PROPOSTA DI LEGGE
A.FI.MO, Associazione per la Fiscalità
Monetaria, lancia una proposta di legge di iniziativa popolare, a norma dell'art. 71 della
Costituzione della repubblica italiana e degli art. 7 e 48
della Legge 25 Maggio 1970 n. 352, per l'introduzione della FISCALITÀ
MONETARIA ed il REDDITO DI CITTADINANZA
Proposta di legge
di iniziativa popolare
Promossa da A.FI.MO, Associazione per la Fiscalità
Monetaria, per la raccolta di 50.000 firme di elettori a
norma dell'art. 71 della Costituzione della Repubblica
Italiana e degli art. 7 e 48 della legge 25 Maggio 1970 n.
352
*****
CAMERA DEI DEPUTATI
XIV LEGISLATURA
DISEGNO DI LEGGE D'INIZIATIVA POPOLARE
Ai sensi dell'art.71 della Costituzione
Introduzione della Fiscalità Monetaria e del Reddito di
Cittadinanza
PREMESSA
Onorevoli Colleghi! - Con la presente proposta di legge
s'intende istituire:
1. Un nuovo sistema fiscale che gravi soltanto sulla massa
monetaria effettiva
2. Il reddito di cittadinanza per tutti i cittadini.
La presente proposta di legge nasce dalle seguenti
considerazioni.
L'attuale fiscalità reddituale, con la sua incidenza sempre
crescente, a seguito delle esigenze solidaristiche degli
attuali contesti sociali, viene scaricata integralmente sui Costi
di produzione e di conseguenza sui Prezzi di vendita,
generando e/o mantenendo l'Inflazione.
L'inflazione, a sua volta, genera la necessità degli
aggiornamenti salariali che, a loro volta, vanno a
scaricarsi sui costi di produzione, con ulteriore aggravio
dei processi inflazionistici.
Il continuo inseguimento circolare tra salari e Prezzi,
gestito dalle assurde politiche monetarie di contenimento
dell'inflazione, portano le economie moderne verso la
recessione.
La disoccupazione, necessaria per le imprese, porta i
Governi verso misure economiche di sostegno sociale (gli
ammortizzatori), con il conseguente aumento delle esigenze
fiscali, che vanno ulteriormente ad incrementare i costi di
produzione e quindi l'inflazione.
Con ciò i Cittadini si vedono assoggettati non soltanto ad
un continuo incremento dei gravami fiscali diretti ed
indiretti, ma anche ad un ulteriore, enorme tributo occulto
costituito dalla continua perdita di valore delle loro
disponibilità monetarie.
Il trasferimento degli oneri fiscali dalla Produzione
al Capitale, inteso come massa monetaria, è in grado
di eliminare la causa prima dell'inflazione dal momento che
consente l'utilizzo fiscale esclusivamente dei profitti
eccedenti alle necessità dell'impresa, al netto quindi
delle spese di produzione.
Occorre comprendere che l'inflazione dipende da un evento
estraneo al processo economico.
Alcune riflessioni chiariranno queste affermazioni.
1. Il Libero Mercato è l'unico sistema valido per il
sano sviluppo della Vita Economica.
2. Nel Libero Mercato il potere economico è tutto nelle
mani dei cittadini che, con le loro scelte d'acquisto,
determinano il
successo o l'insuccesso delle Aziende in
relazione alla loro qualità di servizio.
3. La caratteristica naturale del Libero Mercato è la
tendenza alla continua diminuzione dei Prezzi, per effetto
delle
razionalizzazioni produttive da un lato e
dell'ingresso sul Mercato di nuove Aziende che possono
trovare spazio soltanto
a condizione di offrire Prezzi
minori.
4. Perché un prodotto venga immesso sul Mercato è
necessario che il suo prezzo sia vantaggioso, per gli
Acquirenti, rispetto
a quello praticato dalla concorrenza.
5. La libera concorrenza è l'unico mezzo per la continua
diminuzione dei Prezzi di Mercato, per effetto delle
razionalizzazioni
produttive e del Progresso tecnologico,
con beneficio degli Acquirenti.
