HIMALAYA '99

Mount Everest from Kala Pattar

Obiettivi

Il diario della spedizione

Approfondimenti

Sponsor

Link

 

Changri Nup Expedition '98

Changri Nup Expedition '99

Changri Nup Expedition 2000

 

Pagine a cura di:

Alberto Arenghi

Giorgio Vassena

Sigillo.jpg (275011 byte)

Università degli Studi di Brescia


Facoltà di Ingegneria
di Lecco


Comitato Sportivo del Politecnico di Milano

sart07.jpg (1710 byte)

"CHANGRI NUP GLACIER MONITORING EXPEDITION ‘99"

OBIETTIVI DELLA SPEDIZIONE

INTRODUZIONE

La spedizione scientifica "Changri Nup glacier monitoring expedition ‘99" nasce come naturale continuazione della spedizione effettuata nell’anno 1998 sul medesimo ghiacciaio Changri Nup, sito in Nepal nella catena dell’Himalaya alle pendici del monte Everest, o Sagarmatha, se vogliamo chiamarlo con il nome originario nepalese.
La spedizione del 1999 ha origine dall’iniziativa dello stesore della presente relazione, ing. Giorgio Vassena, con la collaborazione di due giovani studenti in ingegneria del Politecnico di Milano, Stefano Capitanio e Simone Radovan, validi alpinisti e esperti glaciologi.
La condivisione della passione negli studi glaciologici e nell’alpinismo hanno portato il gruppo ad organizzare, nel settembre dell’anno passato, una spedizione scientifica alle pendici del Monte Everest, al fine di effettuare il rilievo del ghiacciaio Changri Nup, affluente del ghiacciaio Khumbu che scende dal Monte Everest verso il Nepal. Le motivazioni di interesse scientifico sono difficilmente riassumibili in questa breve introduzione ! Lo spirito che anima questa ricerca è sintetizzabile nel desiderio di applicare le moderne tecnologie topografiche e fotogrammetriche ora disponibili, al rilevamento dei ghiacciai, sia alpini che himalayani. Lo studio dei ghiacciai himalayani ha inoltre un notevole interesse in quanto l’evoluzione nel tempo di questi ultimi sembra essere ben confrontabile con lo sviluppo futuro dei ghiacciai alpini di grandi dimensioni ancora esistenti. Si prevede cioè che nel tempo queste masse di ghiaccio sviluppino un processo di autoprotezione, coprendosi di uno spesso strato di detrito che permette al ghiaccio di conservarsi per periodi assai più lunghi di quelli previsti dalle analisi, spesso catastrofiche, di qualche studioso. Ciò è accaduto in himalaya, dove le lingue glaciali sono coperte da spessi (qualche metro) strati di detrito, che le conservano a lungo nel tempo.

