacalizzati - esattamente come la vecchia politica della destra ha
mantenuto un atteggiamento fortemente aristocratico e paternalistico fino alla fine degli
anni sessanta.
La nuova
economia, come la nuova politica, è radicalmente diversa. Servizi, competenze,
capacità e piccole imprese sono le sue testate d'angolo. La maggior parte di questi
elementi non è qualcosa che possa venir pesato, toccato o misurato in modo esatto. I suoi
beni di maggior valore sono competenza e creatività. Le economie prospere del futuro si
distingueranno per la capacità di creare e diffondere le varie competenze, e di
sfruttarle ai fini commerciali. La cooperazione del New Labour con il mondo degli
affari è un elemento cruciale per la prosperità del paese. Per produrre
ricchezza, per conservare e creare posti di lavoro, per sostenere una crescita economica
stabile, occorre un'industria di successo, redditizia e fiduciosa nel futuro. I governi
non devono limitarsi ad assecondare le decisioni opportunistiche in merito
all'occupazione, prese dalle aziende su basi esclusivamente commerciali, ma è essenziale
che stabiliscano condizioni di lavoro eque, necessità che la maggior parte dei datori di
lavoro riconosce senza difficoltà. La sfida, per le imprese, è di saper guardare oltre
il "ridimensionamento", verso l'innovazione come chiave di un futuro
competitivo.
La sinistra riuscirà
nel suo intento soltanto se si dimostrerà competente in campo economico: ciò implica
stabilità nella politica fiscale e nessun rischio nella politica monetaria. Oggi
l'inflazione è ferma al 2,5 per cento, e i tassi di interesse al 7,5 per cento. Cifre che
in precedenza, a uno stadio equivalente nell'ultimo ciclo economico, si assestavano quasi
al 10 e al 15 per cento rispettivamente.
Lavoro e
opportunità
L'approccio della
Terza Via all'odierna sfida dell'occupazione prevede di estendere i benefici sociali al
mercato del lavoro, di attivarsi perché lavorare renda e di investire nella formazione
professionale di cui i singoli necessitano. In un mercato del lavoro sempre meno sicuro e
più esigente, questo approccio riconosce che le persone dovranno cambiare lavoro più
spesso, ed è convinto che il governo giochi un ruolo vitale nel mettere in grado ciascuno
di prosperare.
La strategia che
perseguiamo è complessa:
Un Nuovo Patto
sociale per agevolare l'inserimento nel mondo del lavoro di gruppi troppo a lungo
trascurati dallo stato - i giovani, i disoccupati "cronici", i genitori non
sposati e i portatori di handicap.
Riforma fiscale
per migliorare gli incentivi all'occupazione e rendere più conveniente l'assunzione di
disoccupati che percepiscono sussidi statali.
Un salario
minimo garantito, per combattere lo sfruttamento dei lavoratori che si trovano ai livelli
più bassi della linea di produzione e fissare un livello sotto il quale non sia possibile
scendere.
Introduzione di
un credito fiscale per le famiglie dei lavoratori, per far sì che lavorare renda: ogni
famiglia che lavorando a tempo pieno guadagni 100 sterline la settimana, sarà garantito
un reddito di almeno 180 sterline settimanali, e le famiglie che guadagnano meno di 220
sterline la settimana saranno esonerate dall'imposta sul reddito.
Un programma di
assistenza per i bambini, a livello nazionale, integrato da un credito fiscale per la
crescita dei figli e un forte incremento dei fondi per gli asili, per aiutare i genitori a
trovare un equilibrio tra la necessità di lavorare e le responsabilità familiari.
Un nuovo Patto
sociale per le comunità, perché la disoccupazione non colpisce solo i singoli ma intere
aree, per combattere i molteplici problemi che affliggono le zone più svantaggiate dal
punto di vista occupazionale.
Sono perfettamente
consapevole che è il settore privato, non il governo, a trovarsi in prima linea sul
fronte della creazione della ricchezza e dell'occupazione. Ma il governo gioca un ruolo
vitale nel promuovere mercati competitivi, nell'incoraggiare investimenti e ricerche ad
ampio respiro e nell'aiutare i cittadini a dotarsi delle conoscenze, capacità e
aspirazioni indispensabili per realizzarsi nell'economia moderna. Mercati dinamici e
competizione internazionale sono sproni vitali per la crescita e la modernizzazione. E'
questo uno dei motivi per cui abbiamo adottato, nel nostro primo anno di governo, un
regime di concorrenza che è tra i più severi d'Europa. Tuttavia, i mercati dinamici sono
al servizio della società, non vice versa. Il nostro approccio prevede la concorrenza ove
possibile, la regolamentazione ove necessario.