6. Con i Prezzi di Mercato debbono fare i conti le Aziende
che, nelle contrattazioni con tutte le parti in gioco,
dovranno far
valere i limiti posti dal Mercato.
7. SI COMPRENDE BENE CHE, SE IN UN MERCATO, IN CONDIZIONI
DI STABILITÀ DI COSTI DI BASE E QUINDI DEI
PREZZI, VENGONO
ARTIFICIALMENTE INTRODOTTI DEGLI AGGRAVI SUI COSTI, SI
OSTACOLA LA NATURALE
TENDENZA DEL MERCATO ALLA DIMINUZIONE
DEI PREZZI FINO A PROVOCARNE LA TENDENZA AL RIALZO E
CON
QUESTO L'INFLAZIONE.
L'adeguamento dei redditi dei cittadini alle maggiorazioni
dei Prezzi, provoca un conseguente aggravio sui costi di
Produzione e quindi sui Prezzi, con alimentazione della
spirale inflazionistica e della conflittualità salariale.
Finora il prelievo fiscale è stato fatto
principalmente sui superi di reddito prodotti ogni
anno.
L'impossibilità dell'accertamento oggettivo dei redditi
annuali ha portato a situazioni di gravi conflittualità
fiscali che minacciano di disgregare il tessuto sociale.
Il rimedio si trova nello spostamento del prelievo fiscale
dalla sfera produttiva a quella monetaria.
Il vantaggio economico e sociale di questo spostamento si
evidenzia in due punti fondamentali:
1. Qualsiasi supero di reddito, oltre le necessità, si
traduce in Denaro risparmiato.
2. Il denaro risparmiato rappresenta il frutto della Vita
Economica per colui che vi ha preso parte.
Per realizzare la fiscalità monetaria è necessario quindi
ottenere la contribuzione fiscale direttamente dalla Base
Monetaria.
Effettuando annualmente il prelievo percentuale fiscale
sulle disponibilità monetarie dei cittadini, si attua un
sistema fiscale ineludibile ed equamente ripartito su tutti
i cittadini possessori di Denaro Risparmiato.
L'obiezione che un modo semplice per eludere il dovere
fiscale sarebbe quello di acquistare beni immobili, per
rivenderli poi, appare infondata dal momento che, con il
Libero mercato tutti i prodotti, compresi quelli
immobiliari, vanno soggetti a costante perdita di valore per
obsolescenza e per il Progresso produttivo.
Dimostrato che la fiscalità monetaria è l'unica capace di
ripartire equamente sulla ricchezza collettiva gli oneri
derivanti dalle esigenze della Spesa Pubblica, senza
scaricarsi sui Costi di Produzione, nella definizione
della spesa in rapporto con gli interessi della collettività,
il DPEF e la conseguente Legge Finanziaria
vale il criterio della razionalità e dell'economia, con
eliminazione di ogni spreco e di ogni parassitismo.
Il meccanismo della fiscalità monetaria richiede un
costante controllo della moneta per quanto riguarda il suo
valore reale legato al processo economico, il solo che
consenta la manovra fiscale su di esso per il REDDITO DI
CITTADINANZA e le ESIGENZE DELLO STATO.
Dal momento che l'inflazione, con l'avvento della fiscalità
monetaria, non esiste più i Prezzi tenderanno sempre al
ribasso e quindi il denaro tenderà ad aumentare il suo
potere d'acquisto, ma in misura variabile a seconda
dell'andamento del mercato. Per questo motivo occorre datare
il denaro e procedere annualmente alla relativa decurtazione
del potere d'acquisto con un'emissione di denaro in
contropartita.
La FISCALITÀ MONETARIA, spostando il prelievo
fiscale dai redditi alla Base Monetaria, non incide
più sui costi di produzione né sui Prezzi, eliminando
quindi la causa prima dell'inflazione e dei suoi effetti
nefasti.
L'effetto immediato della fiscalità monetaria è quindi
quello di portare il Libero Mercato alla sua naturale
riduzione dei Prezzi, con il conseguente aumento del potere
d'acquisto del denaro.
In relazione con l'aumento del potere d'acquisto del denaro
verrà emessa una contropartita di moneta con la quale
risanare per prima cosa il DEBITO PUBBLICO dare il
via al REDDITO DI CITTADINANZA e sostenere le ESIGENZE
STATALI.
