Il SuperUomo secondo Hitler

In questo brano del Mein Kampf Hitler presenta la sua idea di molto diversa Mensch da quella di Nietzsche.

Anche se il genere letterario Aforisma si offre a facili distorsioni, prova a costruire una tabella divisa in due colonne e due righe, presentando quelle che ritieni possano essere le analogie e quelle che ritieni essere le differenze circa l'idea di Nazione.

Lo stesso lavoro potresti compiere anche con l'idea dello Stato nazionale di Hitler e di Nietzsche.

«Questa fede [una decisa idea di Nazione], poiché la sua meta deve essere conseguita realmente, non dovrà soltanto essere soggetta all'idea in sé ma interessarsi anche dei mezzi di lotta che già esistono per portare quest'idea alla vittoria.

«A un concetto morale che deve divulgare l'autore di un programma, deve unirsi quella comprensione realistica delle cose che è propria dell'uomo politico. Perciò un'idea immortale deve, come stella polare dell'umanità, adattarsi alle debolezze di questa umanità, per evitare un naufragio a causa della generale inadeguatezza umana.

«All'uomo che ricerca deve unirsi l'uomo che ha piena cognizione della psiche del popolo pper trarre dal regno della verità perpetua e dell'ideale ciò che è umanamente possibile a noi poveri mortali, e formarlo.

«[...] Per ottenere un ttale risultato è necessario che dalla massa di milioni di uomini che hanno più o meno chiaramente il presentimento o la comprensione di queste idee emerga un uomo. Tale uomo dovrà, con vigore incontestabile, assieme alle fluttuanti idee della grande massa formare principi ferrei e guiderà la lotta per attuarli finché, dalle onde di un mare di idee libere, si alzi la rupe bronzea di un'unità di fede e volontà. Il diritto di tutti di operare in questo modo è fondato sul bisogno, il diritto personale è fondato sul successo.

«Se proviamo a tirar fuori dal termine "nazionale" l'intimo significato, arriviamo a questo risultato. L'idea politica oggi diffusa si fonda sulla concezione che si debba attribuire allo Stato una capacità di creare e civilizzare, ma che lo Stato non abbia niente in comune con premesse di razza. Lo stato sarebbe invece il risultato di bisogni economici, o meglio, il frutto spontaneo di forze e di tendenze politiche. Questa idea di base porta, nella sua manifestazzione logica, non solo a negare le prime forze etniche ma a sottovalutare il singolo individuo. Perché se si nega la diversità delle razze in relazione alle loro capacità di diventare civili, si deve per forza ricadere in questo grosso sbaglio nel giudizio dell'individuo.

«L'ammissione dell'uguaglianza delle razze diviene il fondamento di un eguale giudizio dei popoli e, per di più, del singolo. E il marxismo internazionale non è altro che il trasferimento, fatto dall'ebreo Carlo Marx, di una idea che in realtà c'era già da molto tempo, ad una data professione di fede».

Adolf Hitler

Biografia di Hitler

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