La principale fonte di
valore e di vantaggio competitivo nell'economia moderna è il capitale umano e
intellettuale. Da qui la priorità assoluta che il New Labour conferisce all'educazione e
alla formazione professionale - non soltanto nelle scuole ma nell'educazione permanente,
dall'asilo fino alla terza età. Mostratemi in giovane istruito, io vedo in lui una
persona con grandi prospettive; mostratemi un ragazzo che ha abbandonato la scuola, senza
alcuna specializzazione - e purtroppo ce n'è ancora circa uno su dieci, tra i sedicenni -
e per lui prevedo una vita di durissime battaglie e di continua insicurezza.
Ma l'istruzione non
basta. La Gran Bretagna non deve eccellere soltanto nel formare e riformare i suoi
cittadini, ma anche nel modo di sfruttare appieno le loro capacità. In un mondo in rapida
evoluzione, la capacità imprenditoriale sarà uno degli elementi chiave di cui tutti i
nostri giovani avranno bisogno per poter sfruttare le nuove opportunità generate dalla
scienza e dalla tecnologia, dalla cultura e dalle comunicazioni. Le imprese troveranno il
modo di dividere con chi vi lavora la ricchezza prodotta dalla loro competenza e abilità.
I migliori programmi di investimento finanziano idee brillanti e persone di talento, non
soltanto nuovi edifici. L'intervento del governo è necessario al fine di proteggere i
più deboli e di assicurare che tutti traggano qualche beneficio dal progresso economico.
Ecco perché insistiamo sul salario minimo garantito e su eque condizioni di lavoro,
perché vogliamo riformare lo stato sociale per mettere in grado i disoccupati di trovare
lavoro, e perché abbiamo lanciato una crociata per migliorare il livello di istruzione
fornito dalle scuole, imponendo gli obiettivi più severi e concedendo i finanziamenti
più ingenti nella storia del sistema scolastico inglese. L'effettivo accesso al mercato
del lavoro è la chiave per il benessere individuale, e il New Labour sta organizzando
servizi governativi - sociali ed educativi - proprio in base alla necessità imperativa di
fornire a tutti gli strumenti personali perché tutti possano sfruttare al massimo il loro
talento.
Le aziende più
moderne collaborano per poter essere competitive. Quelle che operano con le tecnologie
più all'avanguardia interagiscono strettamente con istituti e università finanziati
dallo stato. La ricerca scientifica - finanziata sia dal settore pubblico sia da quello
privato - è un elemento essenziale del rinnovamento commerciale, e il governo ha
incrementato in modo significativo sia i fondi ad essa destinati, sia i livelli di
partnership tra pubblico e privato.
Cooperazione
pubblico-privato nella ricerca
Il progresso
scientifico è una delle priorità chiave per far sì che la Gran Bretagna continui ad
essere competitiva. Aprendo la strada a una partnership tra pubblico e privato, il governo
ha stanziato un ingente incremento di fondi pubblici destinati al Research Council,
vincolato a un massiccio investimento triennale da parte della Wellcome Trust.
L'esito di questa
cooperazione è un finanziamento di un miliardo di sterline per trasformare la ricerca
scientifica, un progetto annunciato all'interno della Previsione di Spesa Globale
presentato a luglio. Esso prevede 600 milioni di spesa congiunta, da parte del governo e
della Wellcome Trust, per le infrastrutture necessarie alla ricerca, 400 milioni da parte
del governo per finanziare progetti in aree prioritarie quali le scienze biologiche, e
altri 100 milioni stanziati dalla Wellcome Trust da destinare alla realizzazione di una
nuova macchina a raggi X ad alta intensità, che servirà a mantenere il paese in una
posizione d'avanguardia nella ricerca sul genoma umano.
Questa è la
Terza Via in azione - uno stato che non si sottrae alle proprie responsabilità primarie,
ma che dimostra flessibilità e capacità di rinnovamento nell'affrontarle in cooperazione
con altri.
4. Una società
civile solida: diritti e responsabilità
Noi auspichiamo una
società civile diversa, capace di accogliere tutti, in grado di promuovere la tolleranza
all'interno di norme concordate e accettate da tutti, e di incoraggiare l'attivismo civile
come complemento (non sostituzione) di un governo moderno. Una società dell'accoglienza
impone dei doveri ai singoli e ai genitori, nonché alla società nel suo complesso.
Promuovere uno stato migliore e forme di sostegno civico per singoli e genitori che
affrontano le proprie responsabilità è oggi una sfida cruciale, che investe
trasversalmente il nostro approccio all'educazione, allo stato sociale e alla lotta contro
la criminalità.