Si deve tuttavia mettere attenzione al fatto che ciò che
chiamiamo Debito Pubblico potrebbe essere in realtà un
credito pubblico generato dal Signoraggio dello Stato nei
confronti della Banca Centrale. Questa circostanza dovrà
essere valutata mediante un articolo della presente legge.
Si ritiene da alcuni studiosi che il DEBITO PUBBLICO,
in ogni parte del mondo, si origini nel seguente modo.
Lo Stato chiede alla Banca Centrale l'emissione della moneta
necessaria alle sue esigenze. La Banca, invece di accreditare,
addebiterebbe questa moneta allo Stato. Per pagare
questo debito, che in realtà dovrebbe essere un credito, lo
Stato, in virtù del Signoraggio, attiva le manovre fiscali
reddituali con le quale pagare alla banca Centrale il suo
debito.
In verità lo Stato potrebbe da subito modificare l'anomala
metodologia esistente dichiarando che l'emissione e
circolazione di moneta non è un debito ma un credito dello
Stato (Auriti). Ciò tuttavia, senza essere accompagnato
dalla fiscalità monetaria, non consentirebbe al processo
economico d'essere l'unico e reale arbitro del valore
monetario.
In seguito, in relazione con l'aumento del potere d'acquisto
del denaro e/o la stabilità dei Prezzi verrà decisa, da un
Organo competente, l'entità della decurtazione della base
monetaria da destinare al REDDITO DI CITTADINANZA ed
alle ESIGENZE STATALI.
Con la FISCALITÀ MONETARIA lo Stato non dovrà più
indebitarsi (!) con la Banca Centrale, dal momento che la
somma necessaria è tratta dalla Base Monetaria esistente e
circolante.
Come sopra è stato detto, realizzata la totale estinzione
del DEBITO PUBBLICO o l'eliminazione del Signoraggio
che conduceva alla sua formazione, la fiscalità monetaria
vera e propria consiste nell'assoggettare il denaro
dell'intera compagine sociale, con un forte potere
d'acquisto, ad un tasso di decurtazione mensile
(inflazione), con il quale creare le contropartite
automatiche di emissioni monetarie per il REDDITO DI
CITTADINANZA e per le ESIGENZE STATALI.
La fluttuazione delle necessità sociali e del ciclo
economico nel corso dell'anno rendono necessario che si
faccia precedere, alla prima decurtazione mensile, la DATAZIONE
DEL DENARO, ovvero ogni disponibilità monetaria, in
qualunque modo posseduta, sarà caratterizzata, oltre che
dalla propria entità, anche dalla datazione.
Il REDDITO DI CITTADINANZA generalizzato consiste
nella disponibilità, per ciascun cittadino, in un
conto bancario individuale non cedibile, di una quota
monetaria mensile, sufficiente ad assicurarne, in qualunque
condizione si trovi dalla nascita alla morte, il dignitoso
mantenimento in vita.
Nessun essere umano può considerare accettabile
un'organizzazione sociale che non assicuri a priori
la possibilità di fare fronte, in relazione all'andamento
economico medio di tutto il Paese, alle esigenze della sopravvivenza
materiale di tutti i cittadini.
Da questo punto di vista nessuna organizzazione statale
reale può considerarsi soddisfacente.
Il problema è se sia possibile l'esistenza di un tipo
d'organizzazione sociale capace di soddisfare tale istanza.
Con la logica fiscale ereditata dal passato tale problema
non è risolvibile in quanto lo scarico sui costi di
produzione e quindi sui Prezzi di tale onere è in grado di
dissestare, attraverso l'inflazione, qualunque struttura
economica.
Il problema è rivedere il sistema fiscale per modificarlo
in conformità alla possibilità di realizzare tale esigenza
irrinunciabile. Per quanto detto finora la possibilità
deriva proprio dalla FISCALITÀ MONETARIA.
L'istituzione del REDDITO DI CITTADINANZA rende
possibile la mobilità sociale verso assestamenti
individuali, corrispondenti alle vocazioni ed alle
aspirazioni personali e rende contemporaneamente possibile
la contrattazione individuale (flessibilità).
