- Così mi pare -
Ho visto alcune
cose che qui dico
non perché vi sia
gioviale il verso
ma per dimostrare,
volendo,
come è diverso
l'occhio del poeta
che guarda dove
l'imbecille
non sa
arrivare.
(che poi è lo stesso)
Per dirne una quel
furbo gelataio
che vende limoncini
al gusto di mimosa
e grida a
squarciagola non so cosa
con quel dialetto
stretto che apprese, poveretto,
dietro le sbarre
nuove di Borgo San Nicola....
E fu sera e fu mattina ( che poi è lo stesso)
Oppure la sana
tunichetta
del preticello
imberbe
che sotto
l'apparente ritrosia
del sacro
ministero
combatte l'accanito
demone
della
masturbazione
(tentazione,
tentazione!)
già provata dietro
le sbarre vecchie
del seminario
austero... severo.
E fu sera e fu mattina ( che poi è lo stesso)
Infine nottetempo
dentro il bosco
quando hai paura he
il lupo traditore
e focomelico ti
azzanni per fare cena
poi coi suoi
compagni.
Se vedi occhi
gialli d'itterizia non tremare.
E' solo Ambrogio
pecoraro che al chiaro
delle stelle (
senza sbarre quelle)
si è messo a
defecare.
E fu sera e fu mattina ( e non è lo stesso)
- Dammi un giorno, uno qualunque -
Dammi un giorno, uno qualunque
ma che sia quieto e senza pensieri.
Ti porterò a passeggiare lungo un viale
che è pieno di alberi e negozi,
lì rideremo dei prezzi nelle vetrine
decisamente esagerati.
Poi (è probabile) in un bar insisterai
per pagare te gli aperitivi.
Mi sta bene che sia un giorno solo e nulla di più,
però ti prego con molte nubi scure
e la tramontana secca e gelida che ritempra l'animo.
Magari con un po' di pioggia sul viso
anche se avrà il senso dell'addio.
Non ti chiedo poi molto, hai una molta vita ancora.
Dammi un giorno, uno qualunque
indifferente se a gennaio o settembre
l'importante è che sia felice anche per poco.
Ecco un giorno placido e felice.
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