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LINEE ESSENZIALI DI UN PROGETTO PER LA FISCALITà MONETARIA

Le moderne società liberal-social-democratiche non hanno più il sostegno delle ideologie. Hanno ancora i problemi che le ideologie lasciano irrisolti,ovvero:

1. il libero mercato

2. la solidarietà 

La causa, per entrambe le ideologie proviene esclusivamente dalla FISCALITÀ REDDITUALE che, da una parte impedisce alle Imprese, sfiancate dalla morsa fiscale che ne penalizza i redditi, di produrre ricchezza sfruttando a pieno le caratteristiche del libero mercato, dall' altro impoverisce progressivamente i Cittadini, oppressi da un inarrestabile Debito Pubblico che vanifica le promesse di solidarietà del Wellfare
.

La soluzione è nella istituzione della FISCALITÀ MONETARIA.

La FISCALITÀ MONETARIA si attua spostando il prelievo fiscale dal settore economico dei redditi e della proprietà alla base monetaria.

La base monetaria, espressione fondamentale dell'andamento di una qualsiasi economia, è composta da:

M1 - aggregato monetario costituito da denaro circolante (banconote più monete metalliche), depositi bancari e postali in conto corrente.

M2 - costituito da M1 più i depositi bancari e postali a risparmio

M3 - costituito da M2 più i buoni ordinari del tesoro

Il valore complessivo di questi aggregati in Italia  oscilla annualmente intorno ai 2,5 milioni di miliardi di vecchie lire pari a 1300 miliardi di Euro.

Con l'introduzione della fiscalità monetaria si ha 

  • il dimezzamento dei prezzi di mercato 
  • il conseguente raddoppio del potere d'acquisto della base monetaria quindi pari a 5 milioni di miliardi di lire, 2600 miliardi di euro.

Tale raddoppio comporta, dopo un ciclo produttivo adeguato ad ogni aspetto della produzione, i seguenti passaggi economici strutturali:

  • Devalutazione della lira/euro italiano (1936,27 lire) del 100% per mantenere inalterato l'equilibrio commerciale italiano con quello mondiale.
  • La Devalutazione avviene mediante l' emissione di moneta pari al 50% del valore della base monetaria (50% di 5 milioni di miliardi =2, 5 milioni di miliardi di lire). 
  • Questa moneta sarà versata nella erigenda BANCA DEGLI ITALIANI alla quale spetta il compito del controllo della moneta da quel momento in poi. Questo comporta la DATAZIONE delle emissioni.
  • Si estinguerà il debito pubblico, dopo aver accertato ed eliminato con una legge parlamentare i suoi rapporti con il signoraggio e quindi con il fisco ed i meccanismi inflattivi. 
  • La parte del  personale pubblico che si rende superfluo per effetto della riforma dello Stato che ovviamente deve seguire alla completa separazione del medesimo dall'economia secondo il libero mercato e la fiscalità monetaria, sarà congedato con il riconoscimento di tutti i diritti maturati.

Dopo l'estinzione del DEBITO PUBBLICO si procede alla istituzione del REDDITO DI CITTADINANZA INDIVIDUALE, erogato mensilmente a tutti i cittadini dalla nascita alla morte. Il reddito di cittadinanza è in relazione con l'andamento dei prezzi e quindi col costante aumento annuale del potere d'acquisto del denaro, previsto con un regime di fiscalità e con il libero mercato, che attraverso una deflazione porterà all'emissione della moneta necessaria. 

L'ammontare del Reddito di Cittadinanza mensile corrisponderà al valore medio di un milione di lire ovvero  516 Euro

Il Reddito di Cittadinanza produrrà i seguenti cambiamenti sociali:

  1. sostituirà l'attuale wellfare relativo all' assistenza medica e/o al trattamento di fine rapporto lavorativo. In particolare ogni neonato avrà, nel contesto familiare, l'oppurtunità di accumulare, fin dalla nascita e per molti anni prima della vita sociale adulta, una quantità di denaro sufficiente ad affrontare i bisogni personali di protezione sociale senza più l'intervento dello Stato.
  2. assicurerà concretamente il diritto alla vita in sostituzione dell'attuale utopistico diritto al lavoro, di necessità flessibile e multiforme per essere efficacemente adattato al funzionamento del libero mercato.
  3. Consentirà pertanto la LIBERA CONTRATTAZIONE INDIVIDUALE dei lavori senza penalizzare la giustizia sociale.

La FISCALITA' ORDINARIA, relativa alle residue attività dello Stato e del governo, si attuerà, avendo estinto definitivamente il debito pubblico, con un' emissione di moneta pari alla deflazione dell' 8% -10% della base monetaria contabilizzata dalla Banca degli Italiani. 

Per mezzo della FISCALITA' MONETARIA e del REDDITO DI CITTADINANZA avrà inizio il cambiamento della società ed ogni cittadino godrà delle seguenti condizioni di base:

     
  1. Riceverà mensilmente il REDDITO DI CITTADINANZA.
  2. Sulla base del conseguito Reddito di Cittadinanza ciascuno potrà, se lo desidera, dedicarsi al proprio sviluppo interiore in piena libertà.
  3. Farà le proprie scelte di lavoro in base a FATTORI VOCAZIONALI E/O DI CONVENIENZA sia come imprenditore, operaio, fornitore di servizi ecc.
  4. Adeguerà le proprie capacità e pretese alle regole imposte alle Aziende dal LIBERO MERCATO MONDIALE orientandosi verso quei lavori in cui si sente competitivo come imprenditore o soddisfatto come lavoratore.
  5. Diverrà responsabile dell'EDUCAZIONE SCOLASTICA dei propri figli, scegliendo insegnanti a pagamento (scuole private) che eserciteranno la loro funzione fino a quando sia riconoscibile il progresso scolastico generato dal loro lavoro.
  6. Vivrà in un contesto politico/giuridico, derivato dall'unica attività prodotta dagli uomini dello Stato che proteggerà i diritti e ne correggerà rapidamente la violazione.

Nell'economia avverrà che:

  1. Le AZIENDE di qualsiasi dimensione resteranno in vita fino a quando saranno competitive e lasceranno il passo alle nuove aziende che forniranno i prodotti migliori ai prezzi inferiori, per effetto della fiscalità monetaria, con vantaggio di tutti.
  2. Il Reddito di Cittadinanza, per sua ovvia caratteristica di domanda di beni di consumo, attiverà annualmente il processo economico smaltendo costantemente, in misura del suo globale valore, eventuali cumuli di merce invenduta che accompagnano i fisiologici periodi di stagnazione economica.
  3. Lo Stato, come detto, si ritirerà completamente dal settore economico e saranno abrogate tutte le leggi che ora lo vincolano a tale compito improprio.