Con ciò le strutture sociali saranno espressione delle
scelte dei cittadini, conformi al livello culturale dei
Singoli e delle comunità di appartenenza abolendo di fatto
la pretesa d'imporre dall'alto modelli culturali astratti.
Lo sviluppo culturale consisterà nel libero incontro delle
domande e delle offerte culturali.
L'istituzione del REDDITO DI CITTADINANZA,
svincolando gli individui dai condizionamenti economici,
crea le condizioni del loro orientamento individuale e
sociale in base a motivazioni interiori e quindi rendendo
possibile la loro libera autoevoluzione.
PROPOSTA DI LEGGE
Art. 1
ABROGAZIONE DI TUTTE LE LEGGI DI REGOLAZIONE E GOVERNO
DELL'ECONOMIA
a) Tutte le tasse, imposte, accise,
dirette ed indirette, gravanti sul lavoro, sulla produzione,
sulla proprietà e sul consumo sono soppresse a decorrere
dal.. …….
b) Le disposizioni relative ai prelievi fiscali reddituali
sono abrogate a decorrere dalla medesima data. Le
disposizioni relative a sanzioni penali derivanti da
violazioni fiscali sono abrogate a decorrere dalla data
d'entrata in vigore della presente legge.
Art. 2
ISTITUZIONE DELLA FISCALITÀ MONETARIA
a) Fondazione della Banca degli Italiani.
b) La Banca degli Italiani è destinata alla gestione del
denaro proveniente dalle emissioni della Banca Centrale relative
esclusivamente alle rivalutazioni mensili della moneta.
c) Tale gestione si esprime unicamente in una partita doppia
in avere la moneta emessa dalla Banca Centrale e in dare
questa moneta alle varie Banche per il Reddito di
Cittadinanza ed al Tesoro per le Esigenze dello Stato
(emolumenti degli addetti all'organizzazione statale e
stanziamenti per le spese pubbliche).
d) L'ammontare di questa emissione monetaria, relativo al
tasso di decurtazione mensile, sono fissati in base alle
deliberazioni tecniche di appositi Organi che saranno per
tale scopo creati.
e) A partire dal……, la Banca Centrale provvederà ad
emettere moneta da accreditare presso la Banca degli
Italiani e presso il Tesoro secondo le quote spettanti.
f) In data…….tutto il denaro esistente, reale o di
credito, deve essere datato.
g) Dopo la prima datazione i cittadini possono anche non
presentarsi alle Banche per l'aggiornamento della moneta, ma
devono informarsi sulle variazioni del suo potere d'acquisto
dal momento che il quest'ultimo si adegua al tasso di
decurtazione relativo all'anno in corso.
h) La datazione sarà sempre aggiornata annualmente.
i) Con il passare dei mesi o degli anni ogni cittadino sarà
in possesso di denaro sottoposto da una parte alla costante
rivalutazione del potere d'acquisto e dall'altra alla
diminuzione della sua quantità in relazione al versamento
fiscale pro capite. Il conteggio di queste valutazioni è in
relazione all'inizio del la datazione della moneta
Art. 3
ISTITUZIONE DEL REDDITO DI CITTADINANZA
a) in data……, esaurite le formalità
della datazione della moneta, la Banca degli Italiani
riferisce alla Banca Centrale l'ammontare della propria base
monetaria secondo le informazioni fornite da tutte le Banche
e dai cittadini stessi per il loro contante.
b) la Banca Centrale confermerà i conti della Banca degli
Italiani ed accrediterà presso le medesima una adeguata
somma di moneta emessa in conformità della decurtazione
della moneta.
c) la Banca degli Italiani invia alle relative Banche il
denaro ricevuto da accreditare sul conto dei cittadini come
Reddito di Cittadinanza.
Art.4
PRIVATIZZAZIONE DI TUTTE LE ATTIVITA' EXTRA-GIURIDICHE
DELLO STATO
a) E' previsto un iter legislativo che
conduca al più presto alla privatizzazione di tutte le
attività extra-giuridiche dello Stato.Alla base di questo
procedimento vi sono le seguenti convinzioni:
1. La struttura economica non ha bisogno d'alcun governo
giacché è severamente orientata dalle scelte di acquisto
dei cittadini.
