ALFABETO UNGHERESE

Dario Giansanti


SOMMARIO
 

Veduta di Budapest


LINGUA E LETTERATURA

L'ungherese o magiaro [magyar] non è una lingua indoeuropea, cosa che mette invariabilmente in difficoltà chi si avvicina per la prima volta a questa lingua proveniendo dall'italiano o dal tedesco. Appartenente al ramo ugrico delle lingue ugrofinniche, l'ungherese è imparentato con il vogulo e l'ostiaco, lingue di piccole popolazioni stanziate oltre gli Urali. Originari della Siberia, i Magiari iniziarono nel V secolo la loro migrazione verso occidente, al seguito dei fratelli Unni, e dopo essersi scontrati con Germani e Franchi, s'insediarono nel territorio dell'odierna Ungheria [Magyarország] nell'anno 896.

Attualmente l'ungherese è parlato da circa dieci milioni di persone in Ungheria, ma ci sono minoranze ungaròfone in Romania, Slovacchia e Serbia. La letteratura è di una certa antichità, risalendo alla fine del Medioevo (le prime iscrizioni magiare appaiono nel XIII secolo), anche se il primo libro in ungherese fu stampato solo nel 1527 a Cracovia. La letteratura ungherese fiorì tra il '700 e l'800, con autori e opere di grande levatura, meritando un posto di tutto rispetto tra le grandi letterature europee.

Il lessico dell'ungherese è completamente diverso da quello delle altre lingue europee, anche se nel corso dei secoli ha subìto influssi dall'antico slavo, dal latino medievale e dal tedesco. La sua struttura sintattica è di tipo agglutinante, esprimendo i rapporti logici mediante complicate successioni di suffissi e posposizioni. L'ungherese è inoltre caratterizzato dalla mancanza di generi grammaticali, da un peculiare sistema di declinazione, da specifiche coniugazioni verbali soggettive e oggettive.

 


LESSICO FONDAMENTALE

Uomo

Ember

Donna

Padre

Apa

Madre

Anya

Cielo

Égbolt

Terra

Föld

Sole

Nap

Luna

Hold

Acqua

Víz

Albero

Fa

Cane

Kutya

Gatto

Macska

 


ALFABETO

L'alfabeto ungherese presenta una perfetta corrispondenza tra lettere e suoni. Peculiari, sono i suoi caratteristici digrammi e trigrammi, considerati vere e proprie lettere nella successione alfabetica, e che contribuiscono a coprire l'alto numero di fonemi della lingua.

 


VOCALI

Le vocali dell'alfabeto ungherese sono sette:

La pronuncia di queste vocali è la solita, con una fondamentale caratteristica: in ungherese non esiste il suono, fondamentale nella maggior parte delle lingue, della [a] breve, e la lettera a si pronuncia come una o molto aperta (come nell'inglese "hot").

Le vocali possono comparire in due forme: brevi e lunghe. Le lunghe sono contraddistinte da un accento acuto:

Si noti che per segnare ö ed ü lunghe, si usa un particolare doppio accento, la cosiddetta dieresi ungherese: ő ű.

Le vocali brevi e lunghe non sono distinte soltanto dalla durata del suono, ma anche dal colore. Le brevi tendono ad essere pronunciate con minor forza, e quindi articolate appena più in basso rispetto alle lunghe. Il risultato è che le vocali brevi risultano più aperte delle rispettive lunghe, che sono più nette e precise. Così, mentre a breve si pronuncia quasi come o, á lunga è una a italiana dal suono chiaro e deciso; e ed o brevi hanno pronuncia aperta ma é ed ó lunghe hanno pronuncia chiusa; stessa cosa per u breve che è intermedia tra u ed o, mentre ú lunga è una chiara u italiana.

L'esatta sfumatura fonologica delle vocali viene data nella tabella finale.

 


ARMONIA VOCALICA

Affine in questo alle altre lingue uraloaltaiche (come il finlandese e il turco), l'ungherese presenta il fenomeno dell'armonia vocalica. Dunque, una volta distinte le vocali in alte (velari) e basse (palatali), in una parola possono essere contenute le une o le altre, ma mai vocali alte e basse insieme.

vocali alte

a á o ó u ú

vocali basse

e é i í ö ő ü ű

Ciò significa che ogni suffisso in ungherese ha sempre due forme, una in armonia con le parole alte, l'altra con le parole "basse".

(Si tenga comunque presente che l'armonia vocalica non è assoluta: le vocali alte é i í possono trovarsi in una stessa parola insieme con vocali basse; in questo caso la parola viene considerata bassa.)

 


CONSONANTI

Le consonanti sono diciassette:

e la loro pronuncia è, parte qualche eccezione, quella tradizionale. Bisogna ricordarsi che g è sempre velare [g] e c è [ts], come nelle lingue slave.

L'eccezione più particolare riguarda però la lettera s, che in ungherese indica la sibilante postalveolare, ovvero la sc(i) dell'italiano "sciocco", e non, come nelle altre lingue, la sibilante dentale [s].

 


DIGRAMMI E TRIGRAMMI

Le consonanti possono unirsi in otto tra digrammi e trigrammi (che la successione alfabetica considera vere e proprie lettere) per coprire l'alto numero di fomeni della lingua.

Valori a sé stanti hanno:

da pronunciarsi rispettivamente come c(i), z sonora, g(i), s sorda e j francese.

Una particolare cararatteristica dell'ortografia ungherese, a cui conviene prestare attenzione, è che in questa lingua la lettera s non indica, come nelle altre lingue, la sibilante dentale s (italiano "sole"), bensì la sibilante postalveolare sc(i) (italiano "sciocco"). Il suono [s] è invece rappresentato dal gruppo sz.

Vi sono poi altri quattro digrammi, formati dall'unione delle consonanti g l n t con la lettera y (lettera che non si trova mai da sola ma sempre insieme a tali consonanti).

Questi digrammi rappresentano delle consonanti palatali. In particolare, ly e ny corrispondono ai suoni italiani gl(i) e gn; ty e gy sono invece le occlusive velari palatali, cioè i suoni iniziali delle parole italiane "chiave" e "ghiaia", ma pronunciate ancora più schiacciate.

 


CONSONANTI GEMINATE

Come in italiano, anche in ungherese le consonanti vengono geminate quando la pronuncia è rafforzata; avremo dunque i vari gruppi:

I digrammi e i trigrammi nella grafia raddoppiano solo nella prima lettera. Si avrà così

 


ACCENTO TONICO

L'accento tonico in ungherese cade sempre sulla prima sillaba, anche quando si tratta di parole lunghissime come elmaradhatatlan ["immancabile"] o kiegyensúlyozott ["equilibrato"].

 


SCHEMA GENERALE

 


BIBLIOGRAFIA E LETTURE CONSIGLIATE

 


UN MONDO DI SCRITTURE

Scritture latine: Alfabeto Irlandese

Scritture latine: Alfabeto Gallese

Scritture latine: Alfabeto Bretone

Scritture latine: Alfabeto Cèco

Scritture latine: Alfabeto Slovacco

Scritture latine: Alfabeto Polacco

Scritture latine: Alfabeto Sloveno

Scritture latine: Alfabeto Lettone

Scritture latine: Alfabeto Lituano

Scritture latine: Alfabeto Estone

Scritture latine: Alfabeto Finlandese

Scritture latine: Alfabeto Ungherese

L'ANGOLO DI DARIO