LA SPEDIZIONE ‘98

La spedizione del 1998 è stata organizzata totalmente in proprio dai membri della spedizione composta da 5 persone. L’ing. Giorgio Vassena, il Prof. Giacomo Casartelli (noto glaciologo), l’ing. Gaetano Carcano (alpinista, esperto di telerilevamento), l’ing. Matteo Sgrenzaroli (alpinista, esperto di telerilevamento e immagini SAR), il geom. Roberto Sgrenzaroli (responsabile logistico).
Solo a conclusione della spedizione sono giunti alcuni contributi, che hanno coperto solo parzialmente i costi della spedizione, da parte del Giornale di Brescia e dell’Università degli Studi di Brescia, grazie al diretto interessamento del rettore, Prof. Preti. Dal punto di vista economico la spedizione è stata dunque supportata in gran parte da fondi forniti o reperiti dai ricercatori stessi. Non si sono avuti contributi da parte del MURST o del CNR se non per la parte relativa alle spese di permanenza di quattro ricercatori presso la "piramide" e per le spese logistiche, di trasporto materiali e di mantenimento dei campi base e avanzato sul ghiacciaio Changri Nup.
La spedizione ha permesso di ottenere notevoli risultati scientifici. La grande mole di informazioni acquisite durante il periodo di alloggio in piramide e nei campi allestiti sul ghiacciaio Changri Nup, hanno permesso di acquisire una notevole mole di dati ed informazioni. Tali risultati sono in via di presentazione in diverse conferenze e convegni scientifici, sia a carattere nazionale che internazionale nel 1999.
In particolare è stata già effettuata una presentazione orale al "2nd AGM Alpine Glaciology Meeting", tenutosi a Innsbruck il 25-26 febbraio 1999. La relazione presentata, dal titolo "Criteria of organisation of a glacier-surveying campaign in Nepal. The Changri Nup Glacier Expedition ‘98" ha avuto come oggetto gli aspetti organizzativi e metodologici dell’utilizzo di strumentazione GPS per rilevamenti in alta quota.
E’ inoltre previsto un intervento all’8° Convegno Glaciologico Italiano che si riunirà a Bormio 9-12 settembre 1999 sul tema "Risposta dei ghiacciai alpini ai cambiamenti climatici". L’intervento avrà come titolo: "L’impiego di strumentazione satellitare GPS in modalità RTK, per il calcolo delle variazioni di massa dei ghiacciai".
Nei primi mesi di maggio è stata effettuata una proiezione presso la Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Milano, in cui sono stati presentati i risultati scientifici della spedizione (con una descrizione tecnica delle metodologie impiegate e tramite una proiezione di diapositive e "slide" di computer), che ha visto la partecipazione di un gran numero di studenti e di esperti nel settore.
I risultati della spedizione sono ora allo studio del Prof. Claudio Smiraglia, dell’Università di Milano e presidente del Comitato Scientifico del CLUB ALPINO ITALIANO, che provvederà ad analizzare dal punto di vista glaciologico le misure effettuate dalla spedizione.
Nel mese di giugno è stata inoltre effettuata una presentazione presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Brescia, con la presenza di numerose autorità cittadine, di giornalisti delle principali testate locali e della televisione locale.
Dal punto di vista divulgativo, i risultati della spedizione sono stati notevoli. Il sito WEB, pur essendo assai poco pubblicizzato, ha visto in poco più di un mese più di 1000 contatti. I numerosi dispacci e gli articoli scintifico-divulgativi redatti dai membri della spedizione e pubblicati sulle pagine culturali del "Giornale di Brescia" sono state molto seguite, ovviamente in ambito bresciano, richiamando un notevole interesse da parte della cittadinanza su questa iniziativa. Sono state spedite a membri della comunità scientifica e alpinistica italiana ed internazionale più di 600 cartoline della spedizione con la finalità di rendere note le attività di ricerca glaciologica italiana nella valle del Khumbu.

OBIETTIVI SCIENTIFICI DELLA SPEDIZIONE ‘99

Gli obbiettivi della spedizione ’98 erano in gran parte propedeutici a futuri nuovi studi da effettuarsi in sito con strumentazione sia tradizionale che tecnicamente avanzata. Le misure tramite GPS (Global Posistioning System) effettuate sul ghiacciaio stesso, vanno infatti viste come misura "di zero" a cui riferire nuove future osservazioni, essendo di una precisione di diversi ordini di grandezza migliore rispetto a quelle dei dati "storici" già esistenti sul ghiacciaio.
Se si pensa ad esempio di effettuare una comparazione tra le sezioni altimetriche rilevate con GPS, con quelle ricavate dalla cartografia disponibile, tra cui la cartografia del 1956 ottenuta grazie alla gentile collaborazione del dr. Manfred Stephani dell’Università di Monaco o quella realizzata nel 1988, sono elevatissime le discrepanze in temini di precisione.
Una decina di centimetri per la sezione GPS del 1998; superiore ad una decina di metri per le cartografie "storiche".
L’obiettivo primario di una nuova spedizione è dunque quello di effettuare nuove misure GPS pienamente comparabili con quelle realizzate nel 1998. Si prevece dunque di realizzare, per la prima volta nella zona, un bilancio di massa per l’anno 1998/99 del ghiacciaio Changri Nup. Sicuramente con buone precisioni sulla parte bianca del ghiacciaio; con maggiore imprecisione lungo l’estesa lingua coperta da detrito. Si prevede dunque di ripetere le misure di sezione lungo la parte coperta da detrito e la misura del modello altimetrico della parte "bianca".
In secondo luogo si intende rimisurare i vertici materializzati sul ghiacciaio stesso, in modo da determinarne la velocità di scorrimento. Tale operazione potrebbe risultare alquanto delicata, in quanto richiede di rintracciare i vertici materializzati nell’ottobre 1998 sul ghiacciaio, tecnica questa che richiede l’uso della tecnica GPS con RTK.
In terzo luogo si intendono effettuare delle misure di integrazione della rete GPS realizzata nel corso della spedizione ’98. Si intendono infine sperimentare le tecniche di posizionamento in tempo reale tramite GPS in modalità RTK, facendo uso di radio-modem come ripetitori di segnale.

Referente:

Dr. Ing. Giorgio Vassena - Dipartimento di Ingegneria Civile - Università degli Studi di Brescia - Via Branze, 38 - 25123 Brescia

Tel. 030-3715516 Fax. 030-3715503

e-mail: vassena@bsing.ing.unibs.it