2. Ogni fenomeno sociale diviene reale soltanto se è
radicato nelle istanze dei cittadini.
3. Le istanze generali dei cittadini provocano
inevitabilmente il formarsi di attività volte al loro
soddisfacimento, a prezzi equi in
regime di libera
concorrenza.
4. Le istanze culturali, quelle economiche e quelle
giuridiche, nascono all'interno delle personalità dei
cittadini e divengono
impulsi per i loro comportamenti.
5. I rapporti che nascono in campo economico e culturale
hanno carattere privatistico e si sviluppano con le contrattazioni
individuali.
6. In ogni organizzazione sociale l'aurea regola è
quella che le strutture giuridiche non debbano mai
interferire nelle
scelte individuali se non nei casi in
cui tali scelte determinino violazione di diritti.
Art. 5
LIBERALIZZAZIONE DEI RAPPORTI DI LAVORO
a) La legislazione sui rapporti di lavoro
dovrà essere tale da considerare centrale la tutela delle volontà
che si sono espresse nei liberi contatti individuali.
b) È necessario abolire ogni forma di Contrattazione
Collettiva subordinata a regole di comportamento della massa
con l'intento di indirizzare l'attività economica secondo
metodologie politico-ideologiche, dal momento che l'attività
economica dovrà sempre scaturire dalle volontà umane
individuali ad essa interessate.
c) La Legge deve garantire in qualunque modo l'interesse
individuale, dal momento che è l'unica realtà, non
necessariamente egoistica in senso morale, in grado di
determinare il Progresso socio-culturale che dipende
esclusivamente dall'interesse e dalla soddisfazione
individuale di coloro che lo producono.
Art. 6
ISTITUZIONE DEL REDDITO DI CITTADINANZA
a) Ciascun Cittadino riceve in proprio
Conto Bancario una somma mensile, chiamata Reddito di
Cittadinanza universale, idonea a consentirne la
dignitosa sopravvivenza nel corso di tutta l'esistenza in
rapporto al benessere medio di tutto il Paese.
b) La misura del reddito di cittadinanza è determinata
annualmente dall'andamento dei prezzi ed è pari, tenuto
conto dell'alto potere d'acquisto del denaro in regime di
fiscalità monetaria, a lire un milione mensile (euro
512,16) per ciascun cittadino dalla nascita alla morte.
c) Le somme erogate a titolo di reddito di cittadinanza
universale sono impignorabili e nominalmente non cedibili.
Ovviamente ogni Cittadino potrà fare ciò che vuole del suo
reddito di cittadinanza
Art. 7
DATAZIONE DEL DENARO
a) Ad ogni inizio d'anno ogni cittadino
verserà nel proprio Conto Bancario tutto il denaro contante
di cui dispone per consentire l'apposizione su tale denaro
della data del nuovo anno. Per le banconote può bastare il
riferimento del numero di serie, per le monete, che nel
conio hanno soltanto l'anno, basta la sostituzione con
monete di valore e data dell'anno in corso. La spesa per
questa operazione aggiuntiva di Zecca e di servizi bancari
sarà suddivisa in parti uguali tra tutti i cittadini e
contabilizzata con la decurtazione della moneta. Dopo la
datazione il denaro potrà essere prelevato nuovamente
nell'ambito della disponibilità del proprio conto bancario.
b) In seguito si potrà valutare l'opportunità di un metodo
alternativo di datazione
Art. 8
LA FISCALITA' MONETARIA
a) Il saldo del conto della massa
monetaria verrà sottoposto alla DECURTAZIONE FISCALE
e tale decurtazione verrà accreditata sul CONTO FISCALE
PERSONALE custodito presso la Banca degli Italiani.
b) Nel saldo sono comprese tutte le attività liquide: le
banconote, i depositi bancari, i titoli del debito pubblico,
le obbligazioni, i titoli di risparmio, i crediti di banche,
nonché le riserve tecniche di imprese ed assicurazioni ecc.
