Introduzione


Lo specchietto retrovisore, data la sua geometria e il suo posizionamento, perturba il campo di moto esterno dell’autoveicolo in modo non trascurabile, tanto da essere considerato una delle maggiori fonti di disturbo aeroacustico e aerodinamico tra le appendici di un’autovettura.

Lo studio delle problematiche legate all’aerodinamica suscita grosso interesse da parte delle case automobilistiche, soprattutto per quanto riguarda il comfort aeroacustico. Anche la resistenza all’avanzamento è tenuta in considerazione, nonostante il contributo fornito dallo specchietto al Cx globale dell’autovettura sia piuttosto contenuto.


Scopo della ricerca

La parte di progettazione e di prove di Cx relative allo specchio retrovisore sono state svolte precedentemente nella tesi in (rif. 13).

Lo scopo della ricerca,è quello di studiare il campo di moto attorno allo specchietto al fine di ottimizzare la forma per la riduzione della sua resistenza all’avanzamento.

Lo studio aeroacustico, invece, è stato fatto per il montante anteriore.

L’argomento è molto articolato e di difficile trattazione. Una delle grosse complicazioni è costituita dal fatto che sia la vettura che lo specchietto retrovisore sono corpi tozzi e, pertanto, caratterizzati da forme non ottimali dal punto di vista aerodinamico. Questo fa sì che il campo di moto attorno ad essi sia complesso e non facilmente prevedibile. Inoltre la loro vicinanza determina un fenomeno di interferenza che complica ulteriormente il problema fluidodinamico. Quindi, la fase sperimentale è di grande utilità per questo tipo di studio.


Linee guida

La ricerca è stata svolta presso la galleria del vento della Fiat Auto di Orbassano (To) su di un autoveicolo di produzione, la FIAT Marea 1.6 tre volumi. Si è deciso di svolgere lo studio su specchietti montati sul veicolo al fine di ricondursi ad una situazione reale, con tutte le problematiche relative all’interferenza tra vettura e specchietto.

Sono state realizzate due configurazioni della stessa calotta in polistirolo ad alta densità, progettata riferendosi ai dettami della fluidodinamica teorica. In particolare, per la progettazione del profilo delle calotte ci si è basati sui profili alari NACA a 4 cifre, opportunamente modificati e adattati alle esigenze, ovvero con valori di spessore e curvatura della linea media tali da realizzare rapporti dimensionali che portassero ad avere un’area frontale comparabile con quella degli specchietti esistenti.

Per quanto riguarda il rumore, ci si è avvalsi di un analizzatore di spettro collegato ad un microfono posizionato nel fuoco di una parabola, posizionata fuori dal getto in linea con il montante. Si è in questo modo cercato di stabilire, mediante l’analisi degli spettri in frequenza, quanto la variazione di forma influisca sulla generazione di rumore aerodinamico.


Metodologia

Lo studio svolto è quasi esclusivamente di natura sperimentale.

Per la parte riguardante la resistenza all’avanzamento, sono stati effettuati rilievi di Cx sugli specchietti campione in differenti configurazioni. Con le sonda di pressione e a filo caldo si è andata a studiare la scia a valle degli specchi e del montante caratterizzata dall’intensità, direzione e verso del vettore velocità e dai coefficienti di pressione in tre piani a valle dello specchietto e del montante. Sia le sonde che la parabola sono stati montati e pilotati tramite traversing gear. Per ciò che riguarda la rumorosità sono state svolte misure della rumorosità all’esterno dell’abitacolo.

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