La solidità delle
comunità dipende dai valori condivisi da tutti e dal riconoscimento dei diritti e dei
doveri della cittadinanza - non soltanto il dovere di pagare le tasse e rispettare la
legge, ma l'obbligo di allevare e crescere i figli da cittadini attenti e responsabili,
nonché di sostenere quanti - come gli insegnanti - sono assunti dallo stato per questo
compito. Nel passato abbiamo avuto la tendenza a dare per scontati questi doveri. Ma dove
essi vengono trascurati, non dovremmo esitare a incoraggiare e se necessario imporre il
loro rispetto, come stiamo cercando di fare con iniziative quali i "contratti
casa-scuola", tra genitori e istituzione scolastica.
Giustizia minorile
Nel periodo tra il
1979 e il 1992 il numero di reati denunciati è raddoppiato. La Terza Via vuole andare
oltre la vecchia divisione tra responsabilità sociale e individuale. I cittadini sono
responsabili delle loro azioni, ma riconosciamo e cerchiamo di risolvere le situazioni di
cui la criminalità si nutre, come le famiglie sfasciate, l'abuso di droghe e
l'emarginazione sociale.
Il laburismo ha
ereditato un sistema di giustizia penale che era stato pensato per il XIX secolo. Oggi
stiamo costruendo un sistema integrato in grado di rispondere alle esigenze del XIX
secolo. Stiamo riformando i tribunali per i minorenni e il modo in cui la polizia, gli
uffici addetti alla libertà vigilata, i servizi di assistenza sociale e la magistratura
affrontano i giovani che commettono reati, in modo da assicurare una giustizia rapida
oltre che equa. Stiamo istituendo squadre locali per la prevenzione della criminalità
giovanile, che comprendono funzionari addetti alla libertà vigilata, poliziotti e altri
professionisti, per evitare che i giovani possano sfuggire tra le maglie del sistema.
Stiamo favorendo sentenze che prevedano pene alternative, soprattutto istanze che
impongano una riparazione al crimine commesso, in modo da costringere i ragazze ad
affrontare le conseguenze dei loro atti. Abbiamo introdotto sanzioni per i genitori, per
far sé che questi si assumano la responsabilità del comportamento dei figli.
Siamo lavorando
duramente sulle cause della criminalità giovanile. Il progetto Welfare to Work è volto a
evitare che i giovani vivano del sussidio di disoccupazione e si inseriscano nel mondo del
lavoro. La riforma scolastica è intesa a migliorare il livello educativo e le forze di
polizia si stanno impegnando per combattere l'abbandono scolastico e l'emarginazione
sociale. La nostra strategia prevede severità contro la criminalità - e contro le sue
cause.
Sostegno alle famiglie
L'istituzione
familiare sta attraversando fortissime tensioni. La percentuale di divorzi è aumentata.
Sempre più bambini devono crescere in condizioni di povertà. La violenza domestica è
cresciuta, o quanto meno è cresciuta la sua visibilità. Il nuovo approccio dovrà
basarsi sulla comprensione delle difficoltà da superare e dei cambiamenti da affrontare.
La famiglia è tuttora il nucleo primario della società. La stragrande maggioranza dei
bambini cresce all'interno della famiglia. La stragrande maggioranza dei cittadini
desidera vivere in famiglia, e i suoi componenti forniscono un sostegno, un'educazione e
una formazione morale che nessun'altra istituzione sarebbe in grado di fornire. Ma la
famiglia è cambiata. Oggi la maggior parte delle donne desidera lavorare, e ciò implica
nuove necessità di equilibrare lavoro e famiglia. Sono in aumento anche le famiglie
monoparentali.
Questi cambiamenti
hanno comportato nuove pressioni, e sono i genitori a sopportarle. Ma troppo spesso i
governi hanno diminuito, anziché incrementarlo, il sostegno alle famiglie, sul piano
fiscale come su quello della previdenza sociale e dei servizi pubblici.
Occorre un nuovo
atteggiamento che vada oltre la vecchia diatriba tra quanti si dichiarano indifferenti
alle sorti della famiglia e quanti vorrebbero tirare indietro l'orologio e tornare al
tempo in cui le donne stavano a casa. L'approccio della Terza Via vuole dare sostegno dove
ce n'è maggiormente bisogno, e far incontrare diritti e responsabilità:
fornire alle
famiglie l'aiuto economico di cui hanno bisogno per garantire il rispetto delle esigenze
dei bambini. In Gran Bretagna ciò ha significato un aumento degli assegni familiari,
l'introduzione della WFTC (Working Family Tax Credit, credito fiscale per le famiglie dei
lavoratori), l'istituzione di nuove forme di sostegno per i genitori non sposati, in modo
che possano tornare al lavoro e percepire un reddito dignitoso.
aiutare le
famiglie nel compito di allevare ed educare i figli, equilibrando casa e lavoro. Ciò
significa quasi sempre aiutare i genitori ad avere più tempo. Assistenza dignitosa,
congedi per maternità, campagne di incoraggiamento per coinvolgere maggiormente i nonni
sono solo alcuni esempi.
fornire servizi
migliori ai genitori, comprese visite sanitarie, maggior numero di asili e il nuovo
programma Surestart per i bambini a maggior rischio di emarginazione, in luoghi che siano,
per quanto possibile, raggiungibili a piedi dalle abitazioni.
consolidare un
ambiente che favorisca il matrimonio e relazioni adulte stabili, attraverso la
modernizzazione degli uffici di stato civile, rafforzare le responsabilità dei padri e
agevolare la maturazione di capacità relazionali e genitoriali, a partire dall'età
scolare e oltre.
affrontare i
problemi più difficili che possono insorgere all'interno della vita familiare, come le
gravidanze in età scolare e la violenza domestica.
La giustizia penale è
un tema essenziale per la Terza Via. Il laburismo riteneva fondamentale liberarsi
dall'opinione generale secondo cui mostrare considerazione per le condizioni sociali
indebolirebbe la responsabilità penale in materia di criminalità e di disordine sociale.
Per questo ho chiesto al governo di essere "duro con il crimine e duro con le cause
del crimine". Il New Labour sta adottando questo approccio nel governo - con la
schedatura elettronica dei criminali, con nuove norme contro la violenza di tipo razziale,
con un programma di prevenzione della criminalità, con un finanziamento di 250 milioni di
sterline e con l'imposizione di nuove sanzioni per condotta disordinata.
La vecchia sinistra
sosteneva talvolta che lo stato dovrebbe regolamentare il più possibile la società
civile; la nuova destra ritiene che se lo stato abdica ai suoi doveri sociali, l'attivismo
civico automaticamente andrà a colmare il vuoto. La terza via riconosce i limiti del
governo nella sfera sociale, ma anche la necessità che lo stato, entro quei limiti,
instauri nuove forme di cooperazione con il settore del volontariato. Nell'educazione come
nella salute, nell'attività sociale come nella prevenzione della criminalità e
nell'assistenza ai minori, un governo che "mette in grado di agire" rafforza la
società civile, anziché indebolirla, e aiuta le famiglie e le comunità a migliorare le
prestazioni. Volontariato; gestione delle scuole; affido e adozione; sanità pubblica;
programmi sulla criminalità giovanile: tutti questi elementi dimostrano che lo stato, il
settore del volontariato e i singoli individui possono e devono lavorare insieme. Il
compito del New Labour è quello di ampliare il raggio e migliorare la qualità di tale
cooperazione.
Queste sono le basi su
cui è possibile favorire e migliorare una società civile sana per il secolo che ci
attende. Il welfare state è una delle grandi creazioni di quello che sta per finire. Ha
sottratto molte persone alla povertà e ha offerto a milioni di cittadini nuove
opportunità. Assistere chi si trova ai gradini più bassi della scala sociale è in un
certo senso l'essenza di una società giusta. Ma le modalità con cui aiutare queste
persone devono cambiare. E' essenziale che offriamo servizi adeguati, non soltanto sussidi
in denaro; che ci concentriamo sulla cooperazione tra pubblico e privato; che riconosciamo
la necessità di correlare i benefici sociali ai bisogni reali, soprattutto nei casi -
come le tasse universitarie - in cui non farlo si tradurrebbe in una diminuzione delle
opportunità e in un generale scadimento dei servizi. Dobbiamo anche comprendere quali
conseguenze esercita sullo stato sociale la trasformazione in atto nel mercato del lavoro
e nell'istituto della famiglia - per esempio l'eccessiva pressione sui fondi destinati ai
sussidi di disoccupazione o di cassa integrazione da periodi frequenti o protratti di
mancanza di lavoro. Ci sono poi nuove esigenze a cui rispondere, come l'assistenza
prolungata agli anziani.
Sottolineare come ho
fatto qui l'importanza della famiglia non significa pensare di poter ricreare una versione
nostalgica della vita familiare com'era negli anni cinquanta. Sarebbe irrealistico e
fuorviante, come invocare il ritorno delle ciminiere. La struttura tradizionale della
famiglia - lavoro a tempo pieno per gli uomini, occupazione dentro casa a tempo pieno per
le donne - non potrebbe sopravvivere all'esigenza di uguaglianza tra i sessi. La vita di
qualunque famiglia e di qualunque comunità dipende dall'accettazione e dall'adempimento
degli obblighi formali e informali di ciascuno nei confronti di tutti gli altri. La
politica del "noi" anziché dell' "io" richiede una etica della
responsabilità oltre che dei diritti. Questo è il fondamento della solidarietà sociale,
da cui dipende la riuscita di qualsiasi società. Alcuni matrimoni e alcune relazioni non
sono destinati a durare tutta la vita. Ma il bisogno delle persone, che devono essere in
grado di assumersi impegni cui tener fede, non è cambiato.
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