c) Ad ogni inizio di mese la Banca degli Italiani provvederà,
tramite le proprie filiali distribuite sul territorio, ad
accreditare il Conto Bancario di ogni Cittadino del REDDITO
DI CITTADINANZA. Tale accredito compare come avere nel CONTO
FISCALE PERSONALE, relativo al registro delle entrate e
delle uscite custodito dalla Banca degli Italiani. Il CONTO
FISCALE PERSONALE è il registro delle entrate e delle
uscite relativo ad ogni cittadino e riporta, in dare,
le decurtazioni fiscali relative al denaro risparmiato e, in
avere, il reddito di cittadinanza.
d) Ad ogni inizio di anno la Banca Centrale controllerà che
le singole Banche, presso le quali i cittadini hanno i loro
conti, trasmettano alla Banca degli Italiani le decurtazioni
fiscali registrate sui conti fiscali personali.
Art. 9
EMISSIONE MONETARIA
a) La Banca Centrale potrà emettere
moneta e porla in circolazione soltanto in sostituzione
di quella diretta al macero. Ogni altra emissione e
circolazione di moneta dovrà corrispondere esclusivamente
come correttivo dell'aumento del potere di acquisto del
denaro e quindi resa di pubblico dominio. Ogni altra
emissione e circolazione di moneta, per finalità differenti
da queste, è da considerarsi illegittima.
b) Qualsiasi moneta emessa non appartiene alla Banca
Centrale, ma all'intero processo economico che va dalla
produzione al consumo e quindi a tutti i cittadini. Le
usuali attività bancarie di credito possono avvenire
soltanto con denaro realmente in deposito presso la Banca
e dai cittadini versato come investimento. È dichiarata
quindi illecita ogni circolazione di denaro, reale o
virtuale, non corrispondente ad un concreto deposito
monetario destinato all'investimento. Le usuali attività
bancarie di credito possono avvenire soltanto con denaro
realmente in deposito presso la Banca e dai cittadini
versato come investimento. È dichiarata quindi illecita
ogni circolazione di denaro, reale o virtuale, non
corrispondente ad un concreto deposito monetario destinato
all'investimento.
Art. 10
L'ORGANISMO ECONOMICO
a) La determinazione dell'ammontare del REDDITO
DI CITTADINANZA e del TASSO FISCALE, spetta, ad
ogni inzio d'anno, ad un ORGANO DI RAPPRESENTANZA DELLA
VITA ECONOMICA, che trasmetterà alla Banca degli
Italiani e per competenza alla Banca Centrale ed alle Banche
per gli adempimenti di loro spettanza.
b) L'ORGANO DI RAPPRESENTANZA DELL'ORGANISMO ECONOMICO,
su indicazione dei RESPONSABILI SETTORIALI DELLA PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE, delibererà in merito alle proposte di
stipendi e di spese, trasmettendo i deliberati, dopo la
ratifica dell'ORGANO DI RAPPRESENTANZA DELLA STRUTTURA
GIURIDICA, alla Banca degli Italiani.
c) Tutti gli enti e le istituzioni operanti alla data di
entrata in vigore della presente legge nelle strutture
addette all'esazione fiscale, alla previdenza ed
all'assistenza sono soppressi ed il relativo personale è
gradualmente posto in stato di quiescenza. Gli organi
menzionati agli articoli 17 e 18 devono essere creati non
appena la legge sia stata approvata.
d) Il trattamento pensionistico del personale in quiescenza,
di cui all'articolo 19, è liquidato con una somma
capitalizzata dedotta dal bilancio dello Stato.
Art. 11
Entro sei mesi dalla data d'entrata in
vigore della presente legge è emanato il relativo
regolamento d'attuazione, ai sensi dell'articolo 17 della
legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni.
Art. 12
Ogni cittadino può modificare questo
disegno di legge per renderlo ulteriormente fruibile da
tutti i cittadini ma senza alterarne l'essenza, che non può
non essere condivisibile se il suo valore è realmente
sociale.
Chi vuole
aderire a questa iniziativa, in attesa dell'organizzazione
della raccolta delle firme, può scrivere al seguente
indirizzo:
luciano.orsini@tiscalit.it
e sarà contattato per confermare l'adesione legale alla
proposta di legge dopo l'attivazione dei meccanismi di rito.
Chi vuole, può intanto iscriversi ad AFIMO