Capodanno
2000
Circa 100 km
a nord di Niamey, nel villaggio di Bonkoukou, dove Bazou, un nostro amico
touareg, ci a invitato ad andare. Tania è venuta dall'Italia per due
settimane.
A Bonkoukou visitiamo il mercato,
l'orto di un familiare di Bazou che produce manghi e ortaggi e poi con i
cammelli andiamo sulla falaise, cioè sull'altipiano che domina il
villaggio, per trascorrervi la notte di fine anno.
Bazou e i suoi amici (numerosi e
gentili, comprese donne e bambini) ci preparano il montone alla
brace, pezzo forte del cenone e montano per noi una tenda touareg con
tanto di letto, anche quello touareg ovviamente, montato nella tenda.
La cena si consuma seduti sulle
stuoie attorno al fuoco. Nella notte godiamo del cielo stellato di fine
millennio dominato da Almar, il nome di Orione in tamashek, per finire poi
a dormire un profondo sonno, inevitabilmente touareg.
"Le
pain de sable"
Il "pane
di sabbia" è il pane preparato alla maniera touareg. La pasta è
senza lievito e viene stesa a mo' di focaccia. Dato che come ogni touareg
sa bene, nel deserto non si trovano facilmente forni, la cosa più
semplice è fare una buca nella sabbia, metterci la brace accesa e
appoggiarci sopra la massa (abbastanza asciutta). La brace e la massa
vengono parzialmente coperte di sabbia, per rallentare il ritmo di cottura
e mantenere il calore. La massa viene girata al momento opportuno per
cuocere anche l'altro lato e il risultato finale è una focaccia dalla
quale, una volta ben cotta, si toglie facilmente con qualche colpetto di
mano, la sabbia rimasta.
Il piatto abituale è una
preparazione a base di salsa di pomodoro, con parecchia cipolla ed
eventualmente piccante, fagioli e carne di pecora nella quale si spezza a
piccoli bocconi il pane di sabbia. Ottimo!
Per "ragioni tecniche" abbiamo poche
immagini di questa occasione a parte il video. Restano immortalate le
nostre ragazze alla loro prima esperienza di cavalcata in cammello.
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