Il carattere
Su Autori Luigi XIV

 

Ignoranza del re
Cortesia del re
Galanteria e maestà
Onnipotenza del re

Luigi XIV, il Re Sole, nella storia è sempre stato criticato per la sua voglia di vivere in modo sfarzoso e atto all'arricchimento personale e degli uomini incaricati delle funzioni ministeriali.

Fu un re molto giovane a cui non si può negare alcun complimento per la sua innata intelligenza e capacità di affinarsi e di prendere spunto da molte idee senza però copiarle.

In ciò fu molto fortunato, in quanto al momento della sua ascesa sul trono di Francia, si occupavano dei vari ministeri gli uomini che allora erano considerati i ministri più forti d'Europa, nonché i suoi generali i più valorosi e i suoi aiutanti i migliori.

Appena entrato nel mondo di corte mostrò un grande senso della nobiltà e riuscì a diffondere a tutti il suo decoro e la sua maestà.

Anche essendo il re sopportò ogni intrigo e avventura di corte.

Ad un certo punto iniziò però ad odiare la condizione in cui si trovava: l'essere rispettato, l'istruzione e il sentirsi qualcuno diventarono aspetti detestabili.

Andando avanti con gli anni tutto ciò si radicò in lui, tanto da esternarlo ai suoi ministri e ai suoi cortigiani, che lo sopportavano solo per necessità.

Qui nasce il suo desiderio poi attuato di un governo assolutista e con cenni di onnipotenza, ciò però fece si che la sua gelosia nel voler governare da solo lo portò all'indebolimento: i suoi ministri gli fecero credere che tutto passava per le sue mani, ma molti come Colbert si impossessarono del potere al ministero del quale si occupavano, senza che lui se